Volto indimenticabile di decine di film della storia del cinema, Max Von Sydow è morto l’8 marzo 2020, a 90 anni. Attore feticcio di Ingmar Bergman, con il quale lavorò per capolavori come Il Settimo Sigillo, Il posto delle fragole e Come in uno specchio, nella sua lunga carriera ha preso parte a centinaia di pellicole di ogni genere, dal thriller I tre giorni del condor, di Sydney Pollack, alla fantascienza di Dune, di David Lynch, all’horror de L’esorcista, di William Friedkin, fino al Trono di Spade e a Star Wars: Il risveglio della Forza, di J. J. Abrams. Max Von Sydow lavorò anche con diversi registi italiani, in Cuore di cane, di Alberto Lattuada, Cadaveri eccellenti, di Francesco Rosi, Il deserto dei Tartari, di Valerio Zurlini, Non ho sonno, di Dario Argento.
Carl Adolf “Max” von Sydow nacque a Lund, il 10 aprile 1929, da padre etnologo e docente all’Università di Lund e madre insegnante. Di religione luterana, in seguito divenne agnostico e, dai nove anni, frequentò la Lund Cathedral School, dove imparò il tedesco e l’inglese. Fu in questo periodo che si sviluppò la passione per la recitazione e iniziò a frequentare una compagnia teatrale amatoriale. Studiò quindi al Royal Theater Dramatic di Stoccolma dal 1948 al 1951 e al teatro di Malmö incontrò Ingmar Bergman, che diventò presto il suo mentore.
Dopo una prima prova nel 1951, in La notte del piacere di Alf Sjöberg, il grande successo arrivò nel 1957, recitando la parte del cavaliere Antonius Block ne Il settimo sigillo, uno dei film più riusciti di Bergman. E in questi giorni, non può che tornare alla mente il paesaggio che fa da sfondo al film: un nord Europa attanagliato dalla peste, dalla devastazione e dall’abbandono, attraversando il quale il cavaliere Block, ipostasi della razionalità, disputa la sua partita a scacchi contro la Morte.
Lunghissima la sua filmografia, che lo portò a lavorare ininterrottamente tra l’Europa e Hollywood, con alcuni dei registi più influenti al mondo, come Wind Wenders, Martin Scorsese, Ridley Scott, Woody Allen, oltre agli altri già citati. Nel 2007 ha recitato in Lo scafandro e la farfalla, di Julian Schnabel, nel 2016 è comparso in alcuni episodi della fortunata serie tv Il Trono di Spade, mentre l’ultimo lavoro risale al 2018, in Kursk, di Thomas Vinterberg.
Max Von Sydow è morto in Francia, dove viveva da anni, insieme alla seconda moglie, la produttrice francese Catherine Brelet, che ne ha annunciato la scomparsa:«Con il cuore spezzato e con infinita tristezza che abbiamo l’estremo dolore di annunciare la scomparsa di Max von Sydow».
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