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Art City Bologna 2024: svelato il programma, con una dedica a Giorgio Morandi
Progetti e iniziative
di redazione
Se Arte Fiera, quest’anno, taglierà il ragguardevole traguardo dei 50 anni, anche Art City inizia a segnare numeri importanti: il grade contenitore di eventi diffusi in tutta Bologna e oltre, accompagna la manifestazione fieristica da 12 edizioni con la sua art week, rappresentando uno degli appuntamenti più sentiti dalla città e dagli addetti ai lavori. Ecco una selezione di appuntamenti da non perdere, in tutta la città (qui la mappa completa).
Gli Special Project per Giorgio Morandi
Promossa dal dal Comune di Bologna e BolognaFiere e diretta per il settimo anno da Lorenzo Balbi, direttore del museo MAMbo, Art City si svolgerà dunque dall’1 al 4 febbraio 2024 e sarà dedicata a Giorgio Morandi, l’artista del Novecento più importante nato e vissuto nella città felsinea, nel 60mo anniversario della sua morte, avvenuta il 18 giugno 1964. L’omaggio a Giorgio Morandi coinvolgerà l’intera città e la sua fitta rete di realtà istituzionali pubbliche e private, gallerie d’arte e spazi indipendenti.
Cinque special projects esploreranno e reinterpreteranno il lavoro del maestro della pittura metafisica attraverso differenti linguaggi del contemporaneo. La fotografia sarà rappresentata dalle opere di Mary Ellen Bartley nella mostra Mary Ellen Bartley: MORANDI’S BOOKS, al Museo Morandi, e dagli scatti di Joel Meyerowitz esposti all’interno delle Collezioni Comunali d’Arte, in Morandi’s Objects. Le fotografie di Joel Meyerowitz.
Per il video ritroviamo l’artista Tacita Dean con STILL LIFE. The studio of Giorgio Morandi, all’interno del nuovo spazio PIETRO, mentre per la performance Virgilio Sieni proporrà la sua nuova produzione Elegia Luminosa, in scena nella platea del Teatro Comunale di Bologna, oltre al ciclo di lezioni sul gesto intitolato Atelier Morandi – Palestra Auratica.
Infine il suono avrà come protagonista l’installazione sonora e live Saturnine Orbit di Mark Vernon, pensata da Xing per la Casa Museo Giorgio Morandi e per i Fienili del Campiaro a Grizzana Morandi (BO). Ad affiancare i cinque special projects, il focus espositivo Morandi metafisico. Tre disegni. Una storia, che a Casa Morandi presenterà tre disegni appartenenti alla breve fase metafisica dell’artista.
Si conferma, inoltre, l’appuntamento con ARTalk CITY, il ciclo di conversazioni tra artisti, curatori e docenti, coordinato da Maria Rita Bentini e curato dall’Accademia di Belle Arti di Bologna, presso l’Aula Magna, per approfondire le poetiche di alcuni dei protagonisti dell’edizione 2024 di ART CITY Bologna. Tra gli ospiti, Luca Monterastelli, Ludovica Carbotta, Greta Schödl e Virglio Sieni. Agostino Iacurci e Davide Fabio Colaci invece saranno coinvolti in un talk a Palazzo Bentivoglio.
Art City 2024: mostre e progetti da non perdere
A Palazzo Vizzani, Alchemilla presenta The Painting Race, progetto espositivo e performativo del trio di artisti italiani anonimi CANEMORTO, a cura di Antonio Grulli. Negli spazi storici della Biblioteca Italiana delle Donne, centro di documentazione femminista, l’associazione Traditum est presenterà le installazioni video delle performance Shut up, Actually Talk (2012-13) e The book of evil spirits (2015) dell’artista Chiara Fumai, scomparsa nel 2017 a 39 anni.
La Cineteca di Bologna promuove al Cinema Lumière e al Modernissimo la rassegna ART CITY Cinema (qui il calendario completo qui). Nelle due sedi di CUBO, il Museo d’impresa del Gruppo Unipol a Bologna, si terranno due esposizioni di Stefano Non e una serie di incontri incentrati sul rapporto tra creazione artistica ed estetica tecnologica, a cura di Claudio Musso.Nell’Oratorio di San Filippo Neri l’installazione di Luca Monterastelli Storia di un onest’uomo, a cura di Alessandro Rabottini, riscrive gli oggetti che appartengono al luogo creando un nuovo paesaggio.
Dopo Michelangelo Pistoletto, Marino Marini e Aldo Mondino, è Mimmo Paladino il grande artista invitato nel 2024 ad esporre negli spazi cinquecenteschi di Palazzo Boncompagni. La mostra Mimmo Paladino nel Palazzo del Papa, curata da Silvia Evangelisti in collaborazione con l’artista, presenta opere, dipinti e sculture di grandi dimensioni, particolarmente significative della poetica dell’artista, a documentare la sua ricerca negli ultimi 20 anni.
La Sala Convegni Banca di Bologna di Palazzo De’ Toschi ospita Abbandona gli occhi, un progetto speciale di Patrick Tuttofuoco, uno degli artisti italiani più noti e apprezzati della sua generazione. La mostra, a cura di Davide Ferri, presenta forme e modalità emblematiche della pratica di Tuttofuoco fin dagli esordi.
L’Aula d’Arte dell’Istituto d’Istruzione e Formazione Giambattista Vico, ospiterà Doppelganger, progetto espositivo nato dall’incontro di Domenico Canino, Vincenzo D’Argenio e Paolo Migliazza, che hanno deciso di far dialogare le rispettive poetiche in una mostra collettiva. Da questa interazione è emerso un terreno comune sulle tematiche dell’antropomorfismo e del doppio, da cui il titolo dell’operazione.
Appuntamenti con le performace
Venerdì 2 febbraio, dalle ore 21 alle 23:30, nell’Auditorium DAMSLab, si svolgerà l’incontro La Poesia sonora nella seconda Settimana della Performance, a cura di Silvia Grandi. Con introduzione e commento di Renato Barilli e del poeta Enzo Minarelli, il programma prevede la proiezione di filmati di esibizioni di poeti sonori che parteciparono alla seconda Settimana Internazionale della Performance, tenutasi nel 1978 alla GAM di Bologna.
Gli spazi dell’antico ex Oratorio di Santa Maria degli Angeli, oggi adibito alle attività di restauro del LabOratorio degli Angeli, si aprono al dialogo con il contemporaneo accogliendo un intervento site specific di Atelier dell’Errore (AdE) fondato dall’artista Luca Santiago Mora. IDOLO, a cura di Leonardo Regano, presenta un’installazione dedicata che riunisce la complessità dei loro diversi linguaggi espressivi: disegno, video, fotografia, scultura. Nelle giornate di sabato 3, dalle 18 alle 21, e domenica 4 febbraio, dalle 15 alle 17, lo spazio di mostra sarà teatro di un intervento performativo per due personaggi: Pizia-Cassandra e Tiresia, interpretati da due performer dell’Atelier dell’Errore: Nicole Domenichini e Matteo Morescalchi.
Il CNR di Bologna ospiterà la mostra Cosmic Syntropy di Penelope Chiara Cocchi, a cura di Giacinto Di Pietrantonio, all’interno degli spazi della Biblioteca “Dario Nobili”. In occasione di Art City Bologna 2024, l’artista classe 1983 esporrà le sue nuove opere installative dedicate a temi di stretta attualità, quali l’equilibrio tra le nazioni e una riflessione sull’elemento vitale per eccellenza: l’acqua. Una delle opere principali della mostra sarà un progetto performativo: una “tavola rotonda di esseri umani”, un allenamento alla democrazia, ritmato da domande che stimoleranno la discussione degli oratori, invitati appositamente a rappresentare varie professionalità, nell’intento di analizzare aspetti sconosciuti di un elemento tanto importante per la nostra esistenza. Nei giorni di mostra successivi alla performance verrà esposto il video della performance stessa.
Il programma del MAMbo
Per Art City 2024, nella Sala delle Ciminiere il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna presenta la mostra Ludovica Carbotta. Very Well, on My Own, a cura di Lorenzo Balbi con l’assistenza curatoriale di Sabrina Samorì, progetto realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council, XI edizione, programma di promozione internazionale dell’arte italiana della DGCC – Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. In un ampio affondo antologico, la personale presenterà oltre 100 opere che ripercorrono la poliedrica produzione dell’artista torinese, incentrata sull’esplorazione del concetto di immaginazione.
Nella Project Room del MAMbo è visibile Lynda Benglis e Properzia de’ Rossi: Sculpitrici di capriccioso e destrissimo ingegno, progetto espositivo a cura di Lorenzo Balbi che istituisce un dialogo inedito tra Properzia de’ Rossi, artista bolognese nata nel 1490 e morta nel 1530, considerata la prima donna scultrice nella storia dell’arte nonché unica donna ad avere una biografia all’interno delle Vite di Giorgio Vasari, e Lynda Benglis, autorevolissima artista americana nata nel 1941 e considerata una delle più importanti scultrici viventi.
Infine, gli spazi del Dipartimento educativo MAMbo ospitano una mostra personale di Adele Dipasquale a cura di Artierranti.