In occasione della 80ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Riccardo Benedini torna con il progetto Artista a bordo in collaborazione la Galleria Rossana Orlandi. Quest’anno è protagonista il designer del suono Jacopo Gonzato per una nuova esperienza sensoriale che si incontra con i talenti emergenti del cinema premiati a Venezia. Location d’eccellenza è stata Il Nuovo Trionfo, l’ultimo trabaccolo ancora navigante sul versante italiano del mare Adriatico. Un perla della marineria veneziana che, con i suoi quasi 100 anni di storia, affascina ancora oggi l’immaginario collettivo grazie al suo spettacolare ormeggio in Punta della Dogana, proprio all’imbocco di Canal Grande, nel cuore pulsante di Bacino San Marco.
Per il curatore di Artista a Bordo, Riccardo Benedini, questo progetto rappresenta un’occasione ancor più preziosa vista la collaborazione con La Compagnia della Marineria Tradizionale Il Nuovo Trionfo. Questa associazione è stata costituita con lo scopo di recuperare e riutilizzare le ultime imbarcazioni tradizionali dell’Alto Adriatico, a partire proprio dal trabaccolo Il Nuovo Trionfo, acquistato nell’aprile 2008. Una imbarcazione dalla straordinaria valenza storica, prossima oramai ai 100 anni (è stata infatti varata a Cattolica nel maggio del 1926), ultimo esemplare ancora navigante sul versante italiano del mare Adriatico.
Il progetto d’arte itinerante di Riccardo Benedini, noto come Artista a Bordo, è reso quest’anno ancor più prezioso dalla collaborazione con Galleria Rossana Orlandi, che ha permesso a Benedini di dialogare con il designer del suono Jacopo Gonzato e di realizzare un’esperienza del tutto eccezionale: trasformare l’imbarcazione in una “bussola sonora” capace di rivoluzionare la percezione che ognuno ha non solo delle onde sonore, ma del loro stesso manifestarsi come “miracolo estetico”. Vibrazioni che ci rivelano per la prima volta la loro forma, interrogando il visitatore sullo stretto legame che esiste tra corpo e suono e viceversa.
Racconta lo stesso Gonzato: «Mi pongo come obbiettivo di perseguire una ricerca libera ed intuitiva ma al contempo metodologica e scientifica per scoprire nuove frontiere della diffusione del suono. Attraverso l’osservazione, lo studio, il gioco sulla vibrazione e propagazione del suono intendo realizzare: oggetti di design artigianali e industriali, elementi architettonici e architetture. Parte importante del mio lavoro consiste e consisterà nel risaldare la frattura tra visuale e sonoro, tra luce e suono attraverso confronti e contrapposizioni di armonie, geometrie e proporzioni nella storia e nel futuro».
Jacopo Gonzato è un designer che aspira a cambiare le regole della diffusione del suono, partendo dalle forme dei solidi platonici per poi procedere in una ricerca trasversale sulle forme armoniche, altamente progettuale, sperimentale e innovativa. Armonie d’insieme che possiamo definire magiche: il vuoto si spazializza secondo proporzioni armoniche e il suono prende corpo in strutture studiate per rendere apparentemente assente la fonte di emissione del suono stesso. Appassionato da sempre di musica e affascinato dagli strumenti musicali, Gonzato è stato ideatore e capo di progetti innovativi relativi al suono. Il suo è un approccio al fare, personale, libero e intuitivo che ritiene indispensabile per la progettazione e la prototipazione, nonché l’acquisizione di competenze artigianali utili a capire forma e materia. Il suo motto è “Tradizio, Innovatio, Proporzio”.
Artista a Bordo, il progetto d’arte itinerante nei Mari del Mediterraneo di Riccardo Benedini, offre ad artisti e designer provenienti da tutto il mondo l’opportunità di trasformare le loro opere in un viaggio reale e appassionante attraverso installazioni e mostre itineranti nel Mar Mediterraneo. Un concept sviluppato attorno all’elemento dell’acqua che assurge a straordinario veicolo di storie creative. Attraverso il mare, il pubblico entra in connessione con la visione dell’artista e sperimenta un nuovo modo di fruire e sentire l’opera d’arte, non più come spettatore passivo, ma come protagonista che vive in prima persona il valore di un’idea.
«Chiunque salga a bordo non può fare a meno di instaurare un legame personale con l’opera. La ascolta, la osserva e ne condivide una sensibilità che solo il distacco dalla terraferma può concedere. L’artista assume il ruolo di chi può orientare il viaggio della nostra mente, accompagnandoci in acque prima a noi sconosciute», commenta Riccardo Benedini.
Benedini è uno scrittore che trasforma gli oggetti in indimenticabili esperienze da vivere, studiando format completamente “tailor made” per diffondere la cultura in modo originale. Attraverso le sue storie, pubblicate sul sito e il suo canale Instagram, Riccardo Benedini accompagna i lettori in un viaggio memorabile alla scoperta degli oggetti. Non di oggetti qualunque, ma solo di quelli in grado di farci sentire straordinari. Intervista artisti, designer, architetti e proprietari di dimore alla ricerca del legame intimo che ognuno di noi instaura con gli oggetti che crea, sceglie o semplicemente abita nella vita di tutti i giorni.
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