A Roma, finte multe per chi fotografa i monumenti: la performance del collettivo Guard-arte

di - 8 Febbraio 2022

Qui un’opera d’arte, lĂŹ un’altra, e poi ancora e ancora, tutte in sequenza nei gigabyte dello smartphone ma nella nostra memoria cosa rimane? Dopo quella manciata di secondi dedicata a trovare la giusta prospettiva e il filtro adatto, possiamo dire di aver veramente visto l’opera d’arte? Il colpo di fulmine al primo sguardo esiste in natura e osservare per un’intera giornata la stessa immagine potrebbe non essere proprio il massimo per la sanitĂ  mentale ma la capacitĂ  di dedicare una certa attenzione – biologica, non solo meccanica, mediata da uno strumento tecnico – a qualcosa di specifico pure Ăš importante. E chi fa click e subito se ne va si becca una multa. È l’iniziativa di alcune studentesse dello IED – Istituto Europeo di Design che, nei giorni scorsi, hanno portato nelle strade di Roma – che nella pur busata definizione di “Museo a cielo aperto” occupa a giusto merito la prima pagina – una singolare iniziativa per sensibilizzare le persone a una fruizione piĂč meditata del patrimonio artistico.

Vestite in total black come bodyguard, le artiste Collettivo di Difesa Guard-arte hanno distribuito delle finte multe ai passanti intenti a fotografare i monumenti romani, dalla Chiesa degli Artisti di Piazza del Popolo a San Luigi dei Francesi, da piazza Navona a Castel Sant’Angelo, fino a Piazza San Pietro, suggerendo – con una certa veemenza quindi – di dedicare alla fruizione delle opere un tempo piĂč consono rispetto a quello di uno scatto. E «Ai sensi dell’Articolo 1 Bis Duchamp», che cita «Vietato fotografare l’opera avidamente», Ăš prevista anche una sanzione precisa: 10 minuti di attenzione per l’opera fotografata, che sono meno del quarto d’ora di notorietĂ  di Andy Warhol ma che comunque sono un buon inizio. Sulla pagina Instagram del collettivo sono pubblicati anche gli altri Articoli del codice Guard-arte, tra cui l’Articolo Cattelan, «Vietato ignorare l’opera», e l’Articolo Munch, «Vietato urlare davanti all’opera». In effetti c’ù anche la possibilitĂ  di ottenere una riduzione del 30%, quindi 7 minuti di attenzione, condividendo la foto incriminata sui social network – proprio loro, la causa e la soluzione di tutti i problemi – e taggando @guard.arte.

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