Andreas Zampella, Laurel Hauge ed Edson Luli sono i vincitori della seconda edizione del Premio Internazionale Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti. La cerimonia si è svolta l’11 settembre, nei suggestivi spazi della Sala Conferenze Mons. Luigi Di Liegro di Palazzo Valentini, a Roma. Dedicato alla ricerca artistica di autori under 35, il premio è promosso da promosso da A-HEAD Project – Angelo Azzurro ONLUS ed è dedicato alla memoria di Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti, due figure determinanti nello sviluppo della connessione tra la ONLUS dedicata alla lotta contro lo stigma dei disturbi mentali e il settore dell’arte, portando alla nascita del progetto A-HEAD.
Istituito nel 2017 per volere della famiglia Calapai, il progetto A-HEAD punta a sviluppare un percorso conoscitivo delle malattie mentali attraverso l’arte, sostenendo in maniera attiva la creatività contemporanea attraverso un programma di laboratori che da anni l’associazione svolge accanto alle attività di psicoterapia più tradizionali. Lo scopo globale del progetto è quello di aiutare i giovani che hanno attraversato un periodo di difficoltà a reintegrarsi a pieno nella società, attraverso lo sviluppo di nuove capacità lavorative e creative.
«Il progetto A-HEAD, curato da Piero Gagliardi fino al 2022, sin dall’inizio ha voluto portare l’arte contemporanea nel complesso mondo della psichiatria e della salute mentale, divenendo uno dei fiori all’occhiello della Onlus Angelo Azzurro. Ci siamo imposti di essere promotori di giovani artisti che necessitano di una spinta in più per provare ad emergere nel difficile mondo dell’arte contemporanea», ha affermato la Presidente di Angelo Azzurro Onlus, Stefania Calapai.
Il premio gode anche del patrocinio di Città Metropolitana di Roma Capitale. «Abbiamo accolto con estremo interesse il secondo Premio Internazionale Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti promosso da A-HEAD Project – Angelo Azzurro ONLUS, che promuove la cultura e sostiene giovani talenti nell’ottica del sociale», ha dichiarato Tiziana Biolghini, Consigliera Delegata alla Cultura e alle Pari Opportunità della Città Metropolitana di Roma. «Questa seconda edizione del Premio è stata l’occasione per lanciare il nuovo progetto A-HEAD Project, che sostiene i giovani talenti nell’arte contemporanea. Saremo al fianco di questa ONLUS che aiuta le persone in difficoltà e si impegna a combattere lo stigma, piaga che deve essere debellata per costruire una società libera da ogni preconcetto».
La Giuria del Premio era composta da Lorenzo Benedetti, Curatore e Storico dell’arte, Giuseppe Capparelli, Curatore e Storico dell’arte, Mario De Candia, Giornalista e Curatore, Fabio De Chirico, Direttore Servizio II Arte contemporanea DGCC – Direzione Generale Creatività Contemporanea del MIC – Ministero della Cultura, Francesco Nucci, Presidente Fondazione VOLUME!, Simona Spinella, Curatrice e Storica dell’arte, e dagli artisti Luca Centola, Gianfranco Grosso, Davide Sebastian, Delphine Valli.
Durante la cerimonia, moderata da Alessio Morganti e Roberta Melasecca, sono stati consegnati i premi, consistenti in un riconoscimento in denaro, in una pubblicazione A-HEAD edizioni, dedicata al lavoro del vincitore e curata da Lorenzo Benedetti, e un’opera in forma di omaggio realizzata dall’artista Leandro Lottici. Nello specifico, il Premio Giovan Battista Calapai è stato assegnato a Andreas Zampella, la Menzione Speciale Theodora van Mierlo Benedetti è stata conferita a Laurel Hauge, mentre a Edson Luli è stato attribuito il Premio Piero Gagliardi.
Andreas Zampella, dopo il diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, si trasferisce a Milano, dove tutt’oggi vive e lavora. Tra le sue ultime mostre: Dove nascono gli uccelli, galleria Naschira, Milano, 2023; Passaggio al buio, Quotidiana, Portfolio, Quadriennale, Palazzo Braschi, 2023; Piano d’ascolto, Galleria Andrea Festa Fine Art, Roma, 2021. Le sue opere si collocano sulla soglia di un precario equilibrio, mirando allo svelamento dei processi performativi della materia e ammettendo in sé gli elementi dell’imprevedibile e dell’inatteso. La pittura è, per l’artista, scenografia delle azioni e delle non azioni, metafora di chi la osserva, specchio surreale della contemporaneità.
Laurel Hauge, nata a Phoenix, Arizona, vive e lavora a Chicago, Illinois. Diplomata all’University of Illinois di Chicago e in Fine Arts e Fotografia al Columbia College Chicago. Tra le principali mostre: I think about / all the things I could reach / before you, North Pole Exhibitions, Chicago e All These Things, Bow Truss – Pilsen, Chicago. L’obiettivo principale della pratica artistica di Hauge è stato il lavoro in particolare nelle arti, il processo decisionale intrinseco e le azioni che lo definiscono. Le opere che realizza concentrandosi su questo argomento derivano anche dalle sue esperienze professionali come assistente di diversi artisti.
Edson Luli, nato a Scutari, in Albania, vive e lavora a Milano: il suo lavoro si concentra sulla complessa interazione tra ontologia ed epistemologia. La pratica di Luli esplora la relazione tra osservatore e osservato, interrogando i modi in cui le nostre percezioni ed esperienze sono modellate dal linguaggio e dalla cultura. Quest’anno, nel 2023 ha vinto il Premio Exibart e tra le ultime esposizioni: A Glimpse in to the Future, Galleria Prometeo Ida Pisani, Milano, 2023; Suspended Verges, Galleria Ubicua, Londra, 2023; War is sweet to those who have never experienced it, Fondazione MACC, Calasetta.
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