09 gennaio 2024

Siena, cambi al vertice per Fondazione Santa Maria Scala: arriva Cristiano Leone

di

Manager culturale di origini napoletane, esperto di filologia, Cristiano Leone è il nuovo Presidente della Fondazione Santa Maria della Scala di Siena. Nominato anche il nuovo cda

Cristiano Leone è stato nominato presidente della Fondazione Antico Spedale Santa Maria della Scala di Siena. Manager culturale nato a Napoli, il 30 gennaio 1984, esperto di filologia, ha già collaborato con istituzioni come l’Università Parigi-Sorbona, l’Accademia di Francia a Roma, il Museo Nazionale Romano, l’Ambasciata di Spagna in Italia. Ha tenuto corsi di Linguistica e Filologia presso vari atenei, tra cui l’Università Bocconi di Milano e la LUISS Guido Carli Business School di Roma. La nomina è stata annunciata dalla sindaca di Siena, Nicoletta Fabio. Sono stati inoltre designati per il cda della Fondazione anche Niccolò Fiorini, nel ruolo di vicepresidente, e Massimiliana Quartesan, Viviana Castelli e Francesco Piroli.

Santa Maria della Scala: una storia di mille anni

Tra i più antichi e grandi ospedali europei – le prime tracce nei documenti risalgono al 1090 – il Santa Maria della Scala è oggi un complesso museale tra i più attivi di Siena. Nella sua lunga storia, ha assolto a molteplici funzioni, tutte legate all’accoglienza di viaggiatori e pellegrini, di malati e bisognosi, oltre che di bambini abbandonati.

L’ospedale mantenne la sua attività fino al 1995, quando si stabilì di costituirvi un nuovo polo museale. A seguito di un concorso internazionale a inviti, fu sottoposto a una importante operazione di recupero su progetto dell’architetto Guido Canali. Attualmente ospita una serie di collezioni dall’antichità, con il Museo archeologico nazionale, all’epoca moderna, oltre alla Biblioteca e Fototeca Giuliano Briganti e al Museo d’Arte per bambini, che rappresentano una sintesi della storia della città, su un arco di circa mille anni. In particolare, gli spazi espositivi ospitano anche l’importante Collezione Piccolomini Spannocchi, che può annoverare opere di Maestri quali Lorenzo Lotto, Correggio, Tintoretto, Giovanni Battista Moroni, Sofonisba Anguisola e Albrecht Dürer.

Una doppia competenza: Cristiano Leone per la Fondazione Santa Maria della Scala

«Ritorno così nella mia Siena adorata, dopo i magnifici anni trascorsi in occasione del mio dottorato europeo in Filologia Romanza, essendo pienamente consapevole della grande responsabilità del mio ruolo e dell’onore di presiedere un Consiglio di amministrazione composto da personalità di rilievo – Niccolò Fiorini, Viviana Castelli, Francesco Piroli e Massimiliana Quartesan – e di accompagnare il lavoro della Direttrice Chiara Valdambrini e della sua squadra», ha dichiarato Leone, in un lungo post pubblicato sui canali social.

«Iniziamo a lavorare da subito, consci che il Santa Maria della Scala non è il prodotto della storia di singoli individui ma di una collettività, ed è in questa chiave che desidero indirizzare la mia visione al servizio di questa istituzione», ha continuato Leone, chiarendo la sua  missione:  «Da Presidente, ambisco ad apportare la mia doppia competenza, manageriale e artistica, che ho esplorato nel mio insegnamento universitario ma che ho potuto soprattutto applicare, attraverso progetti sia sperimentali che rivolti al grande pubblico, per preservare e valorizzare il patrimonio storico, culturale e artistico del Santa Maria della Scala».

Scelto tra circa 40 candidature, Leone ha conseguito un dottorato in Filologia Romanza all’Università di Siena, per specializzarsi nel settore del management culturale alla Solvay Brussels School of Economics and Management. Dal 2016 al 2019 è stato responsabile della programmazione culturale e della comunicazione presso l’Accademia di Francia a Roma, sotto la direzione di Muriel Mayette-Holtz. Per il Museo Nazionale Romano e la sua concessionaria Electa, ha ideato nel 2018 il festival Ō Musica, Danza e Arte alle Terme di Diocleziano. Dal 2019 gestisce la sua società di produzione, Cristiano Leone Productions. Il suo approccio curatoriale cerca di connettere e incoraggiare il dialogo tra la creazione contemporanea e il patrimonio storico e artistico.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui