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Nell’affascinante cornice di una delle aule dei Mercati Traianei sono state presentate, dal Sindaco di Roma Francesco Rutelli, l’assessore alle Politiche Culturali, Gianni Borgna, e il Sovrintendente ai Beni Culturali, Eugenio La Rocca, alcune prossime iniziative culturali. La più importante è l’apertura della via Biberatica dei Mercati Traianei. La strada, così chiamata nel medioevo per la presenza di tabernae destinate alla mescita di bevande (thermopolia), corre internamente al complesso traianeo dividendo il settore inferiore da quello superiore con l’evidente funzione di servizio e di raccordo verso gli antichi quartieri del Campo Marzio e della Subura.
Il progetto prevede la riqualificazione dell’intera area, concentrando l’attenzione proprio sulla via Biberatica grazie ad interventi di restauro tendenti a migliorare l’accesso al pubblico nell’area. Fatto prossoché eccezionale per l’Italia, si terrà conto anche dei disabili, con la creazione di ascensori (in parte già realizzati) che collegano i vari piani del complesso.
I lavori sono a metà percorso. Finora si è restaurata parte della via e delle tabernae annesse. Passerelle per agevolare il percorso sono state poste anche lungo la meno nota, e più nascosta, via della Torre e il Giardino delle Milizie. La sistemazione di quest’ultimo risulta fondamentale per accedere alla Torre omonima, già restaurata negli anni scorsi. Altre opere sono previste per collegare la via Biberatica con l’esterno, così da creare un percorso indipendente e gratuito, come è stato già realizzato per la via Sacra con l’apertura del tratto che collega il Foro con il Campidoglio.
Insomma a Giugno, data prevista per l’apertura al pubblico, si restituirà alla città uno spaccato della Roma antica e medioevale altrimenti noto solo agli specialisti della materia.
L’unico rammarico è la folla che invaderà quotidianamente la Biberatica come accade da mesi al Foro. Tra spintoni e ciceroni si perderà l’alone romantico e misterioso di una zona che davvero sembrava una proiezione del passato. Questa è una scelta di marketing culturale che può anche non piacere. E’ difficile sapere se così si migliora il bagaglio culturale dei cittadini; di sicuro aumenteranno gli affari per lo stato e per i privati coinvolti in questi progetti (l’accesso alla via è gratuito, non il resto dei servizi). Sarebbe meglio far pagare un biglietto, magari a costo ridotto. Creerebbe una prima selezione tra la grande massa di passeggiatori, incuranti del suolo che calpestano, e coloro che desiderano allargare le proprie conoscenze, più rispettosi dell’ambiente circostante.
Nella stessa occasione è stata anche presentata la Mostra “Viaggio attraverso i Fori Imperiali”, che si terrà il prossimo 7 febbraio alla Columbia University di New York. Il progetto (promosso e coordinato dal Consolato Italiano e dall’Istituto di Italiano e Cultura a New York) diretto dalla dott.ssa Silvana Rizzo, responsabile dello scavo del Foro, prevede l’esposizione di alcuni oggetti recuperati duranti gli scavi.
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E’ un tema interessante. Bisognerebbe decidere se è giusto dare la possibilità indistintamente a tutti di entrare nell’ARTE o di selezionare gli ingressi in modo da non rischiare una ‘commercializzazione’ ecc ecc…