50 anni fa nasceva l’Accademia di Belle Arti di Frosinone, istituita con Decreto del Presidente nel 1972 come risorsa per una città in crescita. Nessuno è venuto meno alla promessa iniziale: cercare, raccogliere e accogliere l’humus artistico del territorio e essere un punto di raccordo nazionale. È ormai trascorso mezzo secolo e questo luogo ha allenato la creatività e l’innovazione tra le generazioni. Oggi, una mostra fa il punto di questo percorso, grazie alle opere di docenti e artisti. Ne parliamo con le curatrici Maria Stella Bottai e Loredana Finicelli.
Potete dirci da dove nasce l’idea della mostra?
«La mostra nasce dall’idea di Accademia che condividiamo con la direttrice Loredana Rea e i molti colleghi: un’istituzione aperta al dialogo e al confronto con la città e il territorio e che si impegna a portare fuori dai propri spazi l’insieme delle conoscenze. La mostra celebra inoltre i 50 anni dalla sua fondazione nel 1972. Cinquant’anni in cui l’Accademia si è ampliata moltissimo, ma ha lasciato intatta la sua missione originaria: trasformare il talento in professione e la creatività in opere d’arte e manufatti artistici».
Nel titolo della mostra si fa riferimento a tre aspetti legati al 50esimo anniversario: generazioni, trasformazioni, attraversamenti. Qual è secondo voi quello che più degli altri è rivolto al futuro?
«Per noi la parola che più di tutte riguarda e guarda al futuro è trasformazione. Siamo in un luogo di apprendimento e ogni volta che impariamo qualcosa lasciamo che il cambiamento entri in noi e ci modifichi. Ci sembra un bel un bel programma per le prossime generazioni».
L’arte contemporanea è ben rappresentata in questa mostra. In che modo è avvenuta la scelta degli artisti? C’è correlazione fra le opere scelte?
«Questa mostra è lo specchio della creatività contemporanea, ma anche della sua multidisciplinarietà. In essa trovano spazio quelle discipline e tecniche che in Accademia si trasmettono, ma che sono fondamentali nella lettura e interazione con la realtà attuale: pensiamo a tutto il mondo del digitale e dell’audiovisivo. Per tornare alla domanda, non vi è stata una selezione, ma una partecipazione spontanea delle tante professionalità che convivono in Accademia, fino a costruire una piacevole e significativa sinfonia collettiva che riteniamo, nel complesso, molto armonica e certamente attuale».
Quale visione o quale significato va a ricoprire una mostra così eterogenea sia nello stile che nelle tecniche utilizzate dagli artisti?
«Con questa mostra è come se mettessimo un prisma dentro l’Accademia per vedere di quante personalità e sfumature di colore è composta. Oltre alla varietà di artisti, tecniche e medium abbiamo notato alcuni temi ricorrenti, come la natura, l’attualità, la solitudine e la perdita. Nel complesso le opere ci danno un quadro di quella che è la vita che pulsa nella nostra Accademia».
Dove e fino a quando sarà visitabile la mostra?
«La mostra è allestita al secondo piano di Palazzo Tiravanti di Frosinone, sede dell’Accademia, ed è visitabile gratuitamente fino al 18 maggio, tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18 (mentre il sabato solo di mattina). Sono in programma visite guidate realizzate dagli studenti e approfondimenti sul blog dell’Accademia. L’ultimo appuntamento sarà giovedì 16 maggio con la presentazione del catalogo».
Gli artisti in mostra: Arturo Amitrano eGonzalo Borondo, Antonio Belluscio, Riccardo Bernardi, Paolo Canevari, Stefano Cesaroni, Beatrice Cignitti, Carla Crosio, Iginio De Luca, Massimo De Orazi, Carlo Delli Colli, Gianni Dessì, Marcello Di Donato, Giuseppe Di Muro, Umberto Di Nino, Patrizio Di Sciullo, Elisabetta Diamanti, Salvatore Dimasi, Rosetta Garrì, Alessandro Grande, Luca Marovino, Carmen Munafò, Elisa Ottaviani, Gioacchino Pontrelli, Gino Sabatini Odoardi, Maurizio Savini, Nicola Giuseppe Smerilli, Donatella Spaziani, Saverio Todaro, Antonio Trimani, Giovanni Verga, Francesco Vignola.
Intervista realizzata dagli studenti del Corso di Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone, A.A. 2023-2024: Massimo Roma, Michela Russo, Lucia Scerrato (coordinamento prof. Eleonora Minna).
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