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Al secolo era Maria Ilva Biolcati ma, per tutti, Milva. Qualcuno la ricorda come Milva “la Rossa”, in nome dell’omonimo disco del 1981, scritto e arrangiato interamente da Enzo Jannacci. Prima di essere conquistata da un altro grande cantautore italiano, Franco Battiato, con il quale realizzerà tre album, tra cui Milva e dintorni, il cui singolo di punta sarà nientemeno che l’eterna e struggente Alexanderplatz. Per altri era invece “La pantera di Goro”, cittadina nel ferrarese che le diede i natali nel 1939.
Se ne va oggi Milva, «Una delle interpreti più intense della canzone italiana. La sua voce ha suscitato profonde emozioni in intere generazioni. Una grande italiana, un’artista che, partita dalla sua amata terra, ha calcato i palcoscenici internazionali rendendo globale il suo successo e portando alto il nome del suo Paese», la ricorda il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, in un breve omaggio.
Già, Milva che cantava il tango di Astor Piazzolla, Milva che cantava in tedesco, Milva che nell’ordine ha venduto qualcosa come 80 milioni di dischi e di cui sono stati realizzati qualcosa come centinaia album tra inediti, live, compilation, e Milva che “vinceva” anche il titolo di Ufficiale dell’Ordre des arts et des lettres (Parigi, 1995), Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania (Berlino, 2006), Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Roma, 2 giugno 2007) e Cavaliere della Legion d’onore della Repubblica Francese (Parigi, 2009)
Ma Milva, a dispetto della sua aura di cantante “chic”, era stata anche capace di grandi apparizioni nel festival più popolare della canzone italiana: Sanremo. Nel 1990 partecipò con il brano Sono felice e, nel 1993, con il bellissimo e “avantissimo” Uomini Addosso, non riuscendo, inaspettatamente (visto il grande consenso di pubblico), ad accedere alla finale. E ancora, nel 2007, fu la volta di The Show Must Go On, dura canzone di Giorgio Faletti, con il quale collabora anche all’album In territorio nemico.
Breve storia di Milva
Nata a Goro, il 17 luglio 1939, iniziò a cantare giovanissima nelle balere della bassa ferrarese con il nome di Sabrina, facendosi notare per la sua grinta e la sua straordinaria voce. Iniziò a farsi conoscere a un concorso della Rai, nel 1959, portando le canzoni Acque amare, di Carla Boni, e Dicembre m’ha portato una canzone, di Nilla Pizzi. Nel 1961, dopo aver inciso per la casa discografica Cetra, parteciò al suo primo Festival di Sanremo, classificandosi terza con Il mare nel cassetto. Nello stesso anno sposò il regista Maurizio Corgnati e nel 1963 avranno una figlia, Martina Corgnati, curatrice e critica d’arte. Il successo non tardò ad arrivare e gli anni ’60 Milva incise decine di 45 giri immediatamente popolarissimi, portando avanti parallelamente una linea più impegnata, con pezzi più ricercati, come una versione di Bella ciao, in una interpretazione che sarebbe diventata famosissima.
Iniziò anche a lavorare per il teatro, collaborando con personalità quali con Gino Bramieri, David Riondino, Giorgio Strehler, continuando comunque a riscuotere successo nel settore musicale, con collaborazioni con Ennio Morricone, Francis Lai, Vangelis, Jannacci e Battiato. Tra gli anni ’80 e i ’90 tantissimi i progetti di successo, dal Primo Cantastorie di Luciano Berio, alla Maria de Buenos Aires di Piazzolla. Nel 1981 iniziò il sodalizio con Battiato, che appositamente per lei compose, appunto, AlexanderPlatz.
Nel 2004 collaborò con Alda Merini, per un album ispirato alle liriche della grande poetessa, musicate da Giovanni Nuti. L’ultima partecipazione al festival di Sanremo è del 2007, con la canzone The Show Must Go On di Faletti. e l’ultima apparizione in TV, prima del ritiro dalle scene, nel 2011.