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Mario Vespasiani – Mara as Muse. Storie di viaggiatori, memorie e messaggi
La mostra introduce dipinti di piccolo formato che ritraggono paesaggi e architetture, inseriti all’interno di involucri di vetro per conferire una sorta di protezione ad una visione che si scopre tridimensionale. Ciascuna opera vuole essere un’osservazione silenziosa di un panorama che non si svela immediatamente, ma che attraverso i colori e il senso di rotazione, porta a riconoscere i tratti fondamentali di luoghi che emergono dalla memoria e dal fluire del tempo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Domenica 18 dicembre alle ore 16,30 presso lo Studio Vespasiani - One Lab in Ripatransone si terrà l'inaugurazione della mostra di Mario Vespasiani "Mara as Muse - Storie di viaggiatori, memorie e messaggi" che in continuità con le precedenti serie tematiche, presenta in anteprima una selezione di opere inedite prodotte dall'artista nel 2016.
La mostra introduce dipinti di piccolo formato che ritraggono paesaggi e architetture, inseriti all'interno di involucri di vetro per conferire una sorta di protezione ad una visione che si scopre tridimensionale. Ciascuna opera vuole essere un'osservazione silenziosa di un panorama che non si svela immediatamente, ma che attraverso i colori e il senso di rotazione, porta a riconoscere i tratti fondamentali di luoghi che emergono dalla memoria e dal fluire del tempo.
Ogni paesaggio, spunta dal fondo con una immediatezza propria e con la stessa delicatezza sembra svanire nel medesimo istante. Le opere toccano un altro di grande emotività se collegate al terremoto che ha colpito di recente le popolazioni del centro italia, in quanto rispecchiano quella bellezza millenaria che resiste agli assalti esterni, dove perfino gli elementi naturali, imbiancati dalla neve o dalla polvere, svettano anche se feriti.
I cilindri di vetro alterano la visione tradizionale dell'opera bidimensionale, per offrire più punti d'osservazione, per mettere in intimità col quadro, attraverso un maggiore ascolto scatenato dagli eventi estremi: dalle situazioni imprevedibili da un lato e dalla consapevolezza di un'esistenza pienamente vissuta dall'altro.
Per tale ragione a queste opere si aggiunge la serie inedita di disegni su carta in cui è una donna la co-protagonista del viaggio a due, nella vita e nell'arte. Il racconto si svolge nelle sfumature di nero del carbonicino, dove ciascun foglio mostra la musa Mara ritratta dal vero oppure nella posa che Mario le ha chiesto di interpretare. Senza distinguere quali delle due situazioni, il punto è da farsi sulla leggerezza del tratto, sull'evanescenza delle forme che evidenziano una sensualità mai scontata, ma da scoprire in ciò che rimane accennato.
La ricerca dell'eleganza nel segno, mostra ancora una volta come la direzione intrapresa da Mario Vespasiani, sia completamente personale e per nulla condizionata dalle tendenze provocatorie e scandalose di cui l'arte contemporanea sembra non riuscire a fare a meno.
Un grande ritratto su sfondo scuro completa l'anteprima ed anche qui il richiamo a tutte le altre opere presenti nelle sale, non fa che aumentare la componente emotiva.
La mostra introduce dipinti di piccolo formato che ritraggono paesaggi e architetture, inseriti all'interno di involucri di vetro per conferire una sorta di protezione ad una visione che si scopre tridimensionale. Ciascuna opera vuole essere un'osservazione silenziosa di un panorama che non si svela immediatamente, ma che attraverso i colori e il senso di rotazione, porta a riconoscere i tratti fondamentali di luoghi che emergono dalla memoria e dal fluire del tempo.
Ogni paesaggio, spunta dal fondo con una immediatezza propria e con la stessa delicatezza sembra svanire nel medesimo istante. Le opere toccano un altro di grande emotività se collegate al terremoto che ha colpito di recente le popolazioni del centro italia, in quanto rispecchiano quella bellezza millenaria che resiste agli assalti esterni, dove perfino gli elementi naturali, imbiancati dalla neve o dalla polvere, svettano anche se feriti.
I cilindri di vetro alterano la visione tradizionale dell'opera bidimensionale, per offrire più punti d'osservazione, per mettere in intimità col quadro, attraverso un maggiore ascolto scatenato dagli eventi estremi: dalle situazioni imprevedibili da un lato e dalla consapevolezza di un'esistenza pienamente vissuta dall'altro.
Per tale ragione a queste opere si aggiunge la serie inedita di disegni su carta in cui è una donna la co-protagonista del viaggio a due, nella vita e nell'arte. Il racconto si svolge nelle sfumature di nero del carbonicino, dove ciascun foglio mostra la musa Mara ritratta dal vero oppure nella posa che Mario le ha chiesto di interpretare. Senza distinguere quali delle due situazioni, il punto è da farsi sulla leggerezza del tratto, sull'evanescenza delle forme che evidenziano una sensualità mai scontata, ma da scoprire in ciò che rimane accennato.
La ricerca dell'eleganza nel segno, mostra ancora una volta come la direzione intrapresa da Mario Vespasiani, sia completamente personale e per nulla condizionata dalle tendenze provocatorie e scandalose di cui l'arte contemporanea sembra non riuscire a fare a meno.
Un grande ritratto su sfondo scuro completa l'anteprima ed anche qui il richiamo a tutte le altre opere presenti nelle sale, non fa che aumentare la componente emotiva.
18
dicembre 2016
Mario Vespasiani – Mara as Muse. Storie di viaggiatori, memorie e messaggi
Dal 18 dicembre 2016 al 22 gennaio 2017
arte contemporanea
Location
STUDIO VESPASIANI – ONE LAB
Ripatransone, Corso Vittorio Emanuele, 34, (Ascoli Piceno)
Ripatransone, Corso Vittorio Emanuele, 34, (Ascoli Piceno)
Orario di apertura
Apertura su appuntamento
Vernissage
18 Dicembre 2016, h 16.30
Autore