30 ottobre 2021

Benedini, Del Ponte, Varisco: nell’Officina della Scultura di tre grandi artiste

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Promosso da Fondazione Cattaneo, "L’officina della scultura" torna per la quarta edizione e apre le porte degli studi di tre grandi artiste: Gabriella Benedini, Amalia Del Ponte e Grazia Varisco

Amalia Del Ponte, Cappella Zanotta, 1994-1996, vetro policromo piombato, San Fedele d’Intelvi (Como), still da Il Suono del tempo

È tra le espressioni artistiche più antiche, usate e rielaborate, tra ritualità solenni e canoni estetici, ed è quella che, per eccellenza, dà forma alla materia, che sia terra, legno o marmo. E a far conoscere la sua articolatissima storia e le sue molteplici applicazioni è “L’officina della Scultura”, progetto ideato e promosso da Fondazione Piero Cattaneo di Bergamo, a cura di Marcella Cattaneo. E oltre a divulgare e promuovere la conoscenza dell’arte e delle tecniche, “L’officina della Scultura” si prone di realizzare una mappatura di artisti e di luoghi in cui si è fatta la storia dell’arte in questo specifico linguaggio.

La quarta edizione del progetto si terrà nel mese di novembre 2021 e prevedrà una serie di iniziative tra incontri e laboratori per adulti, bambini, famiglie, in scuole e accademie, con una novità: un cortometraggio, visibile per un giorno in presenza, il 4 novembre 2021 a Milano, all’Auditorium San Fedele, e dal 5 al 30 novembre online sul canale Vimeo della Fondazione Piero Cattaneo.

Amalia del Ponte, ritratto, still da Il Suono del tempo

“Scultura, sostantivo femminile” è il tema scelto dalla curatrice Marcella Cattaneo per raccontare le storie di Gabriella Benedini (Cremona, 1932), Amalia Del Ponte (Milano, 1936) e Grazia Varisco (Milano, 1937), tre donne che hanno contribuito allo sviluppo della scultura italiana del Novecento. Con il loro sguardo, queste tre grandi artiste sono riuscite a indagare, ampliandone le possibilità, una pratica conosciuta solitamente solo attraverso i suoi interpreti maschili.

Grazia Varisco, ritratto, still da Il Suono del tempo

«Il loro immaginario plastico, sorretto da una costante sperimentazione tecnica e concettuale, viene reso accessibile grazie all’apertura straordinaria dei loro studi, dei loro luoghi creativi e divulgato attraverso un cortometraggio, in cui le artiste ci accompagnano nell’intimo del processo creativo e progettuale del fare scultura», spiegano dall’organizzazione. “Il suono del tempo” è il titolo del documentario realizzato da Squareworld Studio in collaborazione con Desmond Movies Packs, che sarà proiettato il 4 novembre all’ Auditorium San Fedele e che ci farà entrare negli studi delle tre artiste, le quali saranno anche ospiti per un talk a conclusione della proiezione. Completa il progetto un ciclo di incontri, aperti al pubblico e accessibili online, pensati per le Università e le Accademie di Belle Arti, in cui la presenza diretta delle artiste offrirà la possibilità di aprire un dialogo attivo.

Gabriella Benedini, ritratto, still da Il Suono del tempo

La natura didattica, che connota da sempre il progetto de l’Officina della Scultura, prevede il coinvolgimento anche di istituti scolastici di primo e secondo grado, di adulti e famiglie, grazie a workshop gratuiti pensati ad hoc, impostati con una parte teorica e una applicazione pratica, grazie all’utilizzo di diversi strumenti e materiali, tra cui resina, pietre, carta, pennarelli, pastelli, foglia d’oro, sabbia, corteccia.

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