Ettore Pinelli, Alessio Barchitta ed Elena Bellantoni sono i vincitori della sesta edizione di Arteam Cup 2020, rispettivamente nelle sezioni Pittura, Scultura e Fotografia. Vincitrice assoluta del concorso, promosso dall’Associazione Culturale Arteam di Albissola Marina, è risultata Bellantoni che, oltre ai premi destinati alla sua categoria, potrà allestire una mostra personale al CUBO Unipol di Bologna.
Assegnato anche il Premio Speciale Bonelli Arte, che va ad Armida Gandini, Silvia Inselvini, Camilla Marinoni e Miriam Montani, che parteciperanno a una mostra collettiva con la curatela dei membri della giuria di Arteam Cup 2020, negli spazi della Galleria Bonelli a Pietrasanta. La mostra sarà realizzata nell’aprile 2022. Attribuiti, inoltre, il Premio Residenza d’artista Cascina Granbego, ad Alessandra Baldoni, e il Premio Speciale #arteamcuponair, a Diego Randazzo. I vincitori sono stati scelti tra 60 finalisti, le cui opere sono esposte in una mostra collettiva, a cura di Matteo Galbiati, Livia Savorelli e Nadia Stefanel, ospitata presso gli spazi della Fondazione Dino Zoli di Forlì.
Ad attribuire tutti i premi, una giuria composta da Marina Dacci (curatrice e membro del Comitato Scientifico della Fondazione Palazzo Magnani), Matteo Galbiati (critico d’arte e docente, Direttore web Espoarte e membro interno di Arteam), Lorenzo Madaro (curatore d’arte contemporanea e docente), Raffaele Quattrone (sociologo e curatore d’arte contemporanea), Leonardo Regano (storico dell’arte, critico e curatore indipendente), Livia Savorelli (Direttore Editoriale Espoarte) e Nadia Stefanel (direttrice della Fondazione Dino Zoli di Forlì, Cultural e Communication Manager per Dino Zoli Group).
Ettore Pinelli è il vincitore della sezione Pittura con “Two variations of grey for a multiple image denied (hands of parliament)” (2020, olio su tela, dittico). «L’opera – si legge nella motivazione – restituisce e relega un’immagine (apparentemente realistica) nella cornice del quadro mentre invita ad osservare al di sotto la pelle della pittura dove insistono relazioni reali divenute fantasmatiche oggi. Fare pulizia, sciogliere, demolire l’attitudine odierna del nostro sguardo è il compito principale e gravoso che si attende dalla pittura. Il silenzioso annullamento dell’immagine rischiara le potenzialità espressive che si gelano nella potenzialità del gesto primario del dipingere, atto che chi osserva deve acquisire come riflessione prioritaria».
Alessio Barchitta è vincitore della sezione Scultura con l’opera “Untitled” (2020, ceramica con engobbio nero e cristallina, lucido per scarpe, diffusore sonoro audio a cura di Rycott). «Il messaggio veicolato – è indicato nella motivazione – provoca smarrimento per la scelta iconografica ricca di significati ambivalenti e apparentemente contraddittori. Quest’opera multisensoriale, formalmente stimolante grazie allo sposalizio perfetto tra immagine legata alla tradizione popolare di matrice artigianale con l’elemento tecnologico definito dall’elaborazione audio, trasferisce un senso differente a quei contenuti immediatamente percepiti. Sacro e profano si fondono nel ridisegnare il contorno sfumato delle esperienze umane».
Elena Bellantoni è la vincitrice della sezione Fotografia (comprendente anche videoarte e new media art) con l’opera “I fear” (2020, video full HD, durata di 60”). «Avanzare o regredire. Spogliarsi o sporcarsi. In un viaggio interrogante, mentale e rituale, di corpo e linguaggio alla ricerca del sé nelle sue diverse espressioni e dell’altro (qui in forma di specchio), l’opera – si legge nella motivazione – attiva immaginari e vissuti chiari in cui immediatamente chiunque riesce ad immedesimarsi e li riattiva nella memoria vissuta o acquisita. In tempi incerti, come gli attuali, il contributo dell’artista in questa direzione è un binocolo ma anche un caleidoscopio su cui ognuno può cogliere e agire percorsi differenti e alternativi nel reale di un presente che vorrebbe esorcizzare il riproporsi di vicende animate dalla paura».
La giuria ha quindi decretato all’unanimità Elena Bellantoni quale vincitrice assoluta di Arteam Cup 2020, che oltre ai premi ottenuti quale vincitore di categoria, si aggiudica anche una mostra personale da realizzarsi nell’anno 2022 a CUBO Condividere Cultura, il museo d’impresa del Gruppo Unipol a Bologna.
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