A mettere in ginocchio il mondo intero non è solo il Covid-19, ma le sue terribili conseguenze economiche. Feroci e persistenti, gli effetti collaterali della diffusione del virus creano incertezze e licenziamenti in ogni settore. La cultura e soprattutto gli artisti sono stati tra i primi a subirne gli effetti. Nel mondo dell’arte, dove il ritmo è frenetico, fermarsi vuol dire essere perduti e con la chiusura degli spazi espositivi, le gallerie e le case d’asta, moltissimi artisti si sono ritrovati senza lavoro e, spesso, senza materiale. Molte sono le istituzioni e i musei che si sono schierate al loro fianco istituendo fondi speciali per sostenerli in questo periodo di incertezze, tra gli ultimi ad aggiungersi: il Fondo Helen Frankenthaler, il ricco Getty Museum e la Fondazione Warhol. Ma uno dei primi a dare il via a un’iniziativa solidale a sostegno degli artisti, è stato proprio uno di loro, Matthew Burrows, con Artistsupportpledge.
Artista britannico, nato nel 1971 a Wirral, conosciuto per i suoi dipinti e disegni che esplorano temi come la religione e la sessualità, Matthew Burrows ha lanciato su Instagram il movimento Artist support pledge per sostenere gli artisti emergenti e incoraggiarli ad aiutarsi tra di loro, in un momento di crisi inedita.
L’iniziativa, molto semplice e creativa, consiste nel creare un mercato solidale tra gli artisti attraverso la piattaforma social di Instagram. Invitati a mettere in vendita le proprie opere, utilizzando l’apposito hashtag, gli artisti dovranno in seguito utilizzare parte del ricavato per comprare un’opera di un altro artista. L’artista che decide di partecipare pubblica le immagini delle opere che desidera vendere, il cui prezzo non deve però essere superiore alle 200 sterline (227,60 euro), e ogni volta che l’artista raggiunge 1000 sterline (1138 euro) d’incassi, deve utilizzare 200 sterline (227,60 euro) per l’acquisto di un’opera d’arte di un altro artista.
Venduta in pochi istanti, l’opera di Matthew Burrows, The Seer (2012), la prima a partecipare, è stata rapidamente raggiunta da moltissime altre creazioni. A oggi, più di 30mila pubblicazioni presentano l’hashtag Artistsupportpledge.
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