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Nove progetti per immaginare il mondo che verrà. Che speriamo possa mettere al centro le tematiche affrontate dai progetti vincitori di IED Roma Design Awards: attento alla sostenibilità, ai movimenti culturali urbani, alle cause umanitarie. L’evento inaugurale dell’anno accademico di IED Roma quest’anno è stato ospitato da Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema dedicata alle giovani generazioni, di cui vi abbiamo parlato qui.
Il 18 ottobre, sul palco dell’Auditorium della Conciliazione, sono stati presentati e premiati i nove progetti più innovativi sviluppati dai giovani designer della sede romana dell’Istituto europeo di design, su 24 tesi finaliste. Ospiti d’eccezione l’attrice e conduttrice radiofonica Paola Minaccioni e la fumettista e illustratrice Zuzu.
Tra i progetti premiati il cortometraggio “Dante”, sviluppato da Lorenzo Amendola, Kiyoshi Annunziata, Susanna Bartolelli, Federico Borghesani, Lorenzo Foti, Emanuele Meloni, Flaminia Pennetta, Jelena Pistolovic, Eduardo Rizzo, Edoardo Taddei, Riccardo Zannoni, che si è aggiudicato la menzione speciale di Alice nella Città. Un omaggio agli scenografi e a uno dei massimi rappresentanti, Dante Ferretti, sviluppato insieme a Cinecittà Si Mostra.
Il fashion film “The Leisure”, di Clara Ninno, invece ha vinto il premio miglior tesi nella categoria Performing Arts. Una metafora che usa la prospettiva per promuovere la ricchezza che risiede nella diversità. Il cortometraggio è stato sviluppato per Contemporary Cluster, lo spazio dedicato al contemporaneo con sede a Palazzo Brancaccio. Il lavoro realizzato insieme al collettivo artistico vince anche un secondo premio, quello della categoria Design, grazie a “Frammenti”, installazioni destinate alle tre facciate principali dello storico palazzo, firmate da Chiara Coghi, Sara Costanzo e Ambra De Matteis.
“La Furia di Sekhmet”, graphic novel di Marta Stabile, che esplora la dualità della dea egizia legata a pandemie e guarigioni, vince il premio come miglior tesi nella categoria Visual Arts. Il lavoro, sviluppato insieme ai Musei Vaticani, è ispirato al “Progetto Sekhmet”, lavoro espositivo dedicato alla temutissima dea che vede come capofila il Museo Gregoriano Egizio di Roma.
Il progetto “Emergency: programma Italia”, è una raccolta corale di materiali grafici e pubblicitari, video e audio documentari, paesaggi sonori, spot radiofonici e reportage. Vincitore del miglior progetto interdisciplinare, assegnato ai 20 studenti (Dania Alivernini, Matteo Arnesano, Manuela Bianco, Mia Bocci, Leonardo Casciani, Giulia Aurora Cavo, Alberto Cefalo, Matteo Comite, Luigi De Lachenal, Martina Denaro, Lorenzo Di Donna, Chiara Fortunati, Giulia Grillo, Beatrice Manna, Lucrezia Marcelli, Laura Marzovillo, Gianmarco Mastroianni e Teresa Monoriti) che hanno attraversato l’Italia per testimoniare il lavoro di Emergency sul diritto alla cura, dando voce a racconti che ci sembrano provenire da lontano, ma che invece sono storie del nostro Paese.
Due premi alla sostenibilità: “Amala”, campagna pubblicitaria in partnership con AMA per sensibilizzare i cittadini verso un corretto smaltimento dei rifiuti, è invece la miglior tesi per la categoria Comunicazione. Attraverso una metafora distopica che ha l’obiettivo di mostrare la Roma del futuro, in cui perfino le statue si ammalano di rifiuti, il lavoro delle studentesse Giulia Calò, Martina D’Ortenzi, Sophie Lalia Morra, Sara Lamparelli, Ilaria Vasari punta sulla collaborazione reciproca mossa dall’amore per la propria città.
Il lavoro svolto dagli studenti Francesco Giunta, Giacomo Rossi, Alex Torcolacci insieme a Enel X, vince il premio IED come miglior tesi per la categoria Progetti speciali. “Little pro” è un set di prodotti analogici che sfruttano l’energia elettrica pubblica per proiettare un’immagine sul pavimento dei marciapiedi e sui muri cittadini. “Bodyparts”, capsule collection indaga il corpo e il suo modificarsi con il tempo. Ideata da Gianluca Zumbolo, è la miglior tesi per la categoria Moda. Il lavoro del designer è un omaggio alla bellezza che cambia e a quella che risiede nelle imperfezioni.
Infine, l’app della designer Francesca Prencipe che ci solleva dall’ansia da parcheggio è la miglior tesi della categoria Master. “Parkli”, si basa su una propria community per proporre all’utente una lista di iscritti che termineranno la loro sosta sulle strisce blu in prossimità di un luogo e di un orario specifico, individuando così una nuova modalità per facilitare la ricerca del parcheggio.