Alias, uno dei supplementi del Manifesto, torna a pubblicare articoli interessanti dopo qualche tempo di fitta nebbia. Sul numero del 1° aprile –si sarà trattato di un Pesce?– troviamo le interviste a Roger Ballen e a Mario Dondero per FotoGrafia, nonché una conversazione con Paolo D’Angelo in occasione della pubblicazione del suo libro dedicato a Cesare Brandi. Dalla capitale alla laguna veneziana, sul #1/2006 di Zero il buon Bonami si produce in una condivisibilissma Apologia di Lapo; ma leggetevi pure l’intervista di Maria Luisa Frisa a Raf Simons e quella dello stesso Bonami a Olafur Eliasson. Intellettualmente stimolante anche la sezione dedicata al neo-luddismo, con interventi di Régis Debray, Lorenzo Tomasin e Neil Postman.
A MiArt nessuna novità editoriale di rilievo. Ormai quasi tutte le riviste regalano fondi di magazzino e numeri obsoleti. Ma Wok, house organ della galleria civica di Gallarate, ha veramente esagerato: insomma, il primo numero risalente a giugno 2004 potevate donarlo al ricilaggio! Oppure ci sono già i feticisti?
A proposito di house organ, Napoli si sta facendo largo con chiasso. Grazie al notPaper pubblicato online dalla NotGallery, nonché al neonato About, edito dalla T293 e diretto da Marco Altavilla e Paola Guadagnino. Ne stampano uno anche al Macro e si chiama –qual guizzo di fantasia– Macro Magazine. Utile per il visitatore, se solo avesse una grafica meno caotica. E sulla stessa scia, anche il Castello di Rivara ricomincia a stampare la sua gloriosa rivista-catalogo. Ben venga se il celeberrimo Franz Paludetto riprende in grande stile la sua attività.
Intermezzo curiosità. Segnaliamo la rivista-catalogo del gruppo Temporary Services, che in Framing the Artists #1 ha cominciato a mappare Artists & Art in Film & Television. Da portarsi in videoteca.
Decine di punti interrogativi invece per Inside Italia. È al terzo anno, è un mensile gratuito, tira più copie della Stampa… Ma il #19 è il primo che si vede! Eppoi suvvia, quando si citano venti righe da un libro non si può firmare l’articolo col nome dell’autore del libro stesso: si rischia la denuncia o, almeno, una (legittima) richiesta di compenso. Infine, ma soltanto per stomaci forti, da una non meglio precisata città italiana proviene The Artist, fumetti e racconti per un pulp-magazine diretto da Ivan Manuppelli.
Tappa a Paris con una freepress bimestrale assai ben curata da Angelo Cirimele, dal metatitolo Magazine. Giunti al #33, fanno tra l’altro un lavoro simile a quello che leggete su questa pagina, recensendo e presentando altre riviste, ma proponendo anche molta fotografia e moda. (Sempre da Parigi: paragonate En ville #14 con l’omologo Urban#46: al sottoscritto pare che la minor pubblicità e i contenuti più freschi, e pure la foliazione più leggera siano maggiormente efficaci. Amici di Urban, perché non date una sbirciatina ai cugini d’oltralpe?) Intanto a Milano è sbarcata una nuova rivista dedicata all’arte, strictly meneghina, dal nome soffice di Mousse. Chi vivrà vedrà. Dal free al costosetto ($ 50), la Harvard University pubblica una rivista di grande spessore, che studia i rapporti fra antropologia ed estetica. Intitolata res, il #48 è dedicato al tema Permanent/Impermanent. Il direttore? L’ennesimo “cervello in fuga”, il romano Francesco Pellizzi. Sul fronte portafogli arrivano però anche buone notizie. Grazie al nuovo editore Eupalino, D’Ars costerà 7 € invece di 15. Niente male come manovra antinflazione!
marco enrico giacomelli
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Framing the Artists
Inside Italia
The Artist
Magazine
En ville
Urban
Mousse
Harvard University
D’Ars
pre[ss]view – scritto e diretto da marco enrico giacomelli
[exibart]
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