Dare vita a un festival d’arte contemporanea nella Granda non è cosa scontata. A parte gli eventi organizzati al Filatoio di Caraglio dall’Associazione Marcovaldo, spesso in provincia si spaccia per contemporaneo ciò che non lo è. Anna Bondonio e Giorgio Camandona, titolari della Art Gallery di Alba, hanno invece preso la questione di petto e proposto al Comune un festival in cui le principali forme d’espressione artistica odierne, la performance e la video arte, sono le vere protagoniste dell’evento. Non solo presentano ciò che non ha praticamente mai fatto capolino in questi luoghi, ma per di più lo fanno aprendosi al cento per cento al panorama internazionale: sia la curatrice che gli artisti scelti sono nomi importanti del palcoscenico mondiale, quasi tutti allievi di una delle “madri” storiche dell’arte performativa,
Marina Abramovic.
Jovana Stokic, originaria di Belgrado ma d’adozione newyorkese, ha selezionato i quattro videoartisti che espongono le loro opere al Palazzo delle Esposizioni di piazza Medford:
Sigalit Landau, che vive a Berlino e New York, lo statunitense
Randy Moore, l’olandese
Jacco Olivier e il torinese
Davide Balliano, attivo tra Milano e New York.
Per la sezione della body art, gli organizzatori si sono affidati alla Marina Abramovic Foundation di Hudson che, con la supervisione di Jovana Stokic, curerà gli interventi dei sei performer:
la coreana
Eun Hye Hwang, il serbo
Branco Miliskovic, l’irlandese
Declan Rooney e il duo tedesco delle
TBL – TallBlondLadies, composto da Anna Berndtson e Irina Runge.
Il coraggio di Anna Bondonio e Giorgio Camandona proviene certamente dal loro vissuto: grandi appassionati d’arte, hanno saputo sfruttare i sette anni trascorsi negli Stati Uniti, durante i quali hanno frequentato le migliori gallerie di New York e in particolare quella di Branda Taylor a Chelsea. Consci di non poter dar vita a una galleria d’arte contemporanea senza prima conoscere a fondo la situazione del mercato internazionale, la coppia di albesi ha ascoltato i consigli degli esperti del settore (italiani e stranieri) e inaugurato meno di due anni or sono uno spazio in cui transitano artisti provenienti dai quattro angoli del globo.
L’Alba Art Show è di fatto una manifestazione ambiziosa: in tre weekend successivi, a partire dal 17 maggio, la città di Alba si trasformerà in palcoscenico urbano per eventi dal taglio diverso. Il primo (sia sabato che domenica) sarà riservato alle body performance e alla videoarte.
Here è chiamata la sezione “locale” dell’evento, che prevede l’inaugurazione coordinata delle gallerie albesi: quella di Angelo Galasso, il gruppo di Arte Industriale Aganahuei, lo Studio Fotografico Carpediem di Bruno Murialdo e la Anna Bondonio Camandona Art Gallery.
There è invece la sezione internazionale curata da Stokic a Palazzo delle Esposizioni.
Il 24 maggio l’interesse si sposterà sulla tematica del turismo d’arte con l’intervento di Mario Deaglio che, da buon economista qual è, intratterrà su
Turismo, arte e territorio: una ricetta vincente per le economie locali. La domenica, invece, sarà riservata a un’anteprima dell’Alba Music Festival, con un concerto inserito nell’ambito della manifestazione
Italy&Usa.
Per chiudere, sabato 31 maggio si terrà una tavola rotonda sul tema
Nuove arti per interpretare i nostri cambiamenti che prevede la partecipazione di uno dei massimi esperti del rapporto arte-nuovi media, Derrick De Kerckhove.
Il pubblico di Alba e della Provincia Granda, territorio di punta dell’enogastronomia, saprà entusiasmarsi per quest’evento al di fuori del terreno battuto?