20 marzo 2013

Festa di primavera al “Grisù”. Ferrara apre la sua Ex Caserma e inaugura il nuovo lustro dell’imprenditoria creativa in città

 

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il cortile della caserma affidata all'Associazione Grisù, con la G disegnata da Cuoghi Corsello
Sessanta posti di lavoro e 18 imprese creative, in 4mila metri quadrati di spazio -ex caserma di Vigili del Fuoco- abbandonati dal 2004. La primavera a Ferrara comincia all’insegna di “Spazio Grisù”, con la presentazione dei nuovi “occupanti” dello spazio, che il comune ha dato in comodato d’uso gratuito all’Associazione no profit omonima, per un minimo di cinque anni. Il primo passo verso un modello sostenibile che arriva in una delle città che più ha sentito il grande terremoto dello scorso anno, ma che in un anno non ha perso l’occasione per rialzarsi e anzi, è stata letteralmente sommersa dalle “application” per poter essere ammessi nei locali della nuova factory italiana. 
Composta da 10 professionisti di diversi settori, che vivono tra l’Emilia-Romagna e l’estero, l’Associazione Grisù funzionerà sul territorio cittadino come una sorta di facilitatore per la nascita dell’imprenditorialità creativa. 
Sostenuto da partner che offriranno sponsor tecnici, tra cui la Banca di Romagna e Caricento, Unipol e Ascom, Grisù non riceverà un euro di finanziamento pubblico e le imprese, in cambio della riattivazione dello spazio, non saranno tenute a pagare alcun affitto per almeno cinque anni.
La provincia, inoltre, in questi giorni ha tolto l’immobile dall’elenco dei beni alienabili, per supportare ulteriormente il progetto e rendere concreta questa nuova utopia collettiva che ogni giorno richiama gruppi di giovani a ripristinare un luogo dimenticato da nove anni, che presenterà la sua rinascita, con le imprese che troveranno ospitalità sotto il suo tetto, domani, in un’open day di primavera, con apertura straordinaria dalle 11 alle 22, in modo che anche il quartiere e tutta la città di Ferrara possa riunirsi per vedere quello che probabilmente, stando a queste premesse, diventerà il fiore all’occhiello di una delle realtà più produttive, e allo stesso tempo, defilate d’Italia. 
E dopo la cerimonia di consegna delle chiavi a ciascuna impresa assegnataria, aperitivo offerto in cortile, sperando nella clemenza del tempo, e una “cena della sporta”: ogni partecipante alla festa è invitato a portare da casa cibo o bevande da condividere con gli altri presenti. Ma non basta: dulcis in fundo l’opening di Grisù coinciderà con l’iniziativa “Studi aperti”, organizzata dall’Ordine degli Architetti della città emiliana, per cui gli studi di design e architettura selezionati per entrare allo Spazio Grisù presenteranno al pubblico le loro ultime realizzazioni. Che Ferrara abbia lanciato, nemmeno troppo implicitamente, una ulteriore sfida all’Italia che guarda all’Europa? 

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