All’estero non fa scandalo che un museo o una prestigiosa istituzione nazionale sia diretta da uno straniero. Come conferma l’ultima nomina, peraltro proprio in terra di Brexit, del nostro Valentino Catricalà, designato curatore della neonata SODA – School of Digital Arts Gallery della Manchester Metropolitan University.
La SODA – School of Digital Arts è stata fondata presso la Manchester Metropolitan Universi grazie a un investimento da parte del governo britannico di 35 milioni di sterline, uno dei più ingenti mai impiegato per la cultura e la tecnologia.
La nuova scuola aprirà le porte nel 2021 presso una delle più importanti istituzioni universitarie britanniche, con l’intento di costituire un hub per l’arte, il design, la creazione e la produzione digitale, per veicolare idee e innovazione attraverso forme diverse di contenuti creativi. SODA mira a divenire un luogo di scambio internazionale, inserito in una rete di partner e collaborazioni da tutto il mondo, un luogo dinamico e aperto all’innovazione, alla scoperta di nuovi talenti e nuove audience. Accanto al ricco programma didattico, un piano di ricerca all’avanguardia si svilupperà parallelamente per affrontare con un occhio al futuro le sfide più urgenti poste dai media e dalle tecnologie digitali.
“Una nuova Gallery in un nuovo mondo. È questa la prima cosa che ho pensato quando sono stato chiamato in questa nuova avventura”, ha affermato Valentino Catricalà, il neo-nominato curatore della SODA Gallery, che ha aggiunto: “Le sfide del futuro saranno sempre più importanti e richiederanno una partecipazione attiva dell’artista e del mondo dell’arte, nei processi di produzione e di riflessione sul contemporaneo. Per questo penso che ancora più importante sia il fatto che la Gallery faccia parte di un nuovo progetto educativo-accademico, con laboratori, centri di produzione, workshop, ecc.
Una visione dinamica che veda nell’artista non solo un realizzatore di contenuti per il mondo dell’arte, ma un motore per le società e l’innovazione: il vero generatore del futuro. Oggi gli artisti lavorano in team con ingegneri, tecnici, scienziati, lavorano all’interno di dipartimenti scientifici e aziende, in questo modo dando vita a nuovi processi creativi e produttivi. Il ruolo di una istituzione culturale oggi non è solo quella di proporre dei contenuti, dare delle informazioni, ma quella di generarli, di attivare collaborazioni inedite, di orientare i processi creativi. Sono queste le basi che spingeranno il nostro lavoro alla SODA Gallery: un modo per ripensare il nostro futuro attraverso l’arte”.
Studioso e curatore d’arte contemporanea, Valentino Catricalà (Roma, 1983) si è specializzato nell’analisi del rapporto degli artisti con le tecnologie e con i media. La sua recente nomina a direttore della SODA Gallery si va ad affiancare al suo ruolo di direttore della sezione Arte della Maker Faire – The European Edition e di art consultant per il Sony CS Lab di Parigi.
È stato, inoltre, direttore e fondatore del Media Art Festival di Roma (Museo MAXXI) e coordinatore dei programmi Arte della Fondazione Mondo Digitale.
È autore di diversi libri, a cui si è aggiunto il recentissimo Arte e tecnologia del terzo millennio (Electa, 2020), scritto insieme a Cesare Biasini Selvaggi.
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