Mentre il network culturale di
Contemporary e
Luci d’artista spiana le vie del centro, spalancando l’ingresso trionfale ai metamorfismi di
Matthew Barney, con una personale alla Fondazione Merz, i concomitanti
T2 (edizione birnbaumiana sulle
50 lune di Saturno), i concerti di
Club to Club e gli stand di
Artissima 15 indossano già le nuove uniformi, presagi di una grande parata per ribollii creativi.
In particolare, la 15esima edizione di Artissima s’insidierà dal 7 al 9 novembre (con inaugurazione questa sera) negli spazi di Lingotto Fiere, promettendo di rivelarsi come “
non-campanilista, selezionata e unica”, ma al contempo “
diversa e cangiante per modularsi sulle diverse frequenze dei mutevoli linguaggi dell’arte contemporanea e dei suoi protagonisti”.
Andrea Bellini, per il secondo anno ideatore dell’intero impianto curatoriale, descrive Artissima 15 come un’occasione per presentare un palinsesto dei programmi dal patrimonio allargato: “
Credo a un modello di fiera come ‘arcipelago’, cioè come un luogo ideale attorno al quale ruota un complesso di eventi culturali differenti che vanno dal cinema alla musica elettronica, dal fumetto alla video-animazione. Artissima è un motore in perenne movimento, attivo tutto l’anno su diversi fronti”.
Prima della data novembrina di Artissima 15 si sono svolte in tutta Italia conferenze, mostre, concerti e attività didattiche attorno all’arte contemporanea, appuntamenti preparatori, organizzati dagli enti sostenitori dell’evento (Regione Piemonte, Provincia di Torino, Città di Torino e promosse dalla Fondazione Torino Musei). “
Una fiera giovane, una finestra sulla contemporaneità”, prosegue Bellini, “
al centro di un grande festival della cultura contemporanea: è questo che abbiamo veramente in mente per Torino. In Italia non avrebbe senso provare a imitare ArtBasel o Frieze, grandi fiere al centro di grandi manovre speculative”. E conclude: “
Dobbiamo lavorare a qualcosa di nuovo, che possa essere adatto alla nostra realtà”.
Detto fatto. Così, mentre si annunciavano i 128 nominativi di gallerie provenienti da 19 Paesi, in lista si presentavano inevitabili alcuni abitué delle fiere Arco e ArtBasel (vedi la berlinese Carlier|Bebauer o la milanese Suzy Shammah). Presenze che però non hanno impedito al progetto di un arcipelago belliniano di assumere una forma, un format e una formula riconoscibili.
Saranno di rito al Lingotto:
Present Future, una mostra di 17 giovani artisti presentati da quattro curatori (Alemanni, Holte, Verhoeven e Voltz) secondo un percorso espositivo dialogico e biunivoco tra opere e allestimento;
New Entries, la sezione dedicata alle gallerie fondate dopo il 2003, con i nomi più interessanti della scena artistica internazionale a costituire un osservatorio esclusivo sulla creatività emergente. E poi
Constellations, che all’ingresso dei padiglioni fieristici presenta undici lavori di artisti celebri ed emergenti, in una mostra con un nuovo taglio museale.
Per gli artisti italiani under 35 non ancora rappresentati da una galleria c’è il concorso
Italian Wave, mentre
L’école de Stephanie propone non più conferenze, ma una vera e propria scuola temporanea ideata da Stéphanie Moisdon per critici, artisti e alunni. Sempre in ottica didattica, torna
Ascolta chi scrive, con critici e giornalisti che accompagneranno il grande pubblico in visite guidate.
E se siete interessati all’immagine in movimento, oltre a
Video Lounge – con le creazioni più recenti di video artisti di fama mondiale – non perdetevi
Vanni goes arty, con le videointerviste a nomi prestigiosi del mondo dell’architettura, del design e dell’arte.
Come al solito, Artissima non è solo fiera. Se la preparazione all’evento,
Artissima All over, è consistita in un ciclo di conferenze in giro per l’Italia di artisti, critici e direttori di musei, transitata da Bari a Nuoro, da Trieste a Torino, in questi giorni si può gustare
Artissima Cinema – con un focus sull’Indonesia – e
Un Viaggio Indimenticabile, rassegna di corti di animazione totalmente inediti in Italia e in Europa di artisti cinesi e indonesiani, in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino.
E non finisce qui:
Artissima Fumetto propone i lavori di
Michelangelo Setola, vincitore del Festival di Lucerna, dal 4 al 23 novembre a Palazzo Birago, in quel di Borgaro torinese; con
Artissima Volume si impegna l’udito con dj set, performance e concerti dall’aperitivo a notte inoltrata, alla Rampa del Lingotto se siete prigri, altrimenti al Circolo Esperia; e non poteva mancare il design, di cui Torino è stata Capitale Mondiale in questo 2008: alla Gam è di scena
Enzo Mari, mentre sul fronte fotografico non mancate
Paolo Mussat Sartor negli spazi di Palazzo Cavour.
Infine, andate da curiosare fra le attività del Frac, il Fondo Regionale Arte Contemporanea della Regione Piemonte. Che prosegue l’acquisizione di opere di giovani artisti selezionate all’interno di Artissima e la cui collezione sarà in mostra a Boves sino all’8 dicembre.