Proprio in questi ultimi tempi, il rapporto tra arte e nuove tecnologie si sta facendo sempre più stretto, per le necessità legate alla contingenza ma anche per le infinite possibilità creative. Ed è a questo fitto dialogo, ancora tutto da scoprire, che è dedicato il Premio Cinello Unlimited, riconoscimento ideato da Paola C. Manfredi di PCM Studio e promosso da Cinello, azienda impegnata nel settore delle tecnologie applicate alla cultura.
Fondata da Franco Losi e John Blem, Cinello è l’azienda che produce i DAW – Digital Artwork, multipli digitali di capolavori della storia dell’arte, prodotti in serie limitata, autenticati, numerati, certificati dai musei partner e protetti da un sistema brevettato di crittografia digitale. Coniugando la passione per il patrimonio artistico con un know-how tecnologico avanzatissimo, Cinello ha reso possibile un modo inedito di essere originali, dando vita a una nuova unicità connessa ai grandi capolavori.
«Come succede per tutte le rivoluzioni, occorre del tempo per far digerire il cambiamento. Ma è inevitabile. Io e John Blem (fondatori di Cinello e Save The Artistic Heritage) ci occupiamo da decenni di tecnologia, abbiamo lavorato a San Francisco e abbiamo visto da vicino come il digitale ha stravolto la vita delle persone. Oggi possiamo fare la spesa su internet, prenotare una visita specialistica, custodire ed investire il nostro denaro, scegliere una vacanza, leggere un libro, ascoltare tutta la musica disponibile al mondo, e soprattutto condividere la nostra vita privata. Chi considera il digitale un qualcosa di altro da noi forse non ha riflettuto sul fatto che ormai, tra digitale e realtà, non c’è più alcuna differenza. Era inevitabile che si trovasse una strada anche per l’arte. Spero che questa nostra iniziativa riesca a fare quello che non è stato possibile portare a termine in precedenza in maniera profittevole: aiutare concretamente il patrimonio artistico, e sostenerlo», così ci raccontava Franco Losi, in una nostra intervista, qualche mese fa.
Il premio Cinello Unlimited, che nel 2020 presenta la prima edizione, è diviso in tre categorie, i cui vincitori avranno meglio saputo interpretare l’evoluzione e le implicazioni che l’avanzamento tecnologico apporta al settore creativo e culturale. Il comitato proponente indicherà entro dicembre 2020 le candidature per ognuna delle tre categorie: Artista, per il progetto o opera più interessante costruita o divulgata in ambiente digitale nel 2020; Giornalista, per il migliore articolo di carattere divulgativo in ambito arte, cultura e innovazione digitale, scritto nel 2020 e pubblicato su piattaforma digitale (website, app, canali social); Progetto, per la migliore campagna o progetto digitale in ambito arte e cultura. Ai vincitori delle tre categorie sarà assegnato un riconoscimento in denaro pari a 2.500 euro.
La giuria, selezionata tra massimi professionisti del settore digital e cultura, sarà presieduta da Franco Losi e composta da Francesca Bortolotto Possati, imprenditrice; Elio, musicista; Paola C. Manfredi, PCM Studio; Paola Manfrin, direttore creativo; Walter Mariotti, direttore editoriale Domus; Pasquale Junior Natuzzi, imprenditore; Ottavio Nava, CEO We Are Social; Clarice Pecori Giraldi, Art Advisor; Lorenzo Perini Natali, collezionista; Gea Politi e Cristiano Seganfreddo, editori. Il Premio si avvale anche di un Comitato d’onore, con una funzione di indirizzo, presieduto da John Blem e composto da Sabina Belli, CEO Pomellato; Mario Cristiani, gallerista; Umberta Gnutti Beretta, imprenditore; Eliano Lodesani, Presidente Intesa Sanpaolo Agents4you; Sara Sozzani Maino, Vogue Italia & Vogue Talents.
La cerimonia di premiazione si terrà a Milano, nel mese di febbraio. Nella serata finale sarà assegnato a cura dell’associazione Save the artistic heritage anche un premio di studio a uno studente universitario selezionato.
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