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pre[ss]view rotocalco #13
pre[ss]view
Torna finalmente Janus, rivista fondata da Jan Fabre. Ma in questo numero di rotocalco anche le polemiche, i femminili, i quotidiani. Ecco ad esempio Bonami che si sfoga sul Riformista. E una chicca dalla Grande Mela...
Mentre Colors Magazine apre i propri archivi a Forma, il Centro Internazionale di Fotografia di Milano, infuria la polemica tra Flash Art e Segno sull’affaire Abruzzo. Il concetto di conflitto d’interessi non fa parte del vocabolario di parecchi personaggi milanesi, ma pure romani, torinesi ecc. Andatevi a leggere botta e risposta su pubblicato su queste stesse pagine poiché personalmente siamo senza parole.
Alto gradimento invece per il ritorno di Janus, la rivista fondata da Jan Fabre. Ora sarà semestrale e diretta da Nicola Setari. Il primo numero, dedicato a Milano, è in edicola da giugno e distribuito da Silvana Editoriale. Mentre è una rivista-oggetto BAU, con un #2 in formato scatola, 150 esemplari contenti opere in A4 di 77 artisti. Il tema è il Corpo d’A(r)mata.
Nel campo dell’architettura, da Firenze si fa strada Inter-ferenze, pieghevole mensile e gratuito che si può reperire soprattutto nel capoluogo toscano o in pdf sul sito.
Dopo un numero pilota, ha esordito ancora a Firenze –ma con uno strettissimo legame con Londra– il trimestrale ArtSeen . Una rivista interamente scritta da artisti, con un alto gradiente di autoriflessione non priva di interesse. Una frontiera la cui esplorazione porterà probabilmente a risultati inaspettati. Il direttore? Gordana Bezanov, nata in Zambia, studentessa a Londra e residente a Firenze, dove fino al 2003 dirigeva la Small Art Works Arte Contemporanea. Immagini in movimento, per tornare all’architettura –ma pure all’urbanistica e al design– per la web tv Archiworld Channel.
Intanto si è assistito a grandi rivoluzioni sui femminili, con la nuova Anna e il contrattacco preventivo di Grazia. Epperò l’arte se la sono dimenticata, o quasi. Dobbiamo aspettare il nuovo prodotto del Sole-24 Ore, come si mormora con insistenza?
In zona fashion, su dvd spicca il newyorkese Fly, quadrimestrale sold out in poche settimane. In Italia lo si trova, almeno in teoria, in Corso Como a Milano. C’era da chiederselo? Disponibile anche in limited edition, chicca al quadrato. Spostandosi a ovest, da Torino sono passati gli artisti del Purple Journal, progetto francese ideato da Elein Fleiss e Olivier Zahm, che pubblica anche Purple Fashion e stampa i Purple Books. Sempre nel capoluogo piemontese è andato in scena, letteralmente, il Salone del Libro. Parata di maître à penser a corto di idee, insomma piuttosto deludente, con gli editori medi-piccoli rintanati in un angolo, la sezione riviste scomparsa e i grandi gruppi editoriali a vendere tonnellate di carta… Senza nemmeno uno sconticino. Incomprensibile! E mentre oltralpe l’esordio su carta di performArts è piuttosto deludente, nel nordest italiano Juliet #127 allegava gli atti di Tracker Art, “convegno della nuova critica d’arte italiana”. Giovani volti freschi? Allora cosa ci facevano i buoni Dehò e Brollo?!
Qualche eccellenza nostrana comunque resta, e lo conferma l’inserto Style & Design del Time, primavera 2006, dedicato all’alta moda italiana. L’ultimo sguardo è per i quotidiani, nella fattispecie il Riformista, sulle cui colonne il sabato scrive Bonami, che non esita ad esporsi. Per esempio, il 6 maggio ha dato qualche staffilata all’“anormalia” della Biennale veneziana. In molti non gli risparmiano (invidiose?) critiche, ma ce ne fossero di più di curatori italioti disposti a “sporcarsi le mani” pubblicamente…
marco enrico giacomelli
in ordine di apparizione
Colors
Flash Art
Segno
Janus
BAU
Inter-ferenze
ArtSeen
Il Sole-24 Ore
Archiworld Channel
Fly
Purple
Salone del Libro
PerformArts
Juliet
Time
Il Riformista
pre[ss]view – scritto e diretto da marco enrico giacomelli
[exibart]