01 agosto 2010

ECONO-MIA

 
di fabio severino

Assessori alla cultura o direttori artistici? Non per fare il polemico o il guastafeste, ma a me sembra che la maggior parte degli 8.100 assessori comunali alla cultura non si renda conto che questa delega richiede ben di più e di diverso del buongusto, della passione e - nel migliore dei casi - della sensibilità artistica...

di

Gli assessori degli enti locali ritengono di adempiere a
questo compito istituzionale (salvo eccezioni, politicamente, di serie B)
esclusivamente selezionando mostre, convegni, concerti, attività tra le più
varie per l’intrattenimento e quando possibile anche qualche restauro storico.

Un organo esecutivo, soprattutto di governo locale, non ha
il dovere di stabilire cosa sia nobile o ignobile, né di imporre i suoi gusti e
preferenze, ma quello di far emergere le pulsioni della comunità, di favorire
le spinte in avanti, di liberare gli argini all’imprenditorialità individuale e
collettiva. Deve svolgere nella società un ruolo di facilitatore e promotore
dello sviluppo. Una giunta al suo insediamento dovrebbe avere la buona
abitudine di realizzare una fotografia del territorio in cui dovrà operare,
fatta dai propri uffici, da consulenti o dalle locali università. Sulla base
della domanda e offerta di servizi rilevata, andrebbe fatta una programmazione
dell’attività da svolgere durante il proprio mandato.

Non entro nel merito degli obiettivi, che sempre
dovrebbero essere posti, sul controllo del loro raggiungimento e sulla
conseguente premiazione o penalizzazione, sia politica che sociale. Però è
importante riportare al centro il peso della programmazione politica e
dell’azione amministrativa. Le due si distinguono per l’onere della visione e
della strategia. L’amministrazione deve essere in grado di coordinare le
funzioni del territorio, deve mettere l’impresa in grado di lavorare, deve far
erogare servizi ai cittadini, deve promuovere, sostenere e assistere lo
sviluppo. Gli enti locali, per mezzo di una legislazione nazionale e regionale
efficace, devono poter definire dei corridoi di crescita, dentro i quali il
loro unico compito è l’informazione e l’incoraggiamento.


E invece gli osservatori regionali sulla cultura stentano
a decollare. Adesso, per esempio, va di moda l’arte contemporanea. Dopo che per
“una vita” la cultura italiana è stata schiacciata dal peso della sua storia,
dalla conservazione e dalla tutela del patrimonio, in linea con la tanto
invocata innovazione, molti amministratori si son tramutati in paladini
dell’arte d’oggi. Ciò però si traduce nel mero finanziamento di mostre, eventi
e convegni sul tema, che poco realmente fanno per la creazione e promozione
dell’arte.

Le eccezioni ci dimostrano che il sostegno vero è la
creazione di fiere commerciali, la formazione avanzata e continua, i viaggi
studio, le residenze, le agevolazioni fiscali, i premi, il sostegno alla nuova
imprenditorialità. Un’amministrazione pubblica dovrebbe prendere per mano i più
meritevoli – mettendo tutti nelle stesse condizioni di esserlo – e condurli
verso i confini dell’eccellenza.

Si esternalizzino le scelte di contenuto e si riprendano
quelle politiche; se ognuno svolge il proprio compito, il risultato non potrà
che essere migliore.

fabio severino

vicepresidente dell’associazione economia della cultura


*articolo
pubblicato su Exibart.onpaper n. 66. Te l’eri perso? Abbonati!

[exibart]

 

1 commento

  1. finalmente qualcuno che parla bene.
    per questo motivo sto attivando delle serie televisive di cui saranno inserite alla prossima arte fiera forlì che farò presso il mio stand
    se vuole consultare vada su you tube.
    l’ultima diretta la ho fatta grazie alla collaborazione degli abitanti e i commercianti del paese che hanno dato tutti qualcosa perchè si potesse realizzare qualcosa di diverso.
    il momento era attinente ad una iniziativa realizzata a monte sole e di cui abbiamo avuto come ospite il co-sceneggiatore dell’uomo che verrà in trasmissione del regista giorgio diritti avevamo chiesto la proiezione della diretta prima della proiezione del film. il siandaco è stato collaborativo dandomi il nominativo dell’addetto(considerando che la cosa non era organizata dal sindaco ma da un altra persona . ma quando c’è stato di dovere inserire il film alla fine la diretta non è stata proiettata con delusione da parte di molti del paese. allora fino a che per attivare iniziative anche di livello più importante avremo sempre da parte di chi dovrebbe promuovere la cultura e i giovani una forma di ostruzionismo non approderemo mai a niente.Sono veramente poche le persone che hanno compreso ciò che sto cercando di fare trovando come alleati anche dei musei.mi farebbe piacere se lei personalmente venisse ad una delle mie trasmissioni e parlare di questa problematica che attanaglia un pò tutti e che in fondo tutti hanno paura per il cambiamento come è di solito da parte di coloro che hanno paura di perdere dei poteri, ma non considerano che il potere lo perde solo chi non lo fa con una logica di correttezza e i veri enti,le vere gallerie e musei inizierebbero a respirare un aria più fruttifera avendo a mio avviso anche un riscontro di visibilità migliore.
    distinti saluti
    martinelli-art
    cecilia martinelli

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