35 anni di ricerca e produzione, per esplorare le diverse declinazioni del linguaggio dell’immagine in movimento. Ma anche per catalogare e organizzare una materia complessa, in continuo divenire – tra formati e supporti – con un archivio di circa 9mila opere video a disposizione del pubblico, riconosciuto di Interesse Storico Nazionale dal Ministero della Cultura. Organizzazione non profit per l’arte contemporanea con sede a Milano, fondata nel 1987, Careof celebra questa ricorrenza con una edizione speciale di “ArteVisione Focus”, sviluppata a partire da “ArteVisione”, il progetto annuale di Careof avviato nel 2011 per supportare, produrre e promuovere le ricerche più innovative nel campo dell’immagine in movimento, attraverso un workshop con esperti del settore e la produzione di un’opera video.
In questa occasione, il Focus proporrà una due giorni di attività , tra talk, panel e, ovviamente, proiezioni, con incontri con alcuni dei nomi più influenti del settore. Ospite d’eccezione sarà l’artista Hito Steyerl ma il palinsesto di incontri continuerà fino a confluire in una festa di chiusura, negli spazi della Cattedrale di Fabbrica del Vapore.
Invece, tra i prossimi progetti di Careof, dal 5 al 29 ottobre apre al pubblico “Do the words”, la mostra personale dell’artista italiana Irina Novarese, nata a Torino nel 1972 e da molti anni a Berlino: un’indagine sulle infrastrutture e sui movimenti metropolitani attraverso le parole.
Da sempre impegnata come artista e teorica del mezzo video, sperimentatrice delle sue implicazioni estetiche e politiche, Hito Steyerl è visiting professor e ospite d’eccezione di questa edizione di “ArteVisione”. Venerdì, 30 settembre, alle ore 21:30, da Anteo Palazzo del Cinema, l’artista tedesca, nata a Monaco nel 1966, sarà protagonista di un talk con German Duarte. A seguire saranno proiettate le opere “November” (2004) e “Lovely Andrea” (2007), nelle quali l’artista, che tra le altre cose ha rappresentato il Padiglione della Germania alla Biennale d’Arte di Venezia del 2015, propone una riflessione sulla produzione e sulla circolazione delle immagini nei moti rivoluzionari del Kurdistan e nell’industria del bondage in Giappone.
Il 30 settembre e il primo ottobre, presso la Cattedrale di Fabbrica del Vapore, i panel proporranno una serie di approfondimenti sullo stato dell’immagine in movimento, tra cinema e arti visive, spaziando tra formazione, produzione ed esposizione. Gli interventi di oggi verteranno sull’educazione con formale: in mattinata, un tavolo mediato da Giacomo Raffaelli, che vedrà la partecipazione di Valentino Catricalà , Benjamin Cook, Nicolas Feodoroff, Gaia Formenti; nel pomeriggio un talk sulle culture digitali, moderato da Claudia D’Alonzo e con Kevin B. Lee, Miriam de Rosa, Andrea Masu, Valentina Tanni.
Il primo ottobre, alle ore 11, Lucia Aspesi, curatrice al Pirelli HangarBicocca, modera “Moving’ the Image”, un approfondimento sulle dinamiche di fruizione e accessibilità della produzione di immagini in movimento nella loro complessità e diversità crescente. Tra i partecipanti: Erika Balsom, King’s College London, Enrico Camporesi, Dipartimento di Film, Centre Pompidou, Carolina Ciuti, LOOP Barcellona e direttrice di exibart.es, Bianca Stoppani, Fondazione In Between Art Film, Italia.
Alle 14:30, un momento di confronto pubblico sul modello di contratto per la commissione di opere video, redatto dall’Avv. Alessandra Donati (ADVANT Nctm, Università degli Studi di Milano-Bicocca) in collaborazione con AWI – Art Workers Italia.
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