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ARTEVACANZE: parla il popolo di Exibart
Progetti e iniziative
All’inizio dell’estate Exibart ha lanciato un appello ai suoi lettori, invitandoli a condividere con la comunità del portale le proprie impressioni sull’arte vista in vacanza. I contributi giunti in redazione sono stati molti e diversi tra loro: mostre affascinanti, allestimenti più o meno convincenti, restauri in corso e denunce di degrado…
All’inizio dell’estate Exibart ha lanciato un appello ai suoi lettori, invitandoli a condividere con la comunità del portale le proprie impressioni sull’arte vista in vacanza. I contributi giunti in redazione sono stati molti e diversi tra loro: mostre affascinanti, allestimenti più o meno convincenti, restauri in corso e denunce di degrado…
di redazione
L’estate, stagione delle vacanze, ci ha salutato da qualche giorno, lasciandoci alle prese con i primi temporali e i primi maglioncini. Ma le impressioni e le scoperte dei nostri viaggi sono tante e ancora vive nella memoria. Il popolo dei vacanzieri appassionati d’arte ha naturalmente trascorso molto del suo tempo libero tra musei, gallerie e monumenti, ed Exibart non ha perso la straordinaria opportunità di cogliere le loro impressioni.
I messaggi giunti in redazione sono stati molti ed estremamente diversi tra loro, rispecchiando in maniera piuttosto significativa pregi e difetti del panorama artistico italiano e internazionale. Enrico e Stefano ci hanno mandato i loro pareri favorevoli su alcune mostre allestite nella penisola (Joaquin Roca-Rey, Etruschi nel Tempo, Giorgio Morandi), Roberta ha segnalato pecche negli allestimenti, mentre l’architetto Rossi ci ha annunciato con soddisfazione un restauro in corso. Non sono mancate le segnalazioni di preoccupanti situazioni di degrado e abbandono del nostro patrimonio storico-artistico, come quella di Claudia riguardante un obelisco egizio a Roma e quella di Silvana, preoccupata per il centro storico di Naro (Agrigento). Interessante anche l’intervento della curatrice parigina Cécile Bourne che ci segnala un centro d’arte contemporanea iberico (NMAC) dove vengono realizzate installazioni ed opere all’aria aperta.
Riportiamo di seguito una selezione degli interventi, scelti tra i moltissimi ricevuti, e invitiamo tutti i lettori a contribuire commentando o aggiungendo le proprie impressioni.
E grazie a tutti quelli che hanno partecipato ad ARTEVACANZE. All’anno prossimo!
Alcuni dei messaggi inviati ad ARTEVACANZE
Enrico:
Buongiorno a Tutti Voi,
sono Enrico uno studente in Conservazione dei Beni Culturali e volevo segnalarvi due mostre che ho avuto il piacere di visitare recentemente:
1)la prima mostra è di Joaquin Roca-Rey che tutt’ora è visitabile presso il Palazzo del Rondò presso Tuoro sul Trasimeno (Pg). Roca-Rey è un artista peruviano nato nel 1923 e tutt’ora vivo(abita a Roma), ha frequentato l’Accademia Nazionale di Belle Arti di Lima di cui è stato anche professore. Ha rappresentato il Perù nelle Biennali di Roma, Venezia, Budapest, Barcellona, Buenos Aires, Cali, Carrara, Gubbio, Madrid, Messico, Middelheim, Osaka, Salisburgo, San Paolo, Toyamura, Trujillo. Le opere presenti sono in bronzo, marmo, acciaio ed inoltre una serie di disegni a china e pennello di ottima qualità …le opere sono in vendita ed i prezzi ve li potete immaginare!!
2) la seconda mostra è a dir poco superba sia per le opere esposte sia per l’allestimento… “Etruschi nel Tempo”: nella suggestiva Basilica Inferiore di San Francesco di Arezzo mi sono potuto gustare in un ambiente dalla suggestione indescrivibile la Chimera, L’arringatore , la Minerva ed in più altri bronzetti. “Etruschi nel Tempo” fa parte di un percorso dedicato alla civiltà etrusca articolato in più sedi: a) quella sopracitata b)il Museo Archeologico Mecenate di Arezzo c)l’Accademia Etrusca di Cortona (Ar) d)Palazzo Pretorio di Castiglion Fiorentino (Ar). Entrambe le mostre sono ad ingresso libero.
Chiaramente la mostra di Arezzo è facilmente collegabile alla visita degli affreschi di Piero della Francesca “Leggenda della Vera Croce” sempre in San Francesco (Basilica Superiore) di cui sarete certamente a conoscenza.
Sperando di avervi fatto cosa gradita porgo i miei più cordiali saluti… è stato un piacere collaborare con la Vostra Redazione, avete tutta la mia stima!! Buon Lavoro e spero di esservi utile ancora.
Arch. M.C. Rossi:
Sono finalmente iniziati i lavori di restauro della facciata della Chiesa Parrocchiale di S. Giovanni detta “dei Corallini” di Cervo.
La chiesa Barocca versava in cattive condizioni di conservazione e minacciava seri danneggiamenti a causa dell’incuria e delle aggressioni dovute al tempo ed alla esposizione in ambiente salino.
Si attendono i primi esiti onde fugare le preoccupazioni per gli interventi.
Stefano Acconci:
ciao a tutti,
sono stato ieri sera a Pietrasanta per vedere la mostra dedicata dalla cittadina versiliese a G.MORANDI. Che dire?
Se per Morandi è stata coniata, fra le altre, anche la definizione di monaco, tutto inteso al suo lavoro, puramente spirituale, contesto migliore quale quello dell’interno ,di un chiostro di un convento, non poteva essere trovato.
Molto belli i quadri, curati in un certo ordine cronologico. Bella anche l’illuminazione solo sui quadri ,che fa
risaltare ancora di più la purezza delle opere. E la luce. La consiglio vivamente.
Carla Mura:
Carissimi amici di exibart,
dopo essere “entrata” tra voi ….leggo quotidianamente le vostre news artistiche…poichè anch’io mi cimento nell’arte pittorica astratta.
Sono stata in vacanza a Bilbao, anche per vedere la meravigliosa struttura del Guggenheim.
Per quanto riguarda appunto la struttura posso solo confermare, come letto in numerose riviste del settore e non, che è veramente fenomenale….non ha niente di razionale ma tutto è perfettamente “incastrato”.
L’unica nota stonata è stata il fatto che non vi era neanche una minima esposizione di quadri, e questo mi è dispiaciuto parecchio, anche se le esposizioni attuali, da Giorgio Armani e Nam June Paik erano decisamente ben esposte e accattivanti….
Per ora questo è tutto….vi saluto e spero di “sentirvi ” presto.
Silvana Marzagalli:
Volevo segnalare il degrado in cui versa il pregevole centro storico di Naro (Agrigento), nonostante gli ammirevoli sforzi del sindaco attuale e della giunta. Quando interverrà lo Stato?
Cécile Bourne:
Sorry for writing in English but my Italian is not so good…..
The best initiative I visited this Summer was in Spain, a new art center which opened in June. It is called NMAC/centro de arte contemporaneo, a fantastic environment on the cuesta del sol, on the Atlantic side, facing Marocoo.
They have this specificity of inviting major international artists to realize a site-specific project in this highly protected location. This year Marina Abramovic’, Pilar Albarracin, Maurizio Cattelan, Susana Solano, just to name a few of the participants inaugurated this precious sculture park. The idea is to invite every year a few artists and to expand their activities nationaly and internationaly under the responsability of the artistic comity.
Montenmedio Ctra. N-340km. 42,5
Vejer de la Frontera, Cadiz 11150
Spain
Claudia:
Nelle ultime nostre vacanze a Roma abbiamo notato l’obelisco egizio sito presso il parco di Villa Celimontana vicino al Colosseo al colle celio in completo abbandono. Altro che giubileo!!!!
Mentre ci e’ piaciuta molto la mostra del Colosseo.
Saluti e buon lavoro a voi tutti
Roberta Ragona:
Sono stata, nei giorni passati, alla mostra Da Renoir a Picasso -Un secolo d’arte al Petit Palais di Ginevra-, tenutasi nei locali del castello di S.Michele a Cagliari.
Non credo di avere i titoli per recensire questa esposizione dal punto di vista del suo valore culturale, mi limiterò quindi alla sua organizzazione, che è stata tale da rovinarmi in buona parte il piacere della visita. La validità di un evento del genere si misura certo dalle opere, ma anche “l’apparato logistico” può notevolmente influire sulla sua godibilità e riuscita. E la faciloneria con cui il tutto è stato organizzato è forse ciò che più rimane impresso una volta usciti dalla mostra. Le opere, il cui criterio di disposizione ancora mi sfugge, erano posizionate su pannelli che venivano a formare strettissimi corridoi, ed illuminate in maniera violenta da lampade alogene, per cui ciò che la maggior parte delle volte si coglieva del quadro, era la propria immagine riflessa sul vetro, o tuttalpiù la luce che si rifrangeva sui colori ad olio. Parte della collezione era costituita da dipinti di scuola impressionista e divisionista di grande formato, ma i corridoi a cui ho accennato prima impedivano di porsi a una distanza sufficiente dal quadro da poter cogliere l’immagine d’insieme, cosicchè generalmente bisognava accontentarsi di apprezzare la scelta dei colori. Non c’era l’usuale allarme che si attiva non appena ci si avvicini troppo all’opera, il che mi ha dato modo di assistere ad alcune scene edificanti: due deliziosi bambini dagli occhi cerulei che appoggiavano le loro manine sporche di cioccolata su una tela, una ragazza che abbracciava una scultura di Man Ray, una signora non più giovane che cercava di grattar via la doratura da una statua di gesso. Il tutto nell’indifferenza completa dei guardiani, volontari od obbiettori di coscienza poco interessati a ciò che gli accadeva intorno.
A coronare il tutto l’ignoranza delle guide, e gli aberranti errori d’ortografia contenuti nelle didascalie sugli autori esposti.
Tuttavia valeva comunque la pena di visitare quest’esposizione, le opere che la componevano sono per la maggior parte molto valide, e più che il singolo, pubblicizzatissimo, dipinto di Picasso e degli altri grandi, rimangono impressi gli autori passati sotto silenzio: Lempicka, Chagall, Ranson, Hebuterne…
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