Arte Generali, il settore assicurativo di Generali dedicato ai collezionisti, ha recentemente presentato la sua nuova app che offre ai clienti una vasta gamma di servizi legati alla gestione delle opere, dalla valutazione a distanza a uno spazio espositivo virtuale, tutto a portata di smartphone. «I collezionisti vogliono che i processi nell’assicurazione dell’arte siano resi semplici, veloci e smart, con strumenti digitali», ha dichiarato Jean Gazançon, CEO di ARTE Generali. Richieste che, in epoca di Coronavirus, sono diventate ancora più urgenti: «Arte Generali ha quindi sviluppato una piattaforma digitale che soddisfa questa domanda e semplifica la vita di distributori e clienti. In questo modo, ARTE Generali dimostra che l’assicurazione d’arte può essere innovativa», ha continuato Gazançon. Inoltre, Arte Generali ha deciso di istituire un programma a sostegno di piccole gallerie, musei e commercianti d’arte, nonché di giovani artisti particolarmente colpiti dalla crisi di Covid-19.
Presentata a novembre 2019, con testimonial d’accezione un Maurizio Cattelan sorridentissimo, fotografato da Oliviero Toscani con il suo WC dorato sotto braccio, Arte Generali opera a livello globale e fa da partner assicurativo per i collezionisti, offrendo soluzioni personalizzate, comprendenti non solo le tradizionali coperture assicurative per opere, gioielli e oggetti di valore ma anche servizi di assistenza aggiornati alle nuove esigenze del collezionismo e dell’arte, quali restauro, trasporto e custodia. E da oggi anche a portata di schermo, requisito fondamentale, in tempi in cui le distanze sono diventate delle misure critiche.
Sarà offerta ai collezionisti l’opportunità di ottenere la valutazione delle loro opere da un esperto certificato senza visita di persona. La valutazione viene eseguita inviando immagini dell’opera d’arte e ulteriori informazioni e documentazione disponibili. Dopo la valutazione, il collezionista d’arte ottiene un certificato inalterabile digitale, associato all’opera d’arte. Con MyCollection, inoltre, i clienti avranno uno strumento per gestire un archivio virtuale in cui potranno essere collocate le loro opere d’arte ma anche tutte le informazioni e i documenti digitali disponibili.
Nei prossimi mesi, nell’app ARTE Generali saranno integrate anche altre funzioni, come MyConcierge, che fornirà assistenza digitale e remota per il trasporto, lo stoccaggio, la pulizia e il restauro delle opere, e MyGallery, uno spazio privato virtuale per mostrare opere d’arte, accessibile da terze parti su invito del collezionista d’arte. Sarà dato impulso anche allo sviluppo di una community, per mantenere in contatti i collezionisti e per rimanere aggiornati sulle tendenze del mercato dell’arte e su eventi, fiere e mostre, sia fisiche che online.
L’app Arte Generali può essere utilizzata su qualsiasi dispositivo, soddisfa i più severi standard di sicurezza dei dati ed è supportata dalla tecnologia Blockchain per ulteriore tracciabilità e sicurezza.
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Dice Pino Boresta: Cattelan, grazie al sodalizio con quei mercati finanziari che lui sembra contestare (e non ci è dato di capire chi sfrutta chi, o forse sarebbe più giusto scrivere, chi s-frutta chi), vedi “Il Dito” posto davanti alla sede della Borsa di Milano, è riuscito lì dove, nell’immediato delle loro creazioni, avevano fallito artisti come Duchamp e Manzoni. Una cosa è certa: la banana di Cattelan, grazie a un altro artista che l’ha staccata dal muro e mangiata, ha già avuto la sua prova del fuoco, dimostrando a tutti che è un’opera a prova di vandalo e di furto. Non è cosa da poco, visto che viene risolto così pure il problema del premio assicurativo che ogni anno il titolare dell’opera dovrebbe pagare, come è consigliabile per opere di un così alto valore.