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Romeo Castellucci, tra i registi teatrali italiani più influenti nel panorama contemporaneo internazionale, ha ricevuto un triplo riconoscimento dalla rivista tedesca Opernwelt che, ogni anno, assegna i suoi premi, considerati gli Oscar della lirica europea. Innovatore del linguaggio scenico e cofondatore della compagnia cesenate Societas, impegnato in Festival in giro per il mondo, Castellucci si dedica all’opera al ritmo di tre regie all’anno, presso le maggiori Fondazioni liriche d’Europa.
In questa occasione, Romeo Castellucci ha ricevuto ben tre premi per la sua Salome, opera di Richard Strauss, basata sull’atto unico di Oscar Wilde e allestita nel 2018 al Festival di Salisburgo, sotto direzione musicale di Franz Welser-Möst per la Wiener Philharmoniker.
Cinquanta critici musicali internazionali hanno assegnato alla Salome l’Opernwelt per “Miglior spettacolo”, decretando Romeo Castellucci come “Miglior regista” e “Miglior scenografo” della stagione 2018-19. Peraltro, il regista nato ne 1960, aveva ricevuto un altro Opernwelt nel 2017, per Jeanne d’Arc au Bûcher all’oratorio di Arthur Honegger su libretto di Paul Claudel, opera che è valsa quest’anno anche due Golden Mask, il premio più prestigioso in Russia, come “Migliore spettacolo” e per il “Migliore scenografo”.
Già Leone d’oro alla Biennale teatro nel 2013, insignito della Laurea Honoris Causa in Discipline della Musica e dello Spettacolo all’Università di Bologna nel 2015 e nominato nel 2002 Cavaliere delle Arti della Repubblica francese, Castellucci si appresta inoltre a ricevere in questi giorni l’onorificenza di membro dell’Accadémie Royale de Belgique, storica accademia scientifica e artistica della Comunità francese del Belgio, fondata nel 1772. L’investitura avverrà nel corso di una cerimonia ufficiale che si terrà sabato 5 ottobre a Bruxelles.
I prossimi impegni lirici del regista lo vedono impegnato ancora a Salisburgo nel 2020 per il Don Giovanni di Mozart-Da Ponte e nel 2021 a Parigi per L’Apres midi d’un Faune, il poema sinfonico di Debussy ispirato a Mallarmé, al Théâtre du Châtelet. Il teatro lo attende inoltre con nuove produzioni Societas alla RuhrTriennale del 2020, ad Eleusis Capitale Europea della Cultura 2021 e al Manchester International Festival nel 2022.