Creare da ciò che sembra ormai irrimediabilmente perduto. Ciò può valere, per l’arte, nella scelta dei materiali da utilizzare ma anche concettualmente, soprattutto quando si toccano temi importanti come quello della prevenzione. Nulla è mai perduto per Marianna Vittorioso, artista campana con un lungo percorso compiuto all’estero, impegnata in un progetto work in progress che mira a sensibilizzare i giovani sul tema delle malattie sessualmente trasmissibili attraverso l’arte. I suoi collage di grandi dimensioni – tutti interamente costruiti assemblando materiali di risulta, oggetti trovati per strada o, semplicemente, rifiuti – toccano temi importanti come la libertà di scelta e l’essere padroni del proprio destino. Opere d’arte che, se osservate bene, svelano una sorprendente altra utilità: sono distributori di preservativi. «Le mie opere sono pensate per tutti quei luoghi, come i club alla moda o i locali notturni, frequentati dalla movida», racconta Vittorioso.
Love with courage / protect with Love è un progetto ambizioso costruito nel tempo, pezzo dopo pezzo. Il fine è quello di istallare un’opera/distributore in ogni quartiere del napoletano. In questo percorso non semplice – fra scaramanzia, diffidenza e limiti burocratici – è stato particolarmente felice l’incontro con Riot Concept Store, locale molto conosciuto di Napoli, nel quartiere Vomero, frequentato da giovanissimi e non, caratterizzato da una particolare sensibilità ai temi dell’arte e del sociale.
«Siamo stati letteralmente rapiti dalla forza comunicativa delle opere di Marianna e dall’importanza del messaggio che con esse veicolava – racconta Stefano Grasso, uno dei proprietari del locale – per questo motivo non solo abbiamo accolto con gioia l’istallazione dell’artista, che resterà permanentemente nello spazio Laundry del nostro concept store, ma abbiamo anche sostenuto l’idea di ospitare, in occasione dell’inaugurazione dello scorso giugno, un talk con medici ed esperti in materia di malattie sessualmente trasmissibili e di effettuare, con la collaborazione di Antinoo Arcigay Napoli, test gratuiti e anonimi in uno spazio appositamente riservato».
Riot Concept Store è l’unico spazio fra gli aderenti al progetto di Vittorioso in cui è possibile ricevere preservativi gratuiti in orario prolungato (10 a.m. – 1:30 a.m.), prelevandoli direttamente dalle teche in plexiglass incastonate nel collage. «Mi piace l’idea che il fruitore abbia un rapporto sia intellettivo che fisico con l’opera – prosegue Stefano Grasso – La guarda, ne ricerca il significato, recepisce il messaggio e interagisce con essa prendendone un pezzo. Per questo motivo trovo la ricerca di Marianna ancora più in connessione con lo spirito del luogo».
Dopo un percorso all’insegna dell’eclettismo – da performer ad architetto di grido a Miami e Shangai – Vittorioso torna a Napoli per realizzare un sogno tenuto nel cassetto per un bel po’. «Mi considero un’artista a tutto tondo. Nella mia arte c’è la musica, la performance e la pittura. Ho fatto parte del popolo della notte e sono stata testimone diretta di molti tragici destini. Credo che sia quindi una missione unire l’esperienza al mio modo di guardare il mondo».
Nello sguardo di Marianna Vittorioso c’è – come direbbe Albert Camus – un’invincibile estate, un irriducibile ottimismo che si manifesta nel senso delle sue opere, tutte fiduciose nella capacità di libero arbitrio dell’essere umano, così come nella scelta dei materiali. «Dischi rotti, un pezzetto di carta su cui qualcuno ha scritto la lista della spesa. Soldatini giocattolo che un bambino ha dimenticato su una panchina, l’anta di una porta lasciata davanti ad un cassonetto. Tutti noi abbiamo una possibilità e questo vale anche per gli oggetti considerati ormai inutili. Vuoi farmi un regalo? Portami in una discarica. Sarà per me come andare da Bulgari».
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