1190 candidature provenienti da 20 Paesi diversi e 60 finalisti per due categorie: numeri importanti per il Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee, che ha annunciato tutti i premi e le menzioni speciali dell’edizione 2020 e l’apertura della mostra collettiva, curata da Carlo Sala e visitabile in presenza, fino al 26 febbraio, nella suggestiva cornice di Villa Brandolini a Pieve di Soligo. Due i vincitori: Valentina Furian, nella sezione Arte Emergente, dedicata agli artisti under 35 e senza limiti di tecnica, e Paolo Ciregia, nella sezione specificamente incentrata sulla Fotografia Contemporanea, in continuità con l’attività di Fondazione Francesco Fabbri che, oltre al premio, promuove anche il “Festival F4 / un’idea di Fotografia” e il Master in Photography dell’Università IUAV di Venezia.
I vincitori hanno ricevuto un premio acquisto di 5mila euro e i loro lavori sono entrati a far parte della collezione di Fondazione Francesco Fabbri Onlus, che li custodirà presso Casa Fabbri, il centro residenziale teatro di numerosi eventi. «Lo sforzo di realizzare l’evento – anche in questo momento così difficile – vuole essere un chiaro segnale di resistenza culturale e di vicinanza al settore delle arti tanto duramente colpito, nella convinzione che la cultura sia parte delle azioni di welfare per il cittadino», spiegano dall’organizzazione che, per venire incontro alle esigenze degli artisti anche in un periodo così travagliato, ha aperto il premio gratuitamente.
A comporre le due giurie del premio, partecipazione ad entrambe di Carlo Sala, per la sezione “Arte emergente”, Lorenzo Balbi, Lucrezia Calabrò Visconti, Angel Moya Garcia e Stefano Raimondi; per la sezione “Fotografia contemporanea”, Daniele De Luigi, Francesca Lazzarini, Giangavino Pazzola e Mauro Zanchi.
Nata a Dolo, nel 1989, Valentina Furian si è aggiudicata la sezione Arte Emergente del Premio Fabbri con Drago, installazione video a doppio canale realizzata nel 2020. Nell’opera, Furian indaga il rapporto tra uomo e natura ma attraverso una narrazione scandita da gesti delicati, per lasciare emergere l’atto necessario della cura.
Nella stessa categoria, attribuite anche due menzioni speciali: a Sale e Pepe (2019), scultura astratta ed evocativa di Federico Cantale (Legnano, 1996); e a Un abbraccio (2020), installazione di Martina Melilli (Piove di Sacco, 1987) composta da una serie di cartoline inviate dagli interlocutori dell’artista, contattati durante il lockdown nel corso di 54 conversazioni via Skype.
Stalin 2, un lavoro del 2019 e riferito al dibattito sul valore simbolico dei monumenti, è valso il premio della sezione Fotografia Contemporanea a Paolo Ciregia, nato a Viareggio, nel 1987. Ciregia ha creato delle immagini dalle parvenze aniconiche, scansionando, fin nei minimi anfratti, una collezione di busti domestici ritraenti alcuni tra i più noti dittatori del XX secolo, per farne emergere metaforicamente – e visivamente – il lato oscuro.
Nella sezione fotografia, tre menzioni speciali: a Silvia Bigi (Ravenna, 1985) per l’archivio di sogni di urtümliches Bild; al collettivo Orecchie d’Asino (composto da Ornella De Carlo e Federica Porro) per il lavoro processuale intitolato Un pezzo d’acqua (2020); a Claudia Petraroli (Teramo, 1987) per il cortocircuito di brand de L’arte è il geroglifico della potenza (gennaio 2020).
Carmine e Celestina sono due "scugnizzi" che si imbarcano su una nave per l'America. La recensione del nuovo (e particolarmente…
Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…
La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…
Si intitola “Lee and LEE” e avrĂ luogo a gennaio in New Bond Street, negli spazi londinesi della casa d’aste.…
Un'artista tanto delicata nei modi, quanto sicura del proprio modo d'intendere la pittura. Floss arriva a Genova in tutte le…
10 Corso Como continua il suo focus sui creativi dell'arte, del design e della moda con "Andrea Branzi. Civilizations without…