02 dicembre 2024

A Cartography of Genocide: Gaza vista da Forensic Architecture

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Utilizzando dati open source e testimonianze, Forensic Architecture, gruppo finalista al Turner Prize, ha creato una mappa interattiva del conflitto a Gaza, per documentare lo stato della distruzione

Il gruppo di ricerca Forensic Architecture, già finalista del prestigioso Turner Prize nel 2018, ha sviluppato una mappa interattiva intitolata A Cartography of Genocide, riferita alle azioni militari compiute dall’esercito di Israele sui 360 chilometri quadrati della Striscia di Gaza, nel periodo che va dal 7 ottobre 2023 al 19 novembre 2024. I dati usati da Forensic Architecture per stilare A Cartography of Genocide sono stati reperiti da fonti open source e da organizzazioni terze. Nella mappa sono sovrapponibili diversi indicatori, che includono le aree di evacuazione, le zone invase via terra, gli attacchi ai cordoni sanitari, le posizioni degli edifici e delle infrastrutture danneggiati e distrutti, le risorse idriche. Sono forniti anche i dettagli sulle date e gli obiettivi degli attacchi aerei. Di molti eventi sono riportati anche i link a contenuti, video e fotografie, postati sui social network.

Il conflitto a Gaza è iniziato il 7 ottobre 2023, quando i militanti di Hamas hanno attaccato Israele, provocando la morte di circa 1.200 persone e prendendo in ostaggio 251 individui. In risposta, Israele ha avviato una campagna militare di rappresaglia, durante la quale, secondo il Ministero della Salute palestinese gestito da Hamas, più di 43.400 persone sono state uccise a Gaza.  Il 14 novembre 2024, un rapporto del Comitato speciale delle Nazioni Unite ha dichiarato che le azioni militari di Israele a Gaza presentano «Caratteristiche coerenti con il genocidio». Israele, tuttavia, difende la legittimità delle proprie operazioni militari e ha più volte respinto l’accusa che queste possano configurarsi come genocidio.

Fondato nel 2010 presso la Goldsmiths University of London, Forensic Architecture è un gruppo multidisciplinare che utilizza architettura e media per indagare le violazioni dei diritti umani e i casi di violenza di Stato in tutto il mondo. Diretto dall’architetto britannico-israeliano Eyal Weizman, il collettivo collabora con organizzazioni per i diritti umani, procuratori internazionali e gruppi per la giustizia ambientale e politica, come Amnesty International e Bellingcat, un gruppo di giornalismo investigativo con sede nei Paesi Bassi. Tra i progetti più rilevanti, l’indagine sul raid di El Junquito, in Venezuela, e la mappatura delle condizioni disumane nella prigione siriana di Saydnaya.

Nel 2018 sono stati finalisti del Turner Prize, che fu poi vinto da Charlotte Prodger, mentre nel 2019, invitati alla Whitney Biennial di New York, decisero di ritirare la propria opera in segno di protesta contro Warren B. Kanders, vicepresidente del consiglio di amministrazione del Whitney Museum e CEO di Safariland, una società produttrice di armi. Recentemente, a settembre 2024, le loro opere sono state sposte a Modena, per la mostra UMWELT a cura di Marco Mancuso.

A Cartography of Genocide, la mappa sviluppata da Forensic Architecture, consente di esplorare vari livelli di informazioni geografiche e temporali legate al conflitto a Gaza. Gli utenti possono attivare e disattivare strati di dati, sovrapporli e osservare la loro evoluzione nel tempo attraverso una barra scorrevole che evidenzia, ad esempio, il limite della vegetazione arborea. Questa struttura dinamica mira a mettere in luce i collegamenti tra i diversi tipi di attacchi e il loro impatto combinato sul territorio e sulla popolazione di Gaza. Ad esempio, attivando simultaneamente il livello che rappresenta l’avanzata dell’invasione terrestre israeliana e quello relativo allo stato operativo degli ospedali nel tempo, gli utenti possono notare come, con il progredire dell’invasione, gli ospedali siano stati costretti a chiudere, evidenziando un pattern di sistematica paralisi del sistema sanitario.

Riunendo dati provenienti da fonti quali UNICEF, OpenStreetMap, UNESCO, UNOSAT e Airwars per mappare la distruzione delle infrastrutture a Gaza, il gruppo ha scoperto che sono stati attaccati il 91% dei siti culturali, con 30 siti distrutti, l’82% degli edifici governativi, l’81% delle strutture universitarie, l’80% delle istituzioni religiose e il 75% delle scuole. La mappa interattiva è stata lanciata insieme a un rapporto intitolato A Spatial Analysis of the Israeli Military’s Conduct in Gaza since October 2023, in cui Forensic Architecture ha analizzato i dati raccolti sulla condotta militare israeliana a Gaza e i risultati dei modelli tratti dalle sue mappe.

Il gruppo sta anche valutando di estendere la sua ricerca al Libano. La BBC ha recentemente riferito che nell’ultimo anno della guerra condotta da Israele contro il gruppo militante di Hezbollah, 3840 persone sono state uccise da attacchi sul territorio libanese.

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