Arte Fiera 2023: tutti i premi assegnati e la fotogallery delle opere vincitrici

di - 4 Febbraio 2023

Arte Fiera, la fiera più longeva d’Italia, si avvia a chiudere la sua 46ma edizione, ritornata nelle consuete date invernali, dopo lo spostamento dello scorso anno causa strascichi della pandemia. Com’è andata? Clima caldo e accogliente – anche fuori c’è stato generalmente un bel sole, sempre gradito –, “rassicurante” con tutto ciò che questo comporta, come abbiamo scritto nel nostro report in diretta dai booth (che potete leggere qui). Di certo, un indicatore affidabile degli orientamenti e una significativa testimonianza dei tempi la danno i premi che, come ogni fiera d’arte che si rispetti, sono tanti e ben assortiti, con il coinvolgimento di giurie specializzate. Eccoli tutti.

Premio Collezione Righi
A vincere il premio Collezione Righi, Massimo Grimaldi, presentato dalla galleria ZERO, con l’opera Translucent Island (2023, proiezione su doppio schermo, slideshow, 200x500x60cm es. unico).

«L’opera di Massimo Grimaldi riesce a coniugare un’indagine sull’uso dell’intelligenza artificiale come metodologia creativa, utilizzando un display originale e molto riconoscibile della sua pratica recente, e una riflessione sulle immagini dei corpi del tutto contemporanea. L’opera vincitrice, che verrà realizzata dall’artista, è una rielaborazione in versione museale dell’opera Iridescent Island, 2022 presentata dalla Galleria Zero ad Arte Fiera», si legge nelle motivazioni della giuria composta da Lorenzo Balbi, Responsabile Area Arte Moderna e Contemporanea dell’Istituzione Bologna, e da Andrea Viliani, Direttore del Museo delle civiltà, e Bart van der Heide, Direttore MUSEION.

Premio ColophonArte
Presentata da Ex Elettrofonica, Elena Mazzi si aggiudica il Premio ColophonArte, selezionata da una rosa di artisti composta anche da Fabrizio Cotognini e Shafei Xia. In giuria, Olga Gambari, curatrice, giornalista e critica d’arte, Serena Carbone, storica dell’arte e curatrice, Riccardo Montanaro, avvocato Studio Montanaro e Associati di Torino.

«Come prima artista vincitrice del premio Colophon è stata scelta Elena Mazzi per il valore concettuale, sperimentale, poetico e partecipativo del suo lavoro, che parte da un genius personale per incontrare tematiche comuni, utilizzando linguaggi e pratiche diverse, in ascolto del suotempo e dell’altro».

Vincitore premio ColophonArte_Elena Mazzi, MUSE, 2020, still da video Courtesy la Galleria e l’artista

Premio Lexus – Gruppo Morini
Andrea Respino, con Fontana II (2022), presentato da Monitor, vince il Premio Lexus Gruppo-Montini, per la sua capacità «Di coniugare passato e presente, tradizione e innovazione, costruendo un intero mondo attraverso l’attenzione per il dettaglio», si legge nelle motivazioni della giuria, composta da Armando Pachera, Direttore Generale di Gruppo Morini, Cecilia Canziani, Storica dell’arte e curatrice, Gabriele Tosi, curatore indipendente. Tra gli artisti selezionati, anche Nicola Lo Calzo ed Eva Marisaldi.

Vincitore Premio Lexus – Gruppo Morini_Andrea Respino, Fontana II, 2022 Courtesy la Galleria e l’artista

Premio Osvaldo Licini by Fainplast
Lorenza Boisi, presentata dalla Ribot Gallery, vince il Premio Osvaldo Licini by Fainplast, selezionata dalla giuria composta da Roberta Faraotti, collezionista, Chiara Ianeselli, curatrice, Elena Volpato, conservatrice e curatrice GAM di Torino. A essere valutata positivamente, «La continuità della sua ricerca pittorica, la straordinaria felicità cromatica e la capacità disegnativa. La giuria ritiene inoltre che la sua opera possa essere accostata alla collezione del Museo Licini per la radice novecentesca che ne emerge e per la presenza di figure di un’antica e insieme personale mitologia, come nel suo Orfeo che incanta gli animali».

Finalista Premio Osvaldo Licini by Fainplast, Lorenza Boisi

Premio Rotary
Per la sua scelta di presentare un unico artista, Cristiano Tassinari, la galleria Ncontemporary (Pad. 25 Stand A/51) si aggiudica il Premio Rotary. A decretare l’esito, la giuria composta da Gloria Bartoli, Responsabile comunicazione Pinacoteca Agnelli, Manuela de Leonardis, Storica dell’arte, giornalista e curatrice indipendente, Cristina Francucci, Direttrice Accademia di Belle Arti di Bologna, Isabella Malaisi Costa, Presidente Rotary Club Bologna Valle del Samoggia, Paolo Nucci Pagliaro, Presidente Accademia Studi Caravaggeschi, Ente di ricerca.

Vincitore Premio Rotary, Ncontemporary

Premio Spada Partners
Flavio Favelli, con l’opera Silver Lomè (2023, collage di carta e cioccolatini con cornice originale, 33×27 cm), presentato dalla galleria Studio Sales, vince il Premio Spada Partners. Favelli è stato selezionato da una shortlist composta anche da Giorgio Andreotta Calò e Mario Airò. L’opera fa parte dell’ultima serie dell’artista in cui, all’interno di un porta foto di vetro e argento, sono inserite carte di cioccolatini ton sur ton che richiamano le volte stellate e gli antichi maestri della storia dell’arte.

«A interessare Favelli in questo caso è l’unicità dell’oggetto, quello che ha convinto la giuria è la contemporaneità dell’opera che porta in sé così tante vicende vissute. La contemporaneità poggia saldamente le sue radici su un passato che, come un oracolo, ci conduce verso un futuro “specchiato”. Ci piace pensare che sia anche un omaggio alla città che ci ospita in uno stand, quello della Galleria Sales di Roma, ricco di affinità concettuali cromatiche», si legge nelle motivazioni della giuria, composta da Roberto Spada, Partner Managing Director studio Spada Partners e collezionista, Chiara Massimello, Art Consultant, Rischa Paterlini, Independent curator, Luigi Cerutti, Chief Executive Officer Il Giornale dell’Arte.

Vincitore Premio Spada Partners_Flavio Favelli_Silver Lome, 2023

Premio The Collectors. Chain by Art Defender
Ad aggiudicarsi il Premio The Collectors. Chain by Art Defender è Maha Malluh, presentata da MLZ Art Dep, con l’opera The Mouse (capturing light) (2007, c-print, dibond). Malluh è stata selezionata da una rosa composta da Silvia Camporesi e Antonio Ottomanelli.

«Le opere di Maha Malluh aderiscono pienamente ai criteri ispiratori del premio di Art Defender, vale a dire la capacità di coniugare il richiamo alla tradizione storica con una prospettiva di ricerca contemporanea, una continuità tra passato e presente che si incarna pienamente nei suoi fotogrammi», si legge nelle motivazioni della giuria, composta da Walter Guadagnini, curatore e storico della fotografia e dai collezionisti Claudio Palmigiano, Mario Trevisan, Massimiliano Stocco.

«La tecnica off camera, cioè di impressione diretta sul foglio di carta sensibile, risale alle origini della fotografia, ne attraversa la storia attraverso le sperimentazioni delle avanguardie – da Man Ray a Moholy Nagy – e giunge fino a noi, caricandosi ogni volta di nuovi significati. Nel caso di Maha Mullah, artista di origine arabe con una formazione a cavallo tra Stati Uniti ed Europa, l’utilizzo del rayograph risponde alla volontà di fornire una nuova vita e una nuova visione agli oggetti della quotidianità, che si trasformano con l’azione della luce in presenze tanto più concrete quanto più eteree. Per queste ragioni, la giuria decide all’unanimità di assegnare a lei il Premio Art Defender 2023, riconoscendone le qualità di innovazione di una delle possibilità più originali del linguaggio fotografico».

Vincitore Premio The collectors.chain by Art Defender_ Maha Malluh, The Mouse (capturing light), 2007, cprint, dibond

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