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Una collezione d’arte contemporanea non può che essere aperta a ciò che accade, non solo recependo segnali del momento attuale ma anche restituendone un’immagine leggibile. Lo fa la Collezione Taurisano di Napoli, guidata da Francesco Taurisano e Sveva D’Antonio, con “Because of Many Suns”, premio di acquisizione giunto alla seconda edizione e dedicato al riconoscimento di quegli artisti la cui pratica fornisce una profonda comprensione del tempo in cui viviamo. Il nome del vincitore sarà reso noto il 25 agosto 2022, selezionato tra le proposte delle gallerie partecipanti alla fiera d’arte internazionale Art-o-rama che, dal 2007, si svolge a Marsiglia.
Per promuovere la diffusione dell’arte in un contesto istituzionale, all’atto dell’acquisto l’opera verrà donata all’ente pubblico prescelto, in questo caso il FRAC della Regione Provence-Alpes-Côte d’Azur, facente parte dei famosi Fondi Regionali d’Arte Contemporanea delle collezioni pubbliche francesi, istituiti nel 1982 e che ancora oggi rappresentano un caso unico di collezionismo pubblico di altissimo profilo. Il vincitore sarà scelto da una giuria composta dalla collezionista Sveva Taurisano, dalla curatrice del Premio Carolina Ciuti, dal curatore Joseph Awuah-Darko e dai rappresentanti del Comitato del FRAC Provence-Alpes-Côte d’Azur.
Because of Many Suns: le ragioni del premio
Istituito durante il primo lockdown del 2020, “Because of Many Suns” è stato ideato per sostenere gli artisti e le loro gallerie, in una congiuntura particolarmente delicata per il comparto dell’arte e creare uno spazio condiviso di riflessione. Il titolo del premio è stato ideato dal collettivo artistico transdisciplinare Apparatus 22, tratto da “Suprainfinit (inno n.3)”, una poesia in cui il collettivo riflette sui concetti di generosità, cura e vitalità intensificati a un livello “superinfinito”.
«“Because of Many Suns” si riferisce quindi al premio come a un raggio di sole che nutre le giovani pratiche artistiche, mentre rivendica la costruzione di un ambiente più favorevole alle arti», spiegano dall’organizzazione. Lo scorso anno, sempre in collaborazione con Art-o-rama, che si conferma uno degli appuntamenti fieristici più interessanti in Europa, la giuria scelse lo striscione stampato “Giving Space to Confusion” (2017) dell’artista catalana Anna Dot, presentata da Bombon projects (Barcellona) e il pezzo sonoro “Blush Response” (2021) dell’artista sudafricana Mary Hurrell, presentata da Nicoletti (Londra).
Un collezionismo 3.0
L’idea, dunque, è quella di un “collezionismo 3.0”, sostenibile, per ripensare e aggiornare il ruolo del collezionista, non solo proprietario ma “custode” delle opere d’arte, come da definizione dei due collezionisti, che si raccontavano in questa intervista, in occasione di exibart.prize 2020.
«Mi piacerebbe redigere un Manifesto del Collezionismo – racconta Sveva –, un insieme di “buone pratiche” che da un lato tutelino il lavoro dell’artista e dell’altro trasformino i collezionisti in veicolatori attenti del messaggio artistico che scelgono di rappresentare». «L’acquisizione in collezione non deve essere il punto di arrivo di un’opera, ma piuttosto il punto di partenza. Lasciarla andare, darle una vita propria è qualcosa che ci permette di vederla esistere all’infinito…forse nell’illusione di vivere eternamente con lei», prosegue Francesco che, nel 2017, insieme alla moglie Sveva, ha raccolto l’eredità della collezione di famiglia, circa 40 anni e 200 opere dopo il padre Paolo.
Con lo stesso spirito di “Because of Many Suns”, la Collezione Taurisano lancerà a breve un nuovo premio per sostenere la ricerca e la carriera di un giovane autore. Il destinatario di questo nuovo premio sarà selezionato nella lista di artecipanti ad ArtNou, festival dedicato all’arte emergente e di base a Barcellona, e riceverà un contributo di 2mila euro, da investire nell’affitto di uno spazio studio.