Tessitrici di destini, collettiva all'interno della rassegna 'Le Voci delle Donne (rinascita)', Sant'Omero (Te), courtesy Pubblica_Lab
Pubblica Lab, centro culturale di Sant’Omero, in provincia di Teramo, ha inaugurato il Festival Le Voci delle Donne | Rinascita lo scorso 11 aprile. Si tratta della seconda edizione di una rassegna che ha riscosso un buon successo in Abruzzo e che quest’anno ha come appuntamento espositivo centrale la mostra Tessitrici di Destini, curata da Carla Abril Maizon e inaugurata proprio nel giorno dell’apertura del Festival presso gli spazi di Pubblica Lab. Il tema attorno al quale ruota la mostra è la rinascita, parola presente nel titolo di quest’edizione del festival, intesa in diversi modi: rinascita come atto di presa di coscienza, via della resistenza e dell’autodeterminazione femminile nel mondo. La rinascita delle donne che attraverso la loro voce possono ridisegnare la propria strada, imboccarne una nuova, abbandonare quella vecchia. Una celebrazione del potere trasformativo delle donne con le opere di nove artiste invitate a riflettere sulla tematica del festival ed esprimerla tramite la propria creatività.
Un tema senza tempo, più che mai attuale in un mondo in cui si parla giustamente e continuamente della piaga della violenza di genere e di altre tematiche legate alle discriminazioni nei confronti delle donne. Tessitrici di Destini è un titolo autoesplicativo. Viene utilizzata la metafora della tessitura per allargare il focus sulla vita di tutti i giorni, le relazioni che creiamo quotidianamente e che si consolidano, si spezzano, le mettiamo in pausa salvo poi ricongiungerci con le persone che amiamo, nonostante le trame cambino e quello che si crea non rimane mai uguale nel tempo. Le opere in mostra invitano il pubblico a indagare a fondo nella propria interiorità, a cercare di reimmaginare la propria storia, i propri intrecci, memorie e visioni personali, così come le artiste si sono messe a nudo dinnanzi a noi con le loro opere d’arte. I fili si legano, si spezzano e si ricompongono, un processo che la mostra affronta mettendo in primo piano la capacità delle donne di modificare il proprio percorso tramite la propria volontà. Gesti, azioni e narrazioni che modellano un futuro che troppe donne nella storia hanno dovuto accettare sebbene imposto da altri.
L’empowerment femminile è raccontato da opere che offrono una visione su questa trasformazione storica, un cambiamento radicale non ancora del tutto compiuto ma che rappresenta certamente uno dei temi di rilievo del nostro presente. Dalla riscoperta del corpo, passando per il superamento del dolore, il tema dell’identità, fino al rapporto con la natura circostante, Tessitrici di Destini si propone di dare spazio alla creatività femminile, senza però dimenticare che il dialogo è tale quando è aperto a tutti, uomini compresi, per cercare di eliminare assieme qualsiasi strascico (purtroppo ancora molto presenti) di cultura machista e maschilista e di retaggio patriarcale. Il fatto di aver messo al centro il talento delle nove artiste donne presenti in mostra è dunque esso stesso un atto di rinascita, tentativo di abbracciare un futuro auspicabilmente inclusivo nel vero senso della parola.
La mostra è stata inaugurata venerdì 11 aprile. Le protagoniste dell’appuntamento espositivo sono le italiane Barbara Ventura, Claudia Villani, Daniela Di Lullo, Lisa Eleuteri, Paola Tassetti e Rosita D’Agrosa, la messicana Antinea Pérez, la bulgara Harita Asumani e l’albanese Fatma Ibrahimi. Il giorno successivo al vernissage si sono tenuti il Talk Queerness – Approccio Intersezionale per una Società Inclusiva, a cura di Associazione Rumore, e un interessante appuntamento su temi attuali quali ruoli di genere e comprensione del mondo Drag, dal titolo Laboratorio Drag Queen: Genere, Ruoli, Interpretazione, a cura de La Virtuosa Arcigay.
Domenica 13 aprile è stato invece il turno di Corpo Pelvico, laboratorio curato da Francesca Saurallo e di un evento di Pubblica Lab, centro culturale organizzatore del Festival teramano, intitolato Serata di Sortilegi: Un Akellarre di Suoni e Sapori. Il programma della seconda settimana si apre venerdì 18 aprile con il Talk Ricche di Scelte – Donne, Finanza e Potere della consapevolezza, curato da Manuela Domanin, per finire con lo spettacolo di Stand-up comedy: Dialoghi Semiseri sull’Amore. Il ricco programma di eventi collaterali del festival abruzzese andrà avanti fino al 25 aprile con performance, presentazioni di libri, laboratori educativi e partecipativi, feste, spettacoli e tanto altro ancora. Sia la mostra Tessitrici di Destini che il festival Le Voci delle Donne termineranno il 26 aprile (la mostra potrà essere visitata secondo l’orario degli appuntamenti collaterali).
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