È una rivoluzione che ci riguarda molto da vicino, anzi, nella profondità della nostra mente, lì dove risiede la nostra immaginazione, la capacità di creare e trasformare sensazioni, impulsi, stimoli, informazioni, in qualcosa di altro. Insomma, fino a dove arriveranno le tecnologie digitali e, soprattutto, in che modo lo faranno? Cosa rimarrà indietro e cosa potrà svilupparsi di nuovo? Come si adatterà il nostro modo di pensare e di progettare? Queste alcune delle questioni intorno alle quali è incentrata Il digitale in gioco. Arte e design nell’epoca degli algoritmi, mostra visitabile fino al 24 maggio negli spazi espositivi della Galleria dell’Accademia di Belle Arti di Lecce e nei corridoi del suo chiostro. In esposizione, le opere di Fabrizio Ajello, Francesco D’Isa, Piero Fragola e Matteo Giampaglia, autori che fanno arte con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, portando lo spettatore a riflettere sul senso del lavoro artistico nel mondo di oggi e in quello di domani.
Insieme ai loro lavori, sono esposte anche le opere più significative realizzate dagli studenti dell’Accademia in questi anni, orientate all’arte digitale e al mondo del gaming attraverso le tecniche più avanzate, ma anche capaci di pensare un miglioramento della nostra vita attraverso la progettazione di speciali applicazioni on line, oppure di riflettere, attraverso le tecniche più tradizionali – fotografia, illustrazione, grafica e scultura – proprio sul complesso rapporto con il digitale stesso.
La mostra vuole anche offrirsi come un’occasione di scambio e di confronto teorico. L’Accademia ospiterà infatti il Forum Internazionale Arte & Innovazione, sul tema Arte e Intelligenza Artificiale, con la partecipazione straordinaria di speaker internazionali provenienti da istituzioni come M.I.T. Media Lab – Boston, Università di Minas Gerais – Brasile, Accademia Centrale di Pechino – CAFA, Cina, Ars Electronica Futurelab. L’evento, in modalità ibrida, si svolgerà nell’arco di tre giorni: il 17 maggio nella sede dell’Accademia di Lecce, sabato 18 e domenica 19 maggio presso il Castello Aragonese di Otranto in Piazza Castello.
Artisti, docenti e ricercatori affronteranno tematiche urgenti e attualissime in ambito creativo, sociale e culturale, come gli effetti positivi e negativi che l’utilizzo dell’intelligenza artificiale avrà nel prossimo futuro sul piano artistico e culturale. Verranno ricercate prospettive per promuovere nuovi paradigmi di approccio all’atto di creazione e fruizione dell’opera d’arte in ambiente di intelligenza artificiale.
Il convegno è stato ideato da Derrick Kerckhove, Tiziano Margiotta e Cosimo Accoto e curato da Giulia Netti. Tra gli ospiti, Horst Hortner, Anna Maj, Maurice Benayoun, Tommaso Ariemma, con interventi da remoto di Carlo Rodomonti, Pat Pataranutaportn, Rodrigo Borges e Marina Romagnoli Bethonico, Barbara Carfagna, Feng Mengbo e Leng Wen, Francesco D’Isa. All’evento parteciperanno anche Rebecca Pedrazzi e Chiara Canali. La conferenza del 17 maggio sarà trasmessa anche in streaming su Youtube.
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