Svelati i nomi dei vincitori della prima edizione del Premio Piero Siena Preis, promosso dall’Ufficio Cultura della Ripartizione Cultura Italiana – Provincia Autonoma di Bolzano e dedicato alla valorizzazione delle artiste e degli artisti operanti sul territorio altoatesino sostenuti dall’Ufficio Cultura nel corso degli ultimi 25 anni. Il primo premio va all’artista Nicolò Degiorgis la cui opera, Mare Vostrum, entrerà a far parte della collezione permanente del MAXXI – Museo per le arti del XXI secolo a Roma. Si aggiudicano, rispettivamente il secondo e il terzo premio, Silvia Hell, con la scultura Voci di Corridoio, e Claudia Corrent, con la serie di fotografie Neanche il futuro purtroppo è più quello di una volta. Le loro opere saranno incluse nella collezione permanente di Museion – Museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano. Premiato con una menzione speciale anche l’artista Egeon.
Ideato nel difficile periodo della pandemia, il Premio Piero Siena Preis intende offrire nuove e concrete opportunità alle artiste e agli artisti del territorio altoatesino, valorizzandone la spinta creativa. Puntando a qualificarsi come best practice anche per altre realtà regionali, peculiarità del Premio è il dialogo operativo tra i musei, il MAXXI a Roma, e Museion, a Bolzano.
Una Commissione composta dalla storica dell’arte Paola Bassetti, da Frida Carazzato, assistente curatoriale di Museion, e dalla critica e curatrice Paola Tognon ha esaminato il lavoro di oltre 130 artiste e artisti attivi o provenienti dal territorio dell’Alto Adige. La Commissione ha quindi individuato una rosa di 11 nomi comprendenti talenti di diverse generazioni: Stefano Bernardi (1970), Carla Cardinaletti (1971), Mario Dall’Aglio (1927-2016), Daniela Chinellato (1950), Claudia Corrent (1980), Nicolò Degiorgis (1985), Laura Delpero (1975), Egeon (1990), Bruno Faidutti (1955-2014), Silvia Hell (1983), Rina Riva (1922-2009).
«Grazie a questo Premio abbiamo non solo modo di rafforzare la scena artistica locale, ma anche di intensificare la collaborazione fra istituzioni come il MAXXI e Museion», ha commentato Bart van der Heide, direttore di Museion. «Queste relazioni sono importanti per far crescere la consapevolezza del valore della comunità artistica altoatesina a livello nazionale e internazionale. Come Museion siamo felici di poter investire nel progetto e di arricchire il patrimonio culturale con queste acquisizioni». Le opere saranno presentate in occasione di due momenti espositivi dedicati, il primo a Bolzano, dal 10 al 30 maggio, presso il Centro Trevi – Trevilab, il secondo a Roma. Il 30 settembre 2022 è in programma la presentazione ufficiale dei vincitori e delle opere presso la sede del MAXXI a Roma.
Composta da Bartolomeo Pietromarchi, direttore MAXXI Arte, Bart van der Heide e Paola Tognon, la giuria del Premio Piero Siena Preis ha scelto i vincitori guardando non solo al presente ma anche al futuro e alle sue potenzialità, hanno spiegato dall’organizzazione.
Attribuendo il primo premio a Nicolò Degiorgis la Giuria ha proposto l’ingresso di Mare Vostrum (2017) nella collezione del MAXXI. Della serie Blue as Gold, l’opera è parte di un progetto a lungo termine sulla crisi migratoria in Europa e sulle difficoltà dell’Unione Europea nel condividere valori e politiche comuni e comunitarie. «L’opera – sottolinea la Giuria – rappresenta la pratica dell’artista, focalizzata su progetti e ricerche basati su temi di attualità che attraversano la sua vita, come l’idea dell’altro e la reinterpretazione della distanza dal sé, il confronto con l’appartenenza culturale, il confine e le nuove comunità. Il lavoro di Degiorgis compone così un’importante geografia emozionale la cui formalizzazione, per immagini e capitoli che spesso diventano libri, riflette sul complesso ruolo dei linguaggi visuali».
Il secondo premio va a Silvia Hell con l’ingresso della scultura Voci di Corridoio (2018) nella collezione di Museion. Parte della serie Volumes, Voci di Corridoio è realizzata al tornio da una barra in ottone: la pienezza della forma è trapassata da parte a parte, in diverse direzioni, da fori. La scultura ricorda un flauto, anche se non è pensata per essere suonata, ma per restituire l’immagine di un rumore che sta avvenendo intorno a noi. Per la Giuria, «Voci di Corridoio rappresenta la pratica dell’artista giocata tra volumi e immagini e basata sull’incrocio tra i diversi linguaggi che convivono nell’interpretazione del mondo. La ricerca di Hell, estrema e rigorosa, concepisce forme e visioni che sintetizzano le contraddizioni tra teorie e sperimentazioni, previsioni e verifiche, accadimenti e memorie…».
Il terzo Premio va a Claudia Corrent, con l’ingresso delle opere #01, #02, #0,3 #04 Neanche il futuro purtroppo è più quello di una volta (2020) nella Collezione di Museion. Le immagini sono parte di un progetto più ampio che cerca di rappresentare lo scorrere del tempo e la sua ciclicità. «Attenta al significato e alla storia della fotografia – si legge nella valutazione – la sperimentazione dell’artista intercetta il fluire del tempo e delle emozioni mediante inattesi processi di trasformazione ottenuti con la manipolazione delle immagini. I risultati di ciò proseguono nella nostra visione, tra immaginazione personale e ricordi comuni, confermando la fugacità di cui l’artista si appropria e che ci restituisce carica di nuovi significati».
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