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L’Accademia di Frosinone celebra la grande Maria Teresa Benedetti con il titolo d’onore
Personaggi
L’Accademia di Belle Arti di Frosinone, in occasione della celebrazione del cinquantesimo anno dalla sua istituzione, ha assegnato il Titolo di Accademico d’Onore alla Professoressa Maria Teresa Benedetti, per i risultati raggiunti a livello internazionale nella ricerca, nella promozione e nella divulgazione dell’arte. La cerimonia si è svolta il 16 maggio, nella Sala del Teatro dell’Accademia, alla presenza del Presidente Giorgio Bartolomucci, della Direttrice Loredana Rea, delle docenti di storia dell’arte Maria Stella Bottai e Loredana Finicelli e degli studenti. Molteplici le partecipazioni di storici, ricercatori e artisti, giunti da tutta Italia. Maria Teresa Benedetti ha ricoperto, dal 2001 al 2004, la carica di Presidente della Sezione Italiana dell’AICA – Associazione Internazionale dei Critici d’Arte e, in occasione della Giornata Internazionale della Donna del 2005, è stata insignita dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi dell’onorificenza di Grande Ufficiale della Repubblica Italiana.
Nata il 19 giugno 1929, la critica è originaria di Urbino, città con la quale ha intessuto un rapporto raccontato al pubblico in sala, narrando le difficoltà di una città che definisce “ventosa” all’interno del proprio vissuto, fino al distacco che l’ha condotta a Roma. Si tratta di un nome consacrato alla storia dell’arte, distintosi a livello nazionale e internazionale per l’intento, non solo analitico e formativo ma anche intimista e verticale, delle sue ricerche capitali, secondo cui ogni mostra doveva assumere un assetto di “tesi”, relatrice di una tematica ben precisa da svolgere lungo il percorso espositivo.
Le sue indagini si rivolgono al campo dell’arte europea della metà dell’Ottocento e del primo Novecento, partendo dal movimento preraffaellita, proseguendo poi con l’Impressionismo, il Simbolismo, il Liberty e altri Movimenti sorti nella seconda metà del secolo scorso. Titolare per 18 anni della cattedra di Storia dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Roma, la Professoressa Benedetti ha insegnato in diversi Istituti, tra questi l’Accademia di Frosinone, «Che deve molto a questa storica dell’arte raffinata, intelligente, colta e sempre colma di vitalità e interesse per la ricerca, testimone della storia della nostra Istituzione, sin dalla fondazione del 1972», ha dichiarato la Direttrice.
La straordinarietà della storica dell’arte, si manifesta nella maestria dell’aver saputo catturare le attitudini di artisti storicizzati e museali all’interno delle loro stesse produzioni, facendone motivo di studio. Come è stato per l’icona Vincent Van Gogh, a cui è stata dedicata la recente esposizione a Palazzo Bonaparte, da lei curata, terminata questo 7 maggio e che ha contato quasi 600mila visitatori.
«Vedere così tanta gente che voleva assistere a più di cinquanta opere dell’autore, è stato emotivamente meraviglioso. E pensare che Van Gogh, durante la sua vita, non abbia venduto un quadro, soffrendo moltissimo per questa mancanza di “interesse” verso il suo lavoro, dove all’interno risiedeva la propria anima; mentre oggi, invece, è quotato a diversi milioni», ha spiegato la critica.
Ma Benedetti si rivolge anche agli artisti contemporanei, «Con generosità e apertura», ha affermato la docente Maria Stella Bottai, «Curando la mostra di Jago a Palazzo Bonaparte e seguendo altri autori, come Alessandra Giovannoni e Beatrice Cignitti».