05 gennaio 2024

Arte cinese da scoprire: il Sigg Prize 2023 va a Wang Tuo

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Classe 1984, autore di opere che ibridano realtà e finzione per rievocare i traumi della storia, Wang Tuo vince il Sigg Prize 2023, promosso dal collezionista Uli Sigg e dedicato all’arte contemporanea cinese

Wang Tuo
Wang Tuo, ph. Dan Leung. Courtesy dell'artista e M+

L’artista cinese Wang Tuo ha vinto il Sigg Prize 2023, il premio d’arte contemporanea istituto nel 2018 dal museo M+ di Hong Kong, come diretta prosecuzione del CCAA – Chinese Contemporary Art Award, fondato da Uli Sigg nel 1998.Gli altri finalisti del Sigg Prize 2023, le cui opere sono visibili al museo di Hong Kong, sono Jes Fan, Miao Ying, Xie Nanxing, Trevor Yeung e Yu Ji.

Un premio per l’arte cinese

Il premio, assegnato a cadenza biennale e diretta emanazione del collezionismo, intende fornire un riconoscimento alle più influenti ricerche artistiche della regione cinese ed è dedicato ad artisti che sono nati o che lavorano in Cina.

Uomo d’affari del gruppo Schindler negli anni ’70, ambasciatore svizzero per la Cina tra il 1995 e il 1998, membro del consiglio internazionale del MoMa di New York e della Tate di Londra, Uli Sigg non ha bisogno di troppe presentazioni. Fu nei primi anni ’90 che ebbe l’idea di costituire una collezione d’arte contemporanea orientale, seguendo il processo di emancipazione dell’arte cinese dagli stili occidentali e lo sviluppo di un suo carattere peculiare. Nel 1999, Harald Szeemann chiese aiuto a Sigg per selezionare un gruppo di artisti cinesi da proporre all’interno della Biennale di Venezia, mentre a febbraio 2020 fu presentata una mostra della sua colleezione al Castello di Rivoli.

Wang Tuo, chi è il vincitore del Sigg Prize 2023

Nato nel 1984 a Changchun, Wang Tuo lavora e vive a Pechino. L’artista è stato nominato per la sua opera The Northeast Tetralogy (2018–2021), serie di video che ibrida narrazioni storiche e di fantasia, in esposizione alla mostra del Sigg Prize 2023 presso l’M+. Nella sua ricerca, espressa tra pittura, installazione e immagini in movimento, spesso Wang attraversa la storia cinese, per creare un immaginario inquietante e drammatico, nel quale i confini tra realtà e finzioni si confondono.

Smoke and Fire, 2018, single channel 4K video (color, sound), 31’17”. Parte della serie The Northeast Tetralogy

Definita dallo stessa artista come simile alla scrittura di un romanzo, la sua la pratica intreccia filmati e documenti storici con elementi tratti dalla mitologia, per esplorare la memoria e i traumi della società cinese contemporanea. Wang ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui l’OCAT x KADIST Emerging Media Artist Residency Program nel 2020 e la decima edizione di Three Shadows Photography Award nel 2018. Ha partecipato anche a una residenza al Queens Museum di New York da 2015 al 2017.

Smoke and Fire, 2018, single channel 4K video (color, sound), 31’17”. Parte della serie The Northeast Tetralogy

Recente è stato protagonista di una mostra alla Blindspot Gallery di Hong Kong. Sue altre personali si sono tenute all’UCCA Center for Contemporary Art e al Taikang Space di Pechino. Ha anche partecipato a mostre collettive presso KADIST di San Francisco, He Art Museum di Guangdong, Museo Nazionale di Singapore, Power Station of Art di Shanghai, Serpentine Gallery di Londra, Kunsthalle di Baden-Baden, Julia Stoschek Collection di Düsseldorf, Zarya Center for Contemporary Art di Vladivostok.

Smoke and Fire, 2018, single channel 4K video (color, sound), 31’17”. Parte della serie The Northeast Tetralogy

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