In occasione delle giornate di preapertura della 59ma Biennale d’Arte di Venezia (dal 19 al 22 aprile 2022), Chanel ha riunito in Laguna i dieci vincitori della prima edizione del CHANEL Next Prize. Il riconoscimento, anch’esso a cadenza biennale, è dedicato alla promozione e al supporto dei talenti emergenti della creatività provenienti da tutto il mondo e afferenti alle diverse declinazioni dell’arte, da quella visiva e performativa al teatro, dal cinema alla danza, fino al gaming.
Ognuno dei vincitori ha ricevuto 100mila euro a sostengo delle proprie attività, per un montepremi totale di 1 milione di euro. A decretare i vincitori, un comitato composto, tra gli altri, dall’attrice Tilda Swinton, – che nei giorni della preview ha visitato in particolare il Padiglione dell’Italia, presentato da Gian Maria Tosatti, a cura di Eugenio Viola – dall’architetto Sir David Adjaye e dall’artista Cao Fei. «Con la creazione del Next Prize, ampliamo la lunga tradizione dell’impegno culturale di Chanel, valorizzando le grandi idee e creando opportunità affinché una generazione di artisti emergenti possa tracciare il futuro», ha dichiarato Yana Peel, Global Head of Arts and Culture di Chanel.
A Venezia, nell’ambito del programma Next Prize, Chanel ha offerto ai vincitori l’opportunità di rafforzare le proprie relazioni e trovare ispirazione per progetti futuri. Tra le attività organizzate, una visita in anteprima della Biennale, una serie di conversazioni e incontri tra gli artisti e una cena celebrativa per onorare i vincitori e la giuria, insieme ai partner di CHANEL Culture Fund – tra cui la National Portrait Gallery, il Centre Pompidou e l’Underground Museum – e ad altre figure culturali di spicco.
Peraltro, non è la prima volta che Chanel partecipa alla settimana di apertura della Biennal. Successe per la prima volta nel 2007, con il lancio del Mobile Art Pavilion, mentre più recentemente, nel 2019, la Maison ha sostenuto il Padiglione francese, rappresentato dall’artista Laure Prouvost.
Ciascuno dei dieci vincitori riceve un sostegno finanziario di 100mila euro, nonché l’accesso a percorsi di mentorship e di networking promossi dalla Maison e volti ad accrescere l’impatto dei loro progetti pionieristici. Il Premio porta avanti quella tradizione di patrocinio artistico della Maison a cui diede inizio Gabrielle Chanel sostenendo gli artisti più all’avanguardia della sua epoca e riafferma la volontà di Mademoiselle di far parte di ciò che sarà, “de ce qui va arriver”, “of what will happen Next”.
Jung Jae-il (nato a Seoul; basato tra Seoul e Berlino) è un compositore, performer, direttore musicale e produttore che si è affermato come pioniere di un genere che fonde la musica tradizionale coreana con le sonorità degli strumenti occidentali.
Keiken (basato a Londra e Berlino) è un collettivo multidimensionale composto dalle artiste Hana Omori, Isabel Ramos e Tanya Cruz, che lavora alla fusione tra il fisico e il digitale per simulare nuove potenziali strutture e modi di esistere nel metaverso.
Lual Mayen (nato ad Aswa, nel Sud Sudan; basato a Washington) è un designer di videogiochi autodidatta che ha fatto leva sulla sua personale esperienza di rifugiato sudsudanese per creare strumenti digitali e videogiochi che, attraverso esperienze immersive, educhino il giocatore e abbiano un impatto sociale positivo.
Marlene Monteiro Freitas (nata a Capo Verde; basata a Lisbona) è una ballerina e coreografa nota per la sua presenza scenica elettrizzante e per la potenza estetica delle sue coreografie, influenzate dalla tradizione carnevalesca della sua isola natale.
Rungano Nyoni (nata a Lusaka, Zambia; basata tra Lisbona e Londra) è una regista i cui film decisamente atipici presentano ambientazioni e personaggi che raramente trovano spazio sul grande schermo e a cui instilla il suo tocco intriso di umanità, sfumature e arguzia.
Precious Okoyomon (nata a Londra; basata a New York) è un’artista e poetessa che attraverso il suo approccio multidisciplinare affronta tematiche quali il depredamento del mondo naturale, il cristianesimo, l’intimità, le idee e le esperienze di vita, la morte e il tempo.
Marie Schleef (nata a Goettingen; basata a Berlino) è una regista teatrale che, sfidando le convenzioni teatrali dominate dagli uomini, esplora e afferma un punto di vista femminile che troppo spesso manca.
Botis Seva (nato e basato a Londra) è un ballerino, coreografo e regista che si muove tra hip-hop, teatro fisico e danza contemporanea giocando con la forma, la struttura e la teatralità per reinventare il suo approccio coreografico.
Wang Bing (nato a Xi’an, nella provincia dello Shaanxi; basato in Cina) è un regista le cui opere sono sottili ritratti di chi è ai margini della società cinese contemporanea.
Eduardo Williams (nato a Buenos Aires; basato tra Parigi e Buenos Aires) è un regista e un artista che si muove liberamente tra documentario e finzione per creare film che incarnano esplorazioni sensoriali del mondo mediate dalla tecnologia della macchina da presa.
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