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Enrico Castellani / Ulrike Mohr – Borderless Surfaces
In mostra i lavori storici di Enrico Castellani e le installazioni ambientali di Ulrike Mohr. Artisti di diverse generazioni in dialogo e a confronto, in una ambiente duale dove nero e bianco, naturale e artificiale, bidimensionale e tridimensionale, negativo e positivo si incontrano e scontrano.
Comunicato stampa
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WeGallery è lieta di annunciare "Borderless Surfaces", doppia personale di Enrico Castellani (IT, 1930) ed Ulrike Mohr (DE, 1970). Con questa mostra WeGallery presenta, per la prima volta in galleria a Berlino, Enrico Castellani e inaugura la nuova programmazione tesa a far entrare in contatto e confronto diretto generazioni diverse di artisti grazie ad una partecipazione “etica”, incentrata su un potenziale di elettività, dove la differenza generazionale si esalta e/o annulla all’interno dello spazio-tempo e si rende evidente nell’attività artistica, mentre le opere si mostrano nella loro esemplarità e singolarità. In quest’ottica WeGallery individua nei lavori storici di Castellani e nelle istallazioni della Mohr un appuntamento di rilievo per la loro qualità e chiara percezione estetica, ravvisando nel monocromo – o per meglio dire nella polarità bianco/nero – un intenso dialogo “a tu per tu”, evidenziato inoltre da una concezione peculiare dello spazio che permea l’opera di entrambi.
Alla base dell’installazione ambientale "Slicing Time" (2016) della Mohr un tronco nero lungo 12 metri prodotto attraverso un processo di carbonizzazione e ottenuto in riduzione di ossigeno per mezzo di un’apposita stufa. Per Castellani superfici pittoriche bianche e nere modellate su alti e bassi, su poli negativi e positivi, dove la luce si incanala e dove lo sguardo dello spettatore può inoltrarsi tra i movimenti della tela.
Entrambi i lavori di Castellani e della Mohr seguono una schematicità fatta di griglie. Un’armonia della superficie secondo la quale ogni estroflessione viene posizionata a formare la sua speculare introflessione; una trama di frammenti di legno che modula il caos percettivo dei “disegni spaziali” per mezzo di linee parallele. Ed è proprio lo sguardo panottico, che implica l’Altro da sé, che diventa fondamentale nella ricerca dei due artisti e nella resa unitaria della mostra Borderless Surfaces. Sguardo che apre a processi di rivalutazione, ad una percezione comune del significato estetico dell’opera. Lavori che si potrebbero espandere all’infinito: tele che senza cornice sembrerebbero non avere confini; tronchi dove i rami avrebbero la possibilità di moltiplicarsi. Un’attenzione alla praxis artigianale dell’oggetto artistico, intesa come atto fondamentalmente collettivo che possiede in sé tutte le sfaccettature etiche, politiche e sociali della realtà italiana degli anni Sessanta per Castellani; come attivatore di riflessioni legate al nostro contemporaneo, su un’evidente scia del pensiero beuysiano e con un rimando alla Natura tipico del sentire tedesco, per la Mohr.
Allo spettatore è chiesto un coinvolgimento attivo con le opere esposte, sia che venga assorbito all’interno e nell’estensione di una superficie dinamica o invece introdotto in un “camminamento” fatto di infiniti slittamenti all’interno di una struttura serrata che trasforma il dis-ordine in ordine “altro”.
Due lavori artistici e due personalità artistiche di diverse generazioni in dialogo, quindi, in una ambiente duale, dove il nero ed il bianco, il naturale e l’artificiale, il bidimensionale ed il tridimensionale, il polo negativo e quello positivo si incontrano e si scontrano in un susseguirsi di rimandi.
Con il contributo poetico di Nanni Balestrini.
WeGallery collabora con Enrico Castellani da diversi anni. Ha organizzato le mostre “Enrico Castellani / Günther Uecker” a Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna (Venezia, 2012) ed “Enrico Castellani / Günther Uecker / Tony Cragg” al MAM – Musée d’Art Moderne Saint-Etienne Métropole (2013), a cura di Davide Di Maggio e Lóránd Hegyi (direttore del Musée d’Art Moderne Saint-Etienne Métropole).
L’installazione "Slicing Time" di Ulrike Mohr è stata concepita e prodotta in occasione della collettiva “Random Walks”, curata da Eva Scharrer presso la Kunsthal 44 Moen (DK, 2016).
Il suo progetto "Wechselraum" è attualmente in mostra al Deutscher Künstlerbund Projektraum di Berlino fino al 17 Febbraio 2017.
Alla base dell’installazione ambientale "Slicing Time" (2016) della Mohr un tronco nero lungo 12 metri prodotto attraverso un processo di carbonizzazione e ottenuto in riduzione di ossigeno per mezzo di un’apposita stufa. Per Castellani superfici pittoriche bianche e nere modellate su alti e bassi, su poli negativi e positivi, dove la luce si incanala e dove lo sguardo dello spettatore può inoltrarsi tra i movimenti della tela.
Entrambi i lavori di Castellani e della Mohr seguono una schematicità fatta di griglie. Un’armonia della superficie secondo la quale ogni estroflessione viene posizionata a formare la sua speculare introflessione; una trama di frammenti di legno che modula il caos percettivo dei “disegni spaziali” per mezzo di linee parallele. Ed è proprio lo sguardo panottico, che implica l’Altro da sé, che diventa fondamentale nella ricerca dei due artisti e nella resa unitaria della mostra Borderless Surfaces. Sguardo che apre a processi di rivalutazione, ad una percezione comune del significato estetico dell’opera. Lavori che si potrebbero espandere all’infinito: tele che senza cornice sembrerebbero non avere confini; tronchi dove i rami avrebbero la possibilità di moltiplicarsi. Un’attenzione alla praxis artigianale dell’oggetto artistico, intesa come atto fondamentalmente collettivo che possiede in sé tutte le sfaccettature etiche, politiche e sociali della realtà italiana degli anni Sessanta per Castellani; come attivatore di riflessioni legate al nostro contemporaneo, su un’evidente scia del pensiero beuysiano e con un rimando alla Natura tipico del sentire tedesco, per la Mohr.
Allo spettatore è chiesto un coinvolgimento attivo con le opere esposte, sia che venga assorbito all’interno e nell’estensione di una superficie dinamica o invece introdotto in un “camminamento” fatto di infiniti slittamenti all’interno di una struttura serrata che trasforma il dis-ordine in ordine “altro”.
Due lavori artistici e due personalità artistiche di diverse generazioni in dialogo, quindi, in una ambiente duale, dove il nero ed il bianco, il naturale e l’artificiale, il bidimensionale ed il tridimensionale, il polo negativo e quello positivo si incontrano e si scontrano in un susseguirsi di rimandi.
Con il contributo poetico di Nanni Balestrini.
WeGallery collabora con Enrico Castellani da diversi anni. Ha organizzato le mostre “Enrico Castellani / Günther Uecker” a Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna (Venezia, 2012) ed “Enrico Castellani / Günther Uecker / Tony Cragg” al MAM – Musée d’Art Moderne Saint-Etienne Métropole (2013), a cura di Davide Di Maggio e Lóránd Hegyi (direttore del Musée d’Art Moderne Saint-Etienne Métropole).
L’installazione "Slicing Time" di Ulrike Mohr è stata concepita e prodotta in occasione della collettiva “Random Walks”, curata da Eva Scharrer presso la Kunsthal 44 Moen (DK, 2016).
Il suo progetto "Wechselraum" è attualmente in mostra al Deutscher Künstlerbund Projektraum di Berlino fino al 17 Febbraio 2017.
09
dicembre 2016
Enrico Castellani / Ulrike Mohr – Borderless Surfaces
Dal 09 dicembre 2016 al 04 febbraio 2017
arte contemporanea
Location
WE GALLERY
Berlin, Friedrichstrasse, 17, (Berlin)
Berlin, Friedrichstrasse, 17, (Berlin)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 11-18; sabato ore 13-18
Vernissage
9 Dicembre 2016, ore 18
Autore