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A Milano, gli studenti NABA raccontano la protesta e le sue rappresentazioni
Progetti e iniziative
di redazione
La protesta è un linguaggio dalle molte sfumature e interpretazioni. Si vede e si sente, contrappone gruppi di individui e attraversa luoghi, è riferita a specifici contesti della quotidianità e rimanda a ipotesi di futuro più o meno condivise o plausibili. Da questa posizione si sviluppa “Protest”, mostra promossa da NABA Nuova Accademia di Belle Arti che inaugurerà il 7 luglio, negli spazi di CONDOMINIO, a Milano, in via Melchiorre Gioia, 41. In esposizione, una raccolta di lavori realizzati durante l’A.A. 2021/22 dagli studenti del Master Accademico in Photography and Visual Design di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti. La mostra è curata dai docenti Luca Andreoni e Francesco Zanot, Guest Professor e Course Advisor Leader dello stesso Master.
Le strategie attraverso le quali le proteste si sono svolte ma anche le modalità nelle quali sono state rappresentate nel corso del tempo, diventate esse stesse gesto di protesta, tanto unico, individuale, in certi casi autoriale, quanto collettivo. E quindi, i temi emergenti e urgenti, le questioni politiche, ecologiche, sociali, economiche, filosofiche, sanitarie, le lotte di gruppo e personali, raccontate e ri-raccontate, come un ipertesto, dai progetti e dagli sguardi dei giovani artisti.
«Il linguaggio utilizzato dagli autori è prevalentemente quello della fotografia; il nostro immaginario della protesta è d’altra parte fondato su questo medium, attraverso cui ci arrivano da molti decenni le immagini di manifestazioni, scioperi, contestazioni, rivolte, insurrezioni. Fotografia, ma non solo. Questa mostra, protesta contro l’isolamento del linguaggio fotografico e promuove la sua commistione con qualsiasi altra disciplina dell’arte. Video, performance, installazioni, collage, interventi analogici e digitali, irrompono nello spazio espositivo. È una questione di amalgama. Moltitudine», spiegano Andreoni e Zanot.
Lo spazio espositivo è trasformato in un covo. Le pareti, il pavimento, le colonne, ogni supporto disponibile di questo nascondiglio poco sotto il livello stradale sono presi d’assalto e invasi da opere tanto provvisorie quanto necessarie.
In mostra i progetti degli studenti del Master Accademico in Photography and Visual Design di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti: Katia Azurdia, Lily-Violette Bros, Vincenzo Cannizzo, Ivana Castronovo, Erica Cesaro, Rebecca Curri, Valeria Dellisanti, Morgana De Santis, Sera Galea, Lisbet Elena González Pina, Luis David Hernandez, Dong Jingyi, Ruike Li, Phalanvita Madhyala, Ariadna Melani Matias Matias, Claudio Palma, Jiratchaya Pattarathumrong, Leslie Pepin, Sachi Ravindra Deshmukh, Irem Sevil Baskan, Beatrice Valessina, Veronica Volpe, Chen Wen-Ting e Alessia Zampano. I ventitré progetti degli studenti NABA, raccolti nella mostra “PROTEST” costituiscono altrettanti segni di contestazione. Alcuni gridati, graffianti, rabbiosi, altri sussurrati: le forme della protesta sono infinite.