Sono Yto Barrada e Füsun Köksal le vincitrici della quarta edizione del Mario Merz Prize, rispettivamente per le sezioni arte e musica. Ad annunciare il conferimento del premio internazionale, che si assegna a cadenza biennale, la Presidente della Fondazione Merz di Torino, Beatrice Merz. Yto Barrada sarà protagonista di una mostra personale nel 2024 alla Fondazione Merz, mentre a Füsun Köksal sarà commissionato un brano per orchestra d’archi o per strumento solista e orchestra d’archi e una sonorizzazione di uno spazio museale. I vincitori delle passate edizioni sono stati Wael Shawky, Petrit Halilaj e Bertille Bak per la sezione arte e Cyrill Schürch, Geoffrey Gordon e Jay Schwartz per la sezione musica.
Il Premio è indirizzato ad artisti e compositori di media carriera. Non sono previsti limiti di età, nazionalità o media. Artisti e compositori non possono autonominarsi ma sono indicati attraverso un sistema di candidature via web da parte di curatori, direttori di museo, critici, galleristi, membri di altre associazioni culturali, istituzioni musicali, interpreti, critici e personalità del mondo della musica e dell’arte.
Una giuria internazionale, composta da Manuel Borja-Villel, Direttore Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid, Caroline Bourgeois, curatrice Collezione Pinault di Parigi, Massimiliano Gioni, Capo Curatore New Museum, New York e Direttore Artistico Fondazione Trussardi di Milano, e Beatrice Merz, ha premiato Barrada, qualificatasi come finalista insieme agli artisti Paolo Cirio, Christina Forrer, Anne Hardy, He Xiangyu, Koo Jeong A.
«Ci aspettiamo da Yto Barrada un progetto espositivo profondo, perché le sue opere immensamente poetiche toccano le problematiche contemporanee con irriverenza, arguzia e originalità», si legge nelle motivazioni della giuria della sezione arte. «Grazie anche al suo percorso di studi in scienze politiche e storia, Barrada si impegna costantemente a creare piattaforme di pensiero critico e di impegno comunitario, concentrando il suo lavoro su archivi ritrovati e microstorie. La ricerca di Yto Barrada è complessa e articolata. I concetti di autenticità, trasmissione e paesaggio sono solo alcuni dei temi rilevanti che l’artista approfondisce attraverso installazioni, tessuti, film e creazione di libri».
Köksal qualificatasi come finalista insieme ai compositori Katherine Balch, William Dougherty, Farzia Fallah, e Claudia Jane Scroccaro, è stata invece scelta da una giuria composta da Helena Winckelman, violinista e compositrice, Diego Chenna, docente musica da camera Hochschule für Musik di Friburgo, Thomas Demenga, violoncellista e compositore, Willy Merz, compositore e direttore d’orchestra.
«Nel brano di Füsun Köksal si apprezzano una drammaturgia intensa ed efficace, unita a un lirismo diffuso», così motiva la giuria della sezione musica. «L’alternanza di soli e tutti è magistralmente condotta, inoltre la partitura dà prova, da parte della compositrice, di un’ottima conoscenza delle tecniche strumentali, della visione d’insieme dei vari timbri e del loro utilizzo a fini poetici. Il brano, condotto così attraverso violenti scarti emotivi e sonori, riesce quindi a trovare, grazie all’interessante sviluppo delle dinamiche strumentali, un compiuto ed evidente assetto formale».
Nata a Parigi, nel 1971 Yto Barrada è un’artista conosciuta per la sua ricerca multidisciplinari incentrata intorno a fenomeni culturali. Impegnata in studi d’archivio, Barrada, nelle sue installazioni, mette in luce storie di subalternità, per celebrare quelle forme quotidiane di rivendicazione dell’autonomia.
Film, fotografia, scultura, pittura, stampa e attività editoriale, sono alcuni dei suoi media preferiti, mentre le sue installazioni spesso uniscono lavori inediti a oggetti di riutilizzo. Comunicazione non verbale, leggende familiari, trascrizioni nascoste che rivelano nuove grammatiche: nella logica interconnessa del lavoro di Barrada, si celano segreti, piaceri e la celebrazione di strategie di resistenza all’autorità.
L’artista è anche la fondatrice del Cinémathèque de Tanger, un cinema d’essai che è diventato un’istituzione simbolo e punto di riferimento. Recentemente Barrada ha creato The Motership a Tangeri, un centro di ricerca eco-femminista e una residenza d’artista, circondata da un giardino di tinture naturali.
Nata a Bursa, in Turchia, nel 1973, Füsun Köksal è una compositrice le cui opere sono state recentemente in programma in vari festival di musica contemporanea come Berliner Festspiele MaerzMusik, Schleswig Holstein Music Festival, Warsaw Autumn, Via Stellae Festival in Spagna, Fertile Crescent negli Stati Uniti, Timsonia in Romania. Gli ensemble e gli artisti di spicco che hanno caratterizzato la sua musica includono Derek Bermel, Agata Igras, Richard Haynes, Horia Dumitrache, E-Mex Ensemble, Penderecki Quartetto d’Archi, Ensemble Calliopée, Ensemble U, Hezarfen Ensemble, Pacifica Quartet, Eighth Blackbird, Bilkent Symphony Orchestra, Vermont Contemporary Music Ensemble e Vertix Sonore. Si è diplomata alla Hochschule für Musik di Colonia e ha conseguito il dottorato di ricerca in composizione presso l’Università di Chicago.
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