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Agenda 2030: una passeggiata tra scienza e letteratura a Villa Arconati
Progetti e iniziative
di redazione
Un dialogo silenzioso, dettato da ritmi ancestrali, scandito da una ritualità ciclica: è quello tra gli esseri umani e la natura. Ed è questo il linguaggio che si parlerà domenica, 29 maggio, in occasione di “Vita Sulla Terra”, camminata tra scienza e poesia nel Giardino di Villa Arconati, condotta da Gelsomina Fico, docente di botanica all’Università degli Studi di Milano, con l’accompagnamento di Massimiliano Finazzer Flory, regista e attore, che leggerà brani tratti da “Il Piccolo Principe”, iconico romanzo di Antoine de Saint-Exupéry.
Sede di FAR – Fondazione Augusto Rancilio, ente culturale senza fini di lucro fondato nel 1983 in memoria dell’architetto Augusto Rancilio, con finalità di studio e ricerca nei campi dell’Architettura, Design e Urbanistica, la seicentesca Villa Arconati si trova a Bollate, nel cuore verde del Parco delle Groane, non distante dal centro di Milano e dal nuovo polo MIND. A commissionare la Villa fu il nobile e mecenate Galeazzo Arconati, che la volle come residenza di campagna e sede della sua preziosa collezione di opere d’arte e sculture antiche. Grandioso esempio di architettura rurale, il palazzo è composto da una serie di elementi sviluppati in armonia con il contesto, tra statue feline, obelischi e fontane, in un giardino di 12 ettari di ampiezza.
In questo contesto in cui uomo e ambiente istituiscono un rapporto simmetrico, la FAR ha promosso “Agenda 2030”, un progetto realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano e con la direzione artistica di Massimiliano Finazzer Flory. L’obiettivo è declinare sul piano culturale i 17 Goals delle Nazioni Unite associati all’agenda sulla sostenibilità: per tutto il 2022, attraverso seminari e arte, conferenze e spettacoli, verrà riunita in un unico luogo l’esperienza del rapporto tra natura e cultura. In questo caso, con l’intermediazione della scienza.
«Una donna sussurra alla piante. E le piante le rispondono. Potremmo farlo tutti noi se ne conoscessimo il linguaggio e quest’ultimo è un’arte», così Massimiliano Finazzer Flory introduce l’incontro con Gelsomina Fico, che inizierà alle 11, con ingresso gratuito e che porterà la viva voce delle piante e del loro ecosistema, che ci comprende come esseri viventi. Secondo i dati forniti dall’ONU, le foreste coprono quasi il 31% della superficie del nostro pianeta e in esse vive oltre l’80% delle specie terrestri di animali, piante e insetti.
13 milioni di ettari di foreste vanno persi ogni anno, mentre il persistente deterioramento dei terreni ha portato alla desertificazione di 3,6 miliardi di ettari: a causa della siccità e della desertificazione, vengono persi 12 milioni di ettari ogni anno (23 ettari al minuto), terreni dove potenzialmente avrebbero potuto essere coltivati 20 milioni di tonnellate di cereali. Oltre l’80% dell’alimentazione umana, infatti, deriva dalle piante. Tre colture cerealicole da sole – riso, mais e grano – forniscono il 60% dell’apporto calorico quotidiano. Delle 8.300 specie di animali conosciute, circa l’8% si è estinto e un 22% è a rischio estinzione. La biodiversità e gli ecosistemi possono essere la base per le strategie di adattamento al cambiamento climatico e la riduzione del rischio di catastrofi.
«Agenda 2030 a Villa Arconati FAR ha ancora una pagina da scrivere, quella della cultura o meglio di come l’arte possa essere mano e strumento di narrazione su quel foglio bianco che è l’uomo. Il pianeta sa abbiamo bisogno di una nuova era: culturocene? Dopo i segni evidenti di mal essere dell’ambiente richiamo l’estinzione del sapiens», continua Finazzer Flory.
Prossimo appuntamento, domenica, 5 giugno, alle 11, per “PARITA’ DI GENERE”, incontro incentrato sul quinto obiettivo dell’Agenda dello sviluppo sostenibil, dedicato a un tema delicato e quanto mai attuale, quello della parità di genere. Incontro pubblico con i docenti Marilisa D’Amico, prorettrice delegata a Legalità, Trasparenza e Parità di Diritti dell’Università degli Studi di Milano, e Paola Mattei, docente di Scienza Politica dell’Università degli Studi di Milano. Seguirà “Concerto verde”, con il Coro degli Amici del Loggione del Teatro alla Scala, con 50 elementi e un quartetto d’archi.