È stato assegnato a Fulvio Morella, l’artista del braille, il Premio alla Carriera Alfredo d’Andrade in defense of Cultural Heritages Values che, dal 2015, viene conferito a cadenza annuale a eminenti esponenti della cultura italiana in memoria di Khaled al-Asaad, l’archeologo che sacrificò la propria vita per difendere dall’ISIS il sito archeologico di Palmira, riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco dal 1980. La cerimonia di premiazione si terrà il 7 novembre a Torino, presso Il Circolo dei lettori a Palazzo Graneri della Roccia, alle ore 9:30.
Il premio è promosso dall’Associazione europea Alfredo D’Andrade, che persegue finalità ispirate alla valorizzazione della figura e dell’opera di Alfredo Cesar Reis Freire de Andrade (Lisbona, 26 agosto 1839 – Genova, 30 novembre 1915), annoverato tra i massimi esponenti della cultura e architettura neogotica in Italia. Suoi i progetti del Borgo Medioevale del Valentino a Torino e il Castello di Pavone Canavese. Nelle scorse edizioni, il riconoscimento è stato attribuito a personalità della cultura e dell’arte, dell’architettura, del design e della ricerca che, con la loro vita e il loro impegno, hanno contribuito allo sviluppo culturale e sociale dell’Italia, quali Giulio Paolini e Michele De Lucchi e poi Pinin Brambilla Barcilon, Andrea Bruno, Aimaro Oreglia d’Isola, Paolo Matthiae, Franco Mazzucchelli, Enrica Pagella.
«Come tante istituzioni ovunque nel mondo – da Cramum, alla Biennale del Libro di Milano, a Gaggenau, all’Istituto dei ciechi di Milano e Roma, al Musée Louis Braille di Parigi – abbiamo sinceramente apprezzato la visione olistica dell’arte promossa da Fulvio Morella secondo cui ognuno di noi “è nello stesso momento limite e infinito”», così Maria Aprile, Presidente dell’Associazione, motiva l’assegnazione del Premio alla Carriera Alfredo d’Andrade 2023 a Fulvio Morella. «I nostri limiti possono essere superati attraverso la rivoluzione della condivisione, anche nell’arte: le opere del maestro per essere comprese devono essere viste, toccate e vissute dal pubblico che, solo unendo i propri limiti, giungerà a comprenderne il senso finale. In bilico tra concettuale e ironico rebus, l’arte di Morella ha dimostrato che l’inclusività e la multisensorialità possono essere sinonimi di arte, bellezza e armonia. Riconoscendo l’unicità e l’importanza sociale oltre che artistica di tale ricerca, siamo lieti di assegnare a Fulvio Morella il nostro Premio alla Carriera Alfredo d’Andrade 2023».
Nato a Grosio (Sondrio), nel 1971, Fulvio Morella è noto per aver portato la tornitura del legno nell’arte contemporanea. Dall’infanzia ha imparato ad amare questa materia nella falegnameria del padre e dalla fine degli anni ’90 ha lasciato le tecniche della lavorazione del legno imparate in famiglia per approcciare la tornitura del legno, alla base di tutte le sue opere. Il suo obiettivo è non solo scardinare l’idea di tornitura intesa come tecnica per la realizzazione di oggetti di design “rustici”, ma superare il confine tra arte e design.
Determinante per la maturazione di tale approccio è stata la lunga conoscenza – anche lavorativa – con Laura de Santillana, maestra del vetro prematuramente scomparsa, e con Franco Mazzucchelli, noto a livello internazionale per le sue opere d’arte gonfiabili in PVC. Dalla collaborazione con Mazzucchelli è nata la serie di opere I Bifacciali, esposta a Milano e a Venezia in occasione della Biennale Arte del 2019.
Riflettendo sull’idea di superamento di limite e su un’arte per tutti, inclusiva e olistica, dal 2020 si dedica al progetto Blind Wood, presentato in due mostre personali a Milano, al Gaggenau Hub e all’Istituto dei ciechi in occasione del bicentenario del Braille, promosse dal progetto non-profit Cramum e curate da Sabino Maria Frassà. Morella lavora alla realizzazione di queste opere che sono quadri-scultura in legno e metallo con l’aggiunta di greche stampate in 3D. Tali “greche” non sono soltanto decorative; sono infatti scritte in braille (sempre in più lingue). Le opere quindi devono sempre essere viste e toccate per essere comprese pienamente.
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