Il Maxxi avrà due anime. Che rapporti di forze ci saranno tra arte e architettura?
La novità del progetto culturale sta proprio nell’interagire delle due discipline; gli spazi saranno condivisi spesso per progetti comuni. Naturalmente le due collezioni troveranno la loro collocazione più stabile in spazi individuati grazie alle proprie caratteristiche e alla loro necessaria fruizione. In questo senso l’arte avrà necessariamente bisogno di spazi più ampi.
Il progetto Hadid ha anche la caratteristica di porsi con un valore aggiunto che è proprio a carattere urbano. Il Maxxi cambierà il volto di un intero quartiere che troverà in quella “piazza” il luogo dedicato alla migliore creatività contemporanea.
L’ex direttore generale Pio Baldi stava lavorando alla governance del museo. Come andranno avanti questi progetti?
Nel suo nuovo ruolo Pio Baldi sta infatti lavorando per la creazione della Fondazione Maxxi e so che è in dirittura d’arrivo.
Come è composto il vostro organigramma?
L’organigramma sarà in linea con le direttive degli standard museali indicati dal Ministero e, dunque, risponderà alle esigenze reali del Museo.
A tal proposito è previsto il rimpiazzo della figura del capo-curatore come era Paolo Colombo?
Il Maxxi si avvale già oggi di uno staff curatoriale aperto alle generazioni più giovani. Saranno anche quelle competenze a portare l’attività del Museo ad aprirsi e ad approfondire i settori culturali più interessanti e di più stringente attualità.
Dopo aver fatto il Maxxi bisogna farlo funzionare. E possibilmente al livello delle strutture internazionali parigrado come la Tate, il Beaubourg e similia. Che tipo di budget annuale è garantito al Museo Nazionale delle Arti del XXIsecolo? Che genere di influenza può avere la politica su questa dotazione? Ogni anno il governo può aumentare o diminuire il plafond a piacimento?
Quali sono le acquisizioni più interessanti che avete fatto in questi anni in attesa del compimento del cantiere?
La collezione del Maxxi è stata pubblicata e in parte già esposta in mostre dedicate. Si tratta di oltre trecento opere, tra acquisti, donazioni, premi e comodati, che riflettono la natura del Museo: la sua radicalità su una propria tradizione culturale, che proietti il Maxxi su una dimensione internazionale con originalità e qualità.
Chi decide gli acquisti? Esiste una commissione scientifica?
Le proposte di acquisto vengono fatte dalla direzione e dai curatori. Il Comitato tecnico scientifico di settore, così come per tutte le altre Direzioni Generali, esamina le proposte e convalida gli acquisti se conformi ai requisiti prestabiliti.
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a cura di pierluigi sacconi
[exibart]
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