Si è completato ieri il più grande restauro che il Ministro Melandri abbia mai concepito durante il suo illuminato regno a Piazza del Collegio Romano: con le nomine delle direzioni generali e delle soprintendenze regionali si completa l’iter che – a partire dal 1998 (dlg 368/98) ha condotto al totale ripensamento del ministero dei Beni e le Attività Culturali.
Tra le nomine, che vi presentiamo in elenco, alcune conferme, alcune bocciature ed alcune sorprese come quella dell’elezione di Pio Baldi alla direzione generale dell’arte e dell’architettura contemporanea.
Grande soddisfazione da parte di Giovanna Melandri che ha deciso anche di non nominare alcun Segretario Generale considerando questa figura troppo vicina al ministro per il momento pre-elettorale in cui ci troviamo. E’ stata confermata anche l’istituzione prossima delle nuove soprintendenze speciali per quanto riguarda l’archeologia a Roma e per le città di Venezia e Firenze.
Il Ministro si è infine detta felice per la nutrita presenza femminile nelle nomine.
Di seguito presentiamo la lista dei nuovi direttorei generali e dei soprintendenti regionali confidando in un vostro commento riferito alle personalità che conoscete.
DIREZIONI GENERALI
Patrimonio storico, artistico e demoetnoantropologico
prof. Mario Serio
Beni architettonici e paesaggio: arch. Roberto Cecchi
Beni archeologici: dott. Giuseppe Proietti
Architettura ed arte contemporanee: arch. Pio Baldi
Beni librari ed istituti culturali: prof. Francesco Sicilia
Archivi: prof. Salvatore Italia
Cinema: dott.ssa Rossana Rummo
Spettacolo dal vivo: dott. Antonino De Simone
Archivio centrale dello Stato: prof.ssa Paola Carucci
SOPRINTENDENZE REGIONALI
Lombardia: arch. Carla Di Francesco
Piemonte: arch. Pasquale Malara
Liguria: arch. Liliana Pittarello
Veneto: dott.ssa Giovanna Nepi Sciré
Friuli: arch. Franco Bocchieri
Emilia: arch. Elio Garzillo
Toscana: prof. Antonio Paolucci
Umbria: ing. Luciano Marchetti
Marche: : arch. Francesco Scoppola
Lazio: : arch. Ruggero Martines
Campania: prof. Stefano De Caro
Abruzzo: arch. Roberto Bucci Morichi
Molise: dott.ssa Renata Pasquali
Basilicata: dott. Gregorio Angelini
Puglia: arch. Ugo Soragni
Calabria: ing. Attilio Maurano
Sardegna:arch. Paolo Scarpellini
MT
[exibart]
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apprezzo molto la determinazione del ministro e, per quanto concerne la Calabria, pur conoscendo superficialmente il neosoprintendente, credo che sia la persona giusta al di sopra delle parti.mi auguro che il neoeletto acceleri e superi i ritardi nella valorizzazione del notevole patrimonio regionale.AUGURI DI BUON LAVORO E NON PENSIAMO SEMPRE CHE LE NOMINE SIANO NECESSARIAMENTE PILOTATE DAI PARTITI!
Molto bene, se ne sentiva il bisogno, speriamo che si possa voltare pagina sopratutto nei riguardi di indiscriminati interventi svolti fino ad oggi.
Speriamo! Forza Calabria
L'associazione "Anticorrodal-la provvisorietà dell'eterno" applaude, ancora una volta, il Ministro Melandri e chiede se il Ministro ha intenzione di affrontare, una volta per tutte, il "caso Foggia". Nel luglio-agosto 2000 palazzi del '500 e del '700, un arco, passaggio medievale delle antiche mura deella città, sono stati abbattuti per favorire interessi privati. Un'impresa edile ha acquistato il tutto (appropriandosi di strade comunali) e sta costruendo palazzoni in cemento armato con parcheggi sotterranei. La zona oggetto dello scempio (i vecchi toponimi la chiamano "Puzzo della Rota") è ricca di sotterranei, fondamenta di antichissimi edifici. "Puzzo della Rota" era conosciuta anche come "Rione della Chiavica" perchè in epoca normanna, sveva ed angioina ospitava una discarica, sotto il terrapieno del borgo medievale che diede origine alla città di Foggia. Nessun piano regolatore, nessuna legge autorizza tutto questo. Le proteste non hanno prodotto nessun risultato, il Funzionario della Soprintendenza dell'Ufficio di Foggia si muove a fatica e gli Ispettori onorari dormono. Avendo segnalato questo (e non solo questo) al Ministro Melandri attendiamo un intervento per tutelare la memoria e la storia della città di Foggia (come dell'antica città di Arpi, IV sec. a.C., a 8 km. a nord-est di Foggia). Se ci fosse la volontà di affrontare questa situazione il nostro applauso verso la Melandri sarebbe infinito, duraturo ed immarcescibile. (Scusate gli aggettivi, non piacciono neanche a noi). Anticorrodal