Annunciati i vincitori del Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee 2021. Nella sezione âArte emergenteâ, è Ludovica Anversa (Milano, 1996) con il lavoro Dove lasciare i miei occhi (2021). Alessandro Sambini (Rovigo, 1982) è invece il vincitore della sezione âFotografia contemporaneaâ del Premio Fabbri con il lavoro Leroy Merlin, Human Image Recognition, #001 (2021). La cerimonia di premiazione si è svolta il 27 novembre 2021, nella suggestiva cornice di Villa Brandolini a Pieve di Soligo, in provincia di Treviso. Curata da Carlo Sala, la manifestazione, giunta alla decima edizione, è promossa dalla Fondazione Francesco Fabbri in collaborazione con la cittĂ di Pieve di Soligo, con il sostegno della Regione del Veneto.
La composizione delle Giurie del Premio ha potuto annoverare autorevoli critici e curatori: per la sezione âArte Emergenteâ Lorenzo Balbi, Rossella Farinotti, Antonio Grulli, Stefano Raimondi; per la sezione âFotografia contemporaneaâ Daniele De Luigi, Francesca Lazzarini, Giangavino Pazzola e Valentina Tanni, con la partecipazione ad entrambe di Carlo Sala.
Il dipinto di Anversa è ÂŤUna meditazione sullo statuto stesso delle immagini, che nel suo caso appaiono come volutamente incerte e sfuggevoli. Lâelemento figurativo che appare nella tela è giocato su una serie di dicotomie che lo rendono al tempo stesso domestico e inquietante, organico e freddo, presente e assente generando un colloquio profondo con lâimmagineÂť, si legge nelle motivazioni.
Per realizzare Leroy Merlin, Sambini ÂŤHa analizzato varie porzioni di unâimmagine pubblicitaria preesistente ricalcando il modo di agire di un algoritmo di Image Recognition. Sulla superficie della fotografia sono scritti a mano i vari risultati delle esegesi condotte che appaiono come il frutto della memoria visiva dellâartista che si è stratificata negli anniÂť, ha spiegato la giuria.
I vincitori hanno ricevuto un premio acquisto di 5mila euro e i loro lavori sono entrati a far parte della collezione della Fondazione Francesco Fabbri Onlus, che li custodirĂ a Casa Fabbri, il centro residenziale teatro di numerosi eventi. I lavori finalisti rimarranno esposti fino al 16 dicembre nella mostra collettiva di Villa Brandolini.
Attribuite anche alcune menzioni: nella sezione âArte emergenteâ la prima è andata a Giulia Maiorano (Milano, 1991) per il lavoro CASTELLI IN ARIA (2020), unâinstallazione composta da una serie di elementi in ceramica. Davide Serpetti (LâAquila, 1990) si aggiudica la seconda menzione per lâopera Singer in the rye (2020). Il dipinto raffigura lâattore e cantante Donald McKinley Glover â noto anche con lo pseudonimo di Childish Gambino â uno dei personaggi del âpantheonâ contemporaneo di cui lâimmaginario dellâautore si nutre quotidianamente. Serpetti ha tratto e rielaborato il frame di un videoclip musicale utilizzando cosĂŹ la cultura di massa americana come un pretesto visivo per esprimere sensazioni e stati emotivi. Infine, lâultima menzione della sezione va al collettivo Vaste Programme per lâinstallazione Gänzlich Unerreichbar del 2021 che riflette sullâintelligenza artificiale e i processi di machine learning.. Il loro video presenta dei tratti misteriosi e incomprensibili dove lâunica forma che si disvela è quella del volto di un Sileno, richiamando cosĂŹ al pensiero del filosofo tedesco Friedrich Wilhelm Nietzsche quando sosteneva che per comprendere la scienza occorre invocare anche una dimensione dionisiaca e slegata dalla logica.
La prima menzione della giuria nella sezione âFotografia Contemporaneaâ è andata a Cecilia Del Gatto (Fermo, 1995) per Umi Hotaru (2021). Lâopera è stata realizzata utilizzando la bioluminescenza delle lucciole marine (adottata in tempo di guerra dallâesercito giapponese) per imprimere nel foglio il testo della lettera di un soldato dal fronte che riflette sui temi della vita. Lâopera Il cielo stellato, soggetti ricostruiti (2021) di Caterina Erica Shanta (Landstuhl, 1986) si è aggiudicata la seconda menzione della sezione âFotografia Contemporaneaâ. Lâautrice ha realizzato il lavoro attraverso la tecnica della fotogrammetria fondendo le varie immagini realizzate dai partecipanti alla festa della Madonna della Bruna di Matera.
Lâultima menzione della giuria va a Carlo Zanni (La Spezia, 1975), un autore che da anni si interroga sulla relazione tra uomo e tecnologie digitali, per il lavoro Free Shipping, Free Return (Caterina) del 2021. Lâimmagine esposta è il frutto di un filtro di Instagram che sovrappone al volto, sotto forma di tatuaggi, delle frasi tratte dalle pagine di check-out dove si conclude il processo di vendita dei negozi virtuali.
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