Designer e architetta tra le più influenti della seconda metà del Novecento, assiduamente impegnata nella vita politica e culturale del nostro Paese, staffetta partigiana, Cini Boeri è morta a Milano il 9 settembre 2020, a 96 anni. Nota in tutto il mondo per le sue opere di design, tra cui la poltrona Ghost e il divano Serpentone, oltre che per le sue architetture, come le case progettate alla Maddalena, in Sardegna e nel Bosco di Osmate, fu allieva e collaboratrice di Gio Ponti e, nel 1979, vinse il Compasso d’Oro con il divano Strips.
«Oggi ci ha lasciati Cini Boeri, architetta e pioniera del design, famosa nel mondo per il suo estro capace di coniugare creatività e funzionalità. L’abbraccio della città di Milano va ai figli Sandro, Stefano e Tito», ha dichiarato su Twitter il sindaco di Milano, Beppe Sala.
Nata a Milano, il 19 giugno 1924, Maria Cristina Mariani Dameno fu tra le prime donne a laurearsi al Politecnico di Milano, nel 1951. Dopo uno stage con Gio Ponti avviò una fruttuosa collaborazione con Marco Zanuso e, nel 1963, aprì il suo studio. Nel 1965 sposò il famoso neurologo e comandate partigiano Renato Boeri, con il quale ebbe tre figli, Sandro, giornalista ed ex direttore di Focus, Stefano, architetto e presidente della Triennale di Milano, e Tito, economista ed ex presidente dell’INPS. Nel 1965, la sofferta separazione dal marito.
Nel 1979 vinse il premio Compasso d’oro per il divano Strips, disegnato nel 1968 per Arflex ed esposto presso la collezione permanente della Triennale di Milano. Nel 1984 fece parte della giuria del premio Compasso d’oro assieme a Douglas Kelley, Antti Nurmesniemi, Giotto Stoppino e Bruno Zevi. Nel 2011 le era stato tributato il Compasso d’Oro alla Carriera. Per i ricorsi della storia, Cini Boeri è morta proprio nel giorno in cui è stata assegnata la 26ma edizione dell’importante riconoscimento di settore.
Dal 1981 al 1983 insegnò al Politecnico di Milano Progettazione architettonica e Disegno industriale e arredamento e nel 1981 fu membro del Consiglio di Amministrazione alla XVI Triennale di Milano. Fondamentali per la diffusione delle più avanzate idee di design sono state le sue conferenze, tenute nelle più importanti istituzioni accademiche in tutto il mondo, dall’Università di Berkeley al Collegio degli Architetti di Rio de Janeiro, dal Southern California Institute of Architecture al Pacific Design Center di Los Angeles.
Tanti i riconoscimenti conseguiti nel corso della sua lunga carriera, come il Premio Roscoe di New York, nel 1984, il Premio Design di Stoccarda, nel 1985 e nel 1990, la Medaglia d’oro Apostolo del design di Milano, nel 2003, il Premio Dama d’argento del Poldi Pezzoli nel 2006, il Good Design Award di Chicago, nel 2008, l’Ambrogino d’oro nel 2019.
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