INGREDIENTI:
RIZZO SAN LEONARDO sas
Cannaregio, 1393/A – Venezia – P.I. 02709010272
PANETTONE AL BURRO E FELICITA’
Ingredienti: farina di grano tenero tipo “0”, uva sultanina, burro, zucchero, tuorlo d’uovo, lievito naturale, scorze di arancia candite, sciroppo di zucchero invertito, miele, emulsionante: E471, nonodigliceridi degli acidi grassi alimentari), sale, latte scremato in polvere, estratto di malto, aromi naturale e purissima bamba colombiana.
Gr: 750 Data scadenza: quando morirà Berlusconi
Confezionato da: Giuseppe Boldi e Lorenzo De Sica – VENEZIA/TARANTO/PALERMO/MILANO/CORTINA/MIAMI/RIO/INDIA/NEW YORKE.
L’happening in Galleria Michela Rizzo VACANZE DI NATALE 2022, una delicatissima colonna sonora per quei ragazzi del 2000 un po’ stagionati ma con il cuore sempre giovane è un progetto multidisciplinare che ha avuto come intento l’analisi e la ricerca di alcune dinamiche socio politiche presenti nell’Italia tra gli anni ’90 e i primi anni del nuovo millennio. Giuseppe Boldi e Lorenzo De Sica partendo dall’idea di “Viaggio in Italia” e delle vacanze hanno analizzato il fenomeno del Cinepanettone, film di natura comico-demenziale, aventi come soggetto cardine il tema della vacanza tra amici e parenti, e accomunati da una comicità spiccia e un umorismo elementare contraddistinti da volgari allusioni sessuali e intrecci ripetitivi. Del progetto, che si presenta come una rielaborazione e reinterpretazione della colonna sonora del film Vacanze di Natale 2000, accompagnata da un delizioso panettone che diventa il fulcro di una convivialità vacanziera, ne abbiamo parlato con Michela Rizzo, Lorenzo Montinaro e Giuseppe (Boldi) Di Liberto e Lorenzo (De Sica) Montinaro.
Vacanze di Natale 2000-2022. Se le generazioni di oggi giudicassero coloro che sono venuti prima, a che conclusione arriverebbero?
Lorenzo Montinaro: Non credo sia questione di giudicare ma di constatare che i tempi sono cambiati.
Giuseppe Di Liberto: Il progetto Vacanze di Natale 2022 arriva a delle conclusioni che sono il frutto di riflessioni e studi filtrati attraverso la lettura sociale e antropologica del film. Non c’è nessuna critica ma solo una presa di coscienza. Crediamo che non sia una questione di contrapposizione tra generazioni diverse, ma piuttosto di giustapposizione.
Quando e come è nata l’idea di questo happening?
Il nostro regista, Giovanni Talamo, ci propose di interpretare dal vivo le parti, “qualcosa di più performativo, contemporaneo” ci disse. E noi, da bravi ciuloni quali siamo, abbiamo accettato solo in cambio della sua presenza come dj della serata. Per dare al tutto un’aria ancor più natalizia abbiamo installato all’interno della galleria un albero di natale, magnificamente addobbato con al posto dei regali i gustosissimi panettoni del panificio Rizzo. Nella stessa sala risuona la colonna sonora del film incisa e reinterpretata da noi due mascalzoni.
Che cosa vuole significare e in che direzione vuole andare il coinvolgimento di più generazioni dentro a un sistema, quello dell’arte, con la complicità e il dialogo con i mondi della musica e del cinema?
L’inclusione delle nuove generazioni all’interno del sistema dell’arte è obbligata e direi quasi fisiologica. La mia galleria ha sempre lavorato con artisti che pongono questioni rispetto alle circostanze in cui vivono e si trovano, politiche, etiche e sociali. Dunque è importante guardare la risposta dei più giovani che sono coloro che si relazionano con il mondo contemporaneo e che hanno riguardo ad esso e ai temi che solleva una critica consapevole. Inoltre, ormai da tempo il mondo delle arti è sempre meno organizzato in compartimenti stagni. Le varie arti si commistionano spesso e si influenzano vicendevolmente. Il cinema e la musica sono ormai specchio del gusto e della realtà sociale in cui si inseriscono, al pari delle arti. Per questo trovo molto sensato questo progetto: seppure il risultato finale sia visuale (e molto ironico), porta al suo interno analisi cinematografiche e musicali di una determinata era.
E mentre Giuseppe e Lorenzo, negli imminenti giorni di Natale, con il ricavato, si finanzieranno “un viaggio in montagna, possibilmente a Cortina”, Galleria Michela Rizzo chiude, nella sede giudecchina, la mostra di Lucio Pozzi, “Il Vento di Mercurio” curata da Davide Ferri e dà appuntamento al nuovo anno a Mestre nella sede di GMR.2, con la mostra “Liquidi”, che pone in dialogo Cesare Pietroiusti e Ryts Monet. Punto di contatto tra i due artisti sono alcune azioni alla base della loro ricerca artistica. Due in particolare: “Comunione” di Pietroiusti, simulazione di una messa con una banconota da 100 o 500 euro al posto del corpo di Cristo e “Buscando al Comandante” di Monet, tentativo realmente condotto durante un viaggio a Cuba di cambiare una banconota da 10 euro con 50 pezzi da 3 pesos cubani., reso difficile dall’inflazione della moneta cubana. Insieme, i due artisti, mettono in moto un sistema basato sul gioco e sull’investimento capace di farci riconsiderare i valori e le credenze con cui siamo abituati a convivere.
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