In un panorama perennemente altalenante fra crisi e novità si affaccia la casa editrice nata a Busalla, nel genovese, dall’omonima associazione culturale
plug_in – laboratorio di architettura e arti multimediali. L’attività editoriale s’inserisce nella più ampia e stratificata progettualità di un trio costituito da Alessandro Lanzetta, Emanuele Piccardo e Luisa Siotto, che scruta e stimola le possibilità di dialogo tra il pensiero dei “padri” e le giovani sperimentazioni.
Le molteplici espressioni della loro ricerca, infatti, fanno capo a un programma che, partendo dall’interesse per l’architettura e per la fotografia, ne ha sviluppato le tematiche attraverso il confronto tra artisti, sociologi urbani, architetti, critici e storici dell’architettura. Un lavoro che, di volta in volta, prende la forma di mostre, workshop o dibattiti, e del web magazine “archphoto”. La rivista è stato il primo passo verso l’editoria, dichiarando la propria “
attenzione per la connessione tra le discipline che ruotano attorno all’architettura”.
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L’architettura stessa e la nostra formazione di architetti ci indicano la strada”, afferma Emanuele Piccardo, presidente di plug_in e curatore di “archphoto”, a cui abbiamo rivolto qualche domanda per capire da dove sia nata l’esigenza di proporsi come editori.
L’obiettivo non è mai stato quello di occuparsi esclusivamente dei progetti dell’associazione, quanto quello di attivare collaborazioni e “
dare spazio ai giovani e alle figure importanti della storia dell’architettura, della fotografia e dell’arte contemporanea che spesso, per l’assenza di un serio lavoro da parte dei critici, non riesce a emergere”.
Piccardo parla di libri necessari e di giovani, due classificazioni che appaiono piuttosto complesse nella loro semplicità espressiva: “Per giovani non intendiamo solo un fattore anagrafico, ma figure/autori che hanno dimostrato di avere delle capacità e hanno bisogno di essere sostenuti. La funzione del libro è sedimentare un pensiero, insinuare un dubbio, porre un problema e quindi portare il lettore a una riflessione”. Il che conduce direttamente alla sostanza della produzione libraria, una collana che prevede due tagli: saggio e monografia su temi inerenti architettura, arte o fotografia.
Al momento, oltre alla rivista online, plug_in ha all’attivo due pubblicazioni:
Soleritown, libro fotografico dedicato alla città ideale di
Paolo Soleri; e
dissertare/disertare, frutto della collaborazione con l’associazione Start e pubblicato in seguito all’omonima mostra a cura delle autrici, Gaia Cianfanelli e Caterina Iaquinta. “
Non un catalogo, ma un libro-manifesto di una modalità di fare ricerca nell’arte contemporanea che è uscito molto dopo la mostra, proprio per trasformarlo in un libro con saggi appositamente scritti”, prosegue Piccardo. Un progetto che non può disconoscere anche la valenza di catalogo che pure sviluppa, con interventi di molti critici, l’analisi – svolta con la mostra – della realtà artistica italiana legata alla produzione giovane e all’associazionismo culturale.
I prossimi programmi di plug_in “
prevedono la riedizione del numero monografico della rivista ‘Marcatre’ su ‘Utopia e/o rivoluzione’, due libri d’artista e il libro sulle ‘Lezioni di paesaggio’”, quest’ultimo legato alla serie di incontri tematici organizzati dall’associazione nel maggio scorso in una colonia montana razionalista in Liguria.
In tutto questo, una neonata casa editrice deve affrontare la difficile questione della distribuzione, per la quale plug_in ha adottato una strategia di diffusione online e una più tradizionale distribuzione in alcune interessanti librerie e bookshop su territorio nazionale. “
Tra l’altro, siamo anche a Cittadellarte a Biella, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino e prossimamente nei bookshop Skira”, conclude Piccardo. Che sia il primo importante segnale di una rinascita genovese?