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1402 candidature provenienti da 46 Paesi diversi, 80 opere finaliste e tre sezioni: il Premio Combat, il concorso internazionale d’arte contemporanea organizzato dall’Associazione culturale Blob Art, torna per la sua undicesima edizione e, in collaborazione con il Comune di Livorno e con il sostegno della Fondazione Livorno e della Casa editrice Sillabe, apre le porte di tre sedi espositive d’eccezione. La mostra delle opere finaliste, in apertura il 10 ottobre, si snoderà negli spazi dei Granai di Villa Mimbelli, del SAC – Spazio Arte Contemporanea e del Museo Giovanni Fattori, che ospiteranno, rispettivamente, le sezioni Pittura, Scultura, Installazione e Video e Fotografia e Disegno, quest’ultima una new entry dell’edizione 2020 del Premio Combat.
Ma le novità non sono finite: ai consueti premi in denaro per ognuna delle cinque sezioni in concorso, si aggiunge il nuovo riconoscimento offerto dall’Associazione Blob Art, che consentirà al vincitore di esporre le proprie opere in una mostra personale nel 2021 al SAC, insieme a una pubblicazione editoriale dedicata. Si consolidano inoltre il progetto ART TRACKER, che inserirà tre finalisti under 35 nella programmazione della Lucca Art Fair 2021 con un progetto curatoriale inedito, e il premio POLIART, promosso dall’omonima azienda leader nella lavorazione del polistirene espanso, che sosterrà l’artista vincitore nella produzione di una sua opera scultorea o installativa. I vincitori, selezionati da una giuria composta da Kiki Mazzucchelli, Lorenzo Balbi, Francesca Baboni, Andrea Bruciati, Stefano Taddei e dal collettivo curatoriale Campobase, saranno premiati il 31 ottobre 2020, nel corso di una cerimonia al Museo Fattori.
Insomma, nonostante le difficoltà di un 2020 decisamente complicato, il Premio Combat non demorde e ha scelto la strada della continuità, per documentare lo stato dell’arte contemporanea senza limiti d’età o vincoli di temi e di linguaggi. Come dimostrato anche da Gran Rétorno, opera video presentata fuori concorso da Regina José Galindo, che rappresenta una marcia militare all’indietro tra le vie di varie città del Guatemala, simbolo di resistenza e di voglia di vivere e immaginare, simbolo dello stesso Combat 2020.
I finalisti del Premio Combat 2020
Ecco tutti i finalisti, che vedremo nelle tre mostre.
Sezione Pittura: Afra17, Nicolò Bruno, Gian Marco Capraro, Francesco Casati, Giulia Coda, Oscar Isaias Contreras Rojas, Leonardo Dalla Torre, Jingge Dong, Noemi Durighello, Greta Maria Gerosa, Cesare Giuffredi, Tommaso Giusti, Arvin Golrokh, Heikedine Günter, Mirjam Hinn, Ashleigh Holmes, Kazuhiro Kita, Luca Migliorino, Luisa Me, Marco Mastropieri, Elena Monzo, Francis Offman, Silvia Paci, Laura Pedizzi, Nazzarena Poli Maramotti, Eleonora Rinaldi, Gregorio Samsa, Ersilia Sarrecchia, Davide Serpetti, Alina Vergnano.
Sezione Disegno: Matthew Attard, Veronica Azzinari, Giulia Dall’olio, Elena Latini, Stefano Lepori, Pierpaolo Miccolis, Stefan Milosavljevic, Giuliana Tommasin, Angela Viola, David Von Bassewitz.
Sezione Fotografia: Pauline Batista, Petros Chrisostomou, Alessandro Costanzo, Giulia Dari, Cesare Di Liborio, Greta di Lorenzo, Federica Coseschi, Brigitte Gaggl, Brendon Kahn, Pia Kintrup, Pietro Mancini, Gabriele Milani, Rachele Montoro, Jacopo Noera, Alicia Paz, Lia Ronchi, Roberta Segata, Thilo Seidel, Ivan Terranova, Cristiano Volk.
Sezione Scultura/Installazione: Riccardo Bellelli, Erika Giacalone, Giulio Locatelli, Giulia Maiorano, Lucas Memmola, Paolo Bufalini, Paolo Peroni, Andreas Senoner, Agnese Spolverini, Ricardo Aleodor Venturi.
Sezione Video: Elena Arzuffi, Giovanni Chiamenti, Margherita Citi, Iocose, Mahnaz Khanpour Motazedi, Leoni Mastrangelo, Christina Maj Lundqvist, Aronne Pleuteri, Valentino Russo.