Alice Anderson, Hicham Berrada, Kapwani Kiwanga ed Enrique Ramirez sono gli artisti in lizza per il Prix Marcel Duchamp 2020, arrivato alla ventesima edizione. Resi noti da Gilles Fuchs, presidente dell’ADIAF – Association pour la diffusion internationale de l’art Français, gli artisti saranno invitati dal 6 ottobre 2020 al Centre Pompidou a presentare il loro progetto artistico in una collettiva curata da Sophie Duplaix. L’ADIAF riunisce 400 collezionisti e meceni d’Arte Contemporanea che sostengono così artisti francesi o residenti in Francia che lavorino nell’Arte Visiva.
Il 19 ottobre una giuria internazionale assegnerà il premio di 35mila euro al vincitore di uno dei più importanti riconoscimenti nel panorama dell’arte contemporanea. Tra i vincitori delle scorse edizioni ricordiamo Clément Cogitore nel 2018, Eric Baudelaire nel 2019, Thomas Hirschhorn nel 2000, Dominique Gonzalez-Foerster nel 2002 e Tatiana Trouvé nel 2007.
Hicham Berrada, nato nel 1986 a Casablanc, attualmente vive e lavora a Parigi ed è rappresentato dalla galleria parigina Kamel Mennour, dalla berlinese Wentrup, e dal CulturesInterface di Casablanca. Il suo lavoro unisce poesia, arte e scienza, sia nella resa del progetto che nel processo di creazione artistica. Berrada è il secondo artista contemporaneo al quale il Louvre-Lens ha dedicato una mostra personale che si è conclusa qualche mese fa.
Kapwani Kiwanga, nata nel 1978 in Canada, vive e lavora a Parigi ed è rappresentata dalla galleria Jérôme Poggi di Parigi, dalla Goodman di Johannesburg e dalla berlinese Tanja Wagner. I suoi progetti artistici mettono in discussione le dinamiche delle credenze e delle culture e si situano tra antropologia e scienze sociali.
Enrique Ramirez, nato nel 1979 a Santiago del Cile, vive e lavora in Francia ed è rappresentato dalla parigina Michel Rein e dalla cilena Die Ecke. Ramirez lavora con video e fotografia per creare delle installazioni che narrano storie tra immigrazione e memoria.
Alice Anderson, nata nel 1972 ad Alfortville, vive e lavora tra Parigi e Londra. È rappresentata dalla galleria Valérie Bach – La Patinoire Royale di Bruxelles e dalla Waddington Custot di Londra. I suoi lavori si strutturano intorno alla performance attraverso sculture, dipinti e disegni per parlarci del sacro tra pratiche ancestrali e digitali.
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